Violante e Pochettino approfondiscono i rapporti intercorsi fra Sogno e il Cises

Violante e Pochettino approfondiscono i rapporti intercorsi fra Sogno e il Cises Dopo i trenta avvisi di reato inviati agli amministratori della società romana Violante e Pochettino approfondiscono i rapporti intercorsi fra Sogno e il Cises Comunicazione del 1973 redatta dal Sifar - Il contatto sarebbe avvenuto attraverso Lorenzo Ribotta e Gaetano Pellegrini,, figlio dell'ex ministro delle Finanze di Salò - Una frase compromettente in una lettera sequestrata nello studiò dell'avvocato Adamo Degli Occhi : "Sogno ha accettato di essere il vicepresidente della Repubblica" -1 contatti di Pellegrini anche a Torino Un rapporto del 1973 redatto dal Sifar stabilisce i legami tra il gruppo di Sogno e la centrale economica fascista del Cises (Centro di sviluppo economico e sociale). Secondo un'« informativa » finita nelle mani dei giudici Violante e Pochettino, Sogno già a quel tempo sarebbe entrato in contatto con l'estrema destra. Nel « dossier » si dice che l'ambasciatore deluso dall'esperienza della centrale anticomunista « Pace e Libertà » si era « accostato », con il suo gruppo, ai giovani fascisti tramite Lorenzo Ribotta e Gaetano Pellegrini, entrati in seguito a far parte del consiglio di amministrazione del Cises. Dice la nota riservata del 12 dicembre del 1953: « Intanto Sogno e Carlo Albanese (amico dell'ambasciatore) si sono incontrati con il noto Giorgio Pisano per convincerlo ad abbracciare la loro causa e lo hanno invitato a mettersi d'accordo con il Ribotta. Sogno ed i suoi amici ritengono che fra non molto avranno la possibilità di sviluppare un grande movimento anticomunista e contano molto sugli elementi giovanili del msi ». Sempre nello stesso rapporto, si precisava che il vice presidente della Federazione volontari della Libertà «avrebbe assicurato ai giovani di poterli garantire sia dal lato morale che materiale perché ha la copertura del ministero degli Interni e della Nato». Giorgio Pisano è deputato missino e direttore del «Candido» e, come Lorenzo Ribotta e Gaetano Pellegrini, è socio del Cises. La società commerciale è sospettata di essere il centro economico finanziario che sosteneva le trame eversive ed i giudici Violante e Pochettino hanno spiccato una trentina di avvisi di reato contro i suoi dirigenti. Promotore del Cises, secondo un rapporto della polizia del 1974 sarebbe Gaetano Pellegrini, figlio dell'ex ministro delle finanze della repubblica sociale di Salò. Secondo il rapporto, Pellegrini «ha preso contatti a Torino, Brescia, Firenze, con personalità del mondo degli affari e finanziario, ex appartenenti alla repubblica sociale di Salò». La posizione di Edgardo Sogno, a questo punto, diventa estremamente delicata anche per una frase compromettente trovata in una lettera sequestrata nello studio dell'avvocato Adamo Degli Occhi, arrestato per le Sam - Fumagalli a Brescia, in cui si legge: «Sogno ha accettato di essere il vicepresidente della Repubblica », e per un'altra lettera trovata nella perquisizione della sede bolognese della «Federazione ex combattenti repubblichini», in cui l'avvocato Fante, indiziato per cospirazione, scriveva a Giorgio Pini, presidente della Federazione, informandolo della disponibilità dell'ambasciatore Sogno. Ed ancora, meno impegnativa, ma altrettanto interessante, la dichia- iazione di Louis Garcia Enriquez, agente segreto spagnolo distaccato agli «affari italiani!,, secondo cui Sogno sarebbe stato il vicepresidente della Repubblica italiana in esilio. Tra i consiglieri del Cises « avvisati » ci sono altri nomi di rilievo: Alfredo Mantica, membro del comitato centrale del msi; Noci Gurgo, della direzione nazionale del- la Federazione combattenti e reduci della Rsi; Marcello Corelli, consigliere del circolo «Selvatici » (una delle organizzazioni parallele al msi): Carlo Massey, del direttivo nazionale di Ordine nuovo; Arturo Conti, finanziatore del circolo di estrema destra « Il Retaggio », ex repubblichino bolognese; Giuseppe Bonanni, redattore del « Borghese »; Enrico Sermonti, fratello di Rutilio, direttore nel 1967 di Ordine nuovo, amico di Pino Rauti e ora nel comitato centrale del msi. Inoltre per due senatori missini, i giudici Violante e Pochettino hanno chiesto l'autorizzazione a procedere. Sono Alberto Gattoni, napoletano e Valerio De Sanctis, avvocato, fiorentino, membro del comitato centrale del msi. (Quest'ultimo ieri in una nota Ansa ha smentito le accuse al Cises). Tra i consiglieri di amministrazione meno noti, ci sono poi: Paolo Ilario Quadraroli, Costantino Pamphili, Giuseppe Rocco, Alberto Pierella, Giacomo Arata, Luigi Fralliciardi, Ugo Giannuzzi, Francesco Cittadini, Ugo Scarpi, Teresio Sordo, Mario Vaccaro, Francesco Colucci, Mario Castellacci, Mario Natale, Gaetano Compare, Paolo Falasca, Giovanni Isola, Giuseppe Bonanni. Anche tra gli azionisti, ci sono nomi interessanti: Pino Romualdi, vicesegretario del msi, ala violenta del partito di Almirante; l'avv. Giancarlo De Marchi, tesoriere del Fronte nazionale di Borghese, incriminato per la « Rosa dei venti » e legato a Lercaro, latitante segretario dell'industriale Piaggio, finito in carcere anche lui per i finanziamenti ai golpisti. m. b. Il sen. Valerio De Sanctis

Luoghi citati: Brescia, Firenze, Salò, Torino