Operaio ferito in strada dall'amante della moglie

Operaio ferito in strada dall'amante della moglie Accoltellato ad Albissola Mare Operaio ferito in strada dall'amante della moglie I coniugi vivevano separati - Lui lavora in Germania - Ieri ha incontrato la donna con l'amico E' stato colpito durante una lite - E' gravissimo (Dal nostro corrispondente) Savona, 12 gennaio. (n. s.) Un operaio di 32 anni, Francesco Barillaro, originario di Crotone, residente a Savona in vico Mandorla 3-2 ma domiciliato in Germania per ragioni di lavoro, è stato ! gravemente ferito oggi pomeriggio dall'amante della moglie. Le sue condizioni sono gravi ed i medici dell'ospedale «San Paolo» dove è ricoverato si sono riservata la prognosi. Il feritore, Giancarlo Grimaldi, 23 anni, abitante ad Albissola Superiore in via Garibaldi 60 e la donna, Rosa Paimiri, 28 anni, sono stati arrestati dai carabinieri e denunciati per tentato omicidio. L'episodio è avvenuto verso le 15 sulla via Aurelia, ad Albissola Mare, dinanzi alla fabbrica di ceramiche Mazzotti. Il Barillaro che dal 1971 è separato dalla moglie non ha mai accettato di vivere lontano dalla donna e soprattutto non ha mai sopportato la sua convivenza con il Grimaldi. Oggi pomeriggio mentre passeggiava per l'Aurelia si è imbattuto nella moglie in compagnia del Grimaldi. L'incontro è stata l'occasione per un'ennesima lite. La discussione però è degenerata e ad un certo punto il Barillaro è stato colpito da una coltellata alla regione epigastrica. Nel frattempo alcuni passanti avevano avvertito i carabinieri che sono giunti sul posto mentre il Grimaldi e la Palmiri stavano allontanandosi. I due sono stati fermati e accompagnati in caserma mentre il Barillaro soccorso da un sacerdote, don Giorgio Barbacini, è stato trasportato al «San Paolo» dove l'agente di servizio nell'ospedale ha detto, prima di perdere i sensi, «mi ha ferito certo Giancarlo Grimaldi». Subito dopo i medici lo hanno sottoposto ad un difficile e delicato intervento chirurgico durato quasi due ore. Il Barillaro era già stato protagonista tre anni fa, pressappoco in questo periodo, di un altro clamoroso episodio: la sera del 31 gennaio 1972 nell'alloggio della moglie (faceva la custode del «Casino di lettura» un circolo privato che aveva sede, allora, nell'ex foyer del Teatro Chiabrera), dalla quale era già separato, si era cosparso di alcol e quindi si era dato fuoco. Salvato dai vigili del fuoco aveva lottato per parecchie settimane contro la morte nel centro grandi ustionati di Torino. Anche quella volta si era recato dalla donna per convincerla a ritornare con lui. Ma la moglie lo aveva respinto: «Con te è finita — gli aveva detto — è finita per sempre, lasciami in pace e vattene». Francesco Barillaro

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