Mosè varca il Mar Rosso

Mosè varca il Mar Rosso CRONACA DEGLI SPETTACOLI ALLATELEVISIONE Mosè varca il Mar Rosso Un'emozionante puntata del teleromanzo con Burt Lancaster - Oggi il film "La fiamma del peccato" Pezzo forte della quarta puntata del Mose, il passaggio del Mar Rosso (o Mare dei Giunchi), che divide l'Egitto dalla penisola del Sinai. L'ampia sequenza, abilmente ottenuta con effetti realistici alternati a quelli risolti con la macchina che fabbrica valanghe d'acqua a comando, è apparsa di buon effetto spettacolare, specie quando la tempesta investe e travolge gli egiziani mandati dal Faraone a inseguire gli israeliti inermi per ricondurli in schiavitù. Il dettato del secondo libro dell'Antico Testamento (« Esodo XIII-XIV) è stato tradotto in immagini con aderenza: la Bibbia infatti dice: « Sul far della mattina il mare ritornò al suo corso violento e gli egizi gli fuggivano incontro... l'acque coprirono i carri e i cavalieri di tutto l'esercito del Faraone... e non iscampò di loro neppure uno ». Ovviamente, nella seconda parte, la puntata è apparsa di minore spicco: la marcia degli ebrei nel deserto verso la meta lontana si circoscrive in episodi dove 10 spettacolo ha minor parte in confronto alle scene antecedenti dominate da Mose che separava le acque marine. Tuttavia l'interesse per 11 biblico racconto non ha avuto cedimenti e a stimolarlo hanno provveduto i contrasti tra Mose e il giovane contestatore che si fa eco del malumore e della stanchezza di molti. Mose placa le discordie, il popolo lo comprende e lo segue. Guidati con mano ferma da Gianfranco De Bosio, gl'interpreti continuano ad essere buoni collaboratori di Anthony Burgess, principale responsabile dello sceneggiato, e del regista. Rinviata una settimana fa per lo sciopero alla Rai, è andata in onda ieri alle 14 la prima puntata di Come si fa, gioco televisivo che per varie domeniche intratterrà gli spettatori mostrando due concorrenti impegnati in una serie di lavoretti, casalinghi e no, scelti fra quelli che devono praticamente rimediare a inconvenienti non previsti: un rubinetto che perde, un elettrodomestico che selvaggiamente si pone in sciopero, le valvole che saltano e così via. « Un manuale televisivo di applicazioni pratiche »: così ha definito l'utile e svelta trasmissione il suo affabile presentatore Giampiero Albertini, perfettamente a suo agio nel saper dare spago ai concorrenti. Scorrevole regìa di Alda Grimaldi che, sulla base d'un copione di Paolini e Silvestri, ha realizzato la trasmissione nel Centro di produzione torinese di via Verdi con scenografie di Gian Mesturino gustosamente intonate alla dinamica del gioco. Altro esordio, alla sera sul Secondo: Un uomo e la sua musica di Dwight Emion, un programma musicale americano, a colori in origine, dedicato a Burt Bacharach, showman e compositore di oltre Oceano (autore, tra l'altro delle musiche di Promesse promesse, la commedia recitata da noi dalla Spaak e Dorelli). Bacharach in persona ne è la vedette: simpaticamente disinvolto sia che diriga, o canti, o discorra con gli ospiti. ★ * Il miglioramento, altra volta sottolineato, nella scelta dei film riproposti dalla tv, è confermato dalla qualità eccezionale de La fiamma del peccato, in onda stasera sul Nazionale. Opera giustamente famosa d'un grande regista, Billy Wilder ^Giorni perduti, Viale del tramonto, A qualcuno piace caldo;, il film porta magnificamente i suoi trent'anni; è ancora oggi solido e compatto nel racconto della torva e calda lusinga d'una donna che irretisce un assicuratore per averlo complice nell'uccisione del marito simu¬ lando una disgrazia allo scopo di incassare i centomila dollari d'una polizza fatta firmare alla vittima pochi giorni prima. In un racconto « nero » fluido e netto, derivato con maestria da «Doublé indemnity» di James M. Cain, spiccano, ottimamente dirette, quattro fra le migliori « stars » della Hollywood 1944: la splendida Barbara Stanwyck, Edward G. Robinson, Fred MacMurray, Porter Hall. a. vald. tv

Luoghi citati: Egitto