L'anno della donna è già cominciato

L'anno della donna è già cominciato L'anno della donna è già cominciato (Segue dalla 1° pagina) della Uil — si ripercuote negativamente sul!'occupuzio. :e femminile, che viene ridotti . Sia perché il lavoro della donna è in genere consideralo "sussidiario" a quello maschile, sia perché sono particolarmente colpiti ì settori tradizionali del lavoro femminile: tessile e dell'abbigliamento. Abbiamo anche preoccupazioni per il turismo, in grave flessione. Altri problemi sorgono dal commercio: se è vero che gran pane delle aziende nei piccoli centri è a conduzione familiare, è anche vero che le strutture "industrializzate", di fronte a una seria contrazione delle vendile, ridurranno il personale». Ma, anche ipotizzando un'occupazione femminile in fase crescente, l'Italia si presenterebbe all'Onu con una situazione negativa. Da tempo i i movimenti femministi hanno concluso che, con l'attuale or- j ganizzazione della società, il lavoro per la donna è tutt'altro che una conquista. Si tratta di una fatica (spesso mal pagata) che si somma al peso della casa e dilla famiglia. Cosicché troppe donne ancora oggi si trovano a dover scegliere tra la professione e la vita a due. Il problema si risolve nella perpetuazione del sottosviluppo. Liee l'on. Tina Anselmi: «Non per niente il secondo tenti, della Conferenza promossa dall'Onii è "Partecipazione". Si dovrà cercare di promuovere in misura sempre maggiore la partecipazione femminile alla vita politica e sociale». Ed è vero. Ma fr discorso appare difficilmente realizzabile finché i servizi sociali, assistenziali e scolastici restano quelli che sono. Se al 1975 la donna si pre¬ senta con un diritto al divorzio faticosamente conquistalo, si presenta però anche con un aborto «penalizzato». Diseducata sessualmente (i consultori sono una conquista troppo recente, la propaganda anticoncezionale tabù appena affrontato), finisce in carcere se respinge un figlio indesiderato. E questo mentre le legislazioni europee (tutte, tranne la spagnola, la greca e la cipriota) accolgono come diritto umano l'interruzione della maternità. Di più: l'Italia rischia di presentarsi all'Onu con una legislazione familiare incredibilmente arretrata, ispirala al Codice Rocco. II progetto di legge sul diritto di famiglia è ancora in discussione. La Camera lo ha approvato una prima volta nel 71, una seconda nel '72 con la nuova legislatura. Da allora è rimasto insabbiato fino alle polemiche per il referen¬ dum. Poco prima del 12 maggio la Commissione di Giustizia del Senato ha ripreso le discussioni in maniera stanca e ostacolata da una serie di emendamenti. La discussione ora si svolge in un Comitato ristretto. «Il nodo cruciale — dice l'on. Spa- gnoli (pei) — riguarda la separazione che nella legge vigente è possibile ;>< lo consensualmente o per colpa. Nel testo approvato alla Camera il concetto di colpa risultava superato, anche perché la colpa (se per essa non si intendano solo lesioni e abusi) è difficilmente accertabile. E soprattutto perché a volte le convivenze risultano intollerabili per incompatibilità o per incapacità di comunicazione. Su questo punto ci sono stale gravi resistenze. Ora pare che un'intesa ci sia, ma con un'aggiunta al testo in cui si prevede che il tribunale dichiari "ove ne ricorrano le circostanze e ne sia richiesto", a quale dei coniugi sia addebitabile la separazione, in considerazione del suo comportamento contrario ai doveri che nascono dal matrimonio. Un passo avanti rispetto al vecchio concetto, ma non completo». Restano altri punti su cui le resistenze delle destre si preannunciano massicce: quello della filiazione e del disconoscimento di paternità, che oggi può esseic chiesto solo dal padre legale e non dalla madre. Si riuscirà a superare questi scogli? I parlamentari sembrano ottimisti. «Per giugno avremo l'approvazione» dice l'on. Anselmi. «E' possibile che la nuova legislazione entri in vigore.) dice l'on. Spagnoli. L'Anno della donna porterebbe dunque in Italia almeno un dato positivo. Anche se, quando un quotidiano del mattino ha annunciato la conferenza di Bogotà, nella stessa pagina comparivano due notizie di cronaca «illuminanti»: «Ragazza licenziata: fumava in fabbrica». «Uccide la moglie nell'auto» (per gelosia). Nessun commento. Eleonora Bertolotto

Persone citate: Anselmi, Codice Rocco, Eleonora Bertolotto, Tina Anselmi

Luoghi citati: Bogotà, Italia