E' in arrivo dall'Oriente il "doping,, del futuro? di Bruno Bernardi

E' in arrivo dall'Oriente il "doping,, del futuro? Con Pagopuntura forse tutti campioni E' in arrivo dall'Oriente il "doping,, del futuro? Il trattamento, già in uso per scopi terapeutici, potrebbe essere applicato anche alle discipline sportive - I coreani che sconfìssero l'Italia alla Coppa Rimet del '66 e NiChih-chin, 2,29 nell'alto, forse si sottoposero alla "cura" - Il parere di un medico ■ L'applicazione dell'agopuntura nello sport moderno, oltre ad aumentare le capacità atletiche del soggetto, può sostituire, senza alcun danno per lorganismo, quei famosi sistemi chimici di "doping" che sono attualmente vietati. E' una "droga" naturale, ovviamente lecita. In Oriente viene praticata su molti atleti. Quasi sicuramente Ni Chi-chin, il fuoriclasse cinese che nel 1970 aveva saltato m 2,29, stabilendo un nuovo primato mondiale, non riconosciuto perché la Cina non era affiliata alla laaf, era sotto l'effetto I dell'agopuntura. Anche i coreani j sono abilissimi agopuntori e nessuno mi vieta di pensare, pur non avendone le prove, che il dentista Pak Do Ik ed i suoi compagni delia Corea del Nord ne avessero fatto uso a Middlesborough, quando sconfissero l'Italia in Coppa Rimet». Chi parla è II dottor Adriano Rlgazzi, ventisettenne, medico chirurgo che ha frequentato un corso di specializzazione In agopuntura all'Università di Torino. Come è noto l'agopuntura, nata in Cina seimila anni fa, è un metodo di cura, ufficialmente riconosciuto e posto a fianco delle moderne tecniche terapeutiche, consistente nell'introdurre finissimi aghi — In rame o in acciaio, lunghi dai due ai dieci centimetri — nei tessuti. Infilati nella pelle, in corrispondenza di certi punti (se ne conoscono circa 700 ma se ne scoprono in continuazione], gli aghi possono annullare in breve tempo alcuni tipi di infiammazione, disturbi nervosi, ansie, depressioni, disfunzioni sessuali, disturbi al fegato, ulcere e malattie come l'asma e l'artrosi. Diffusissima è la funzione anestetizzante degli aghi. Ma non è degli efletti terapeutici dell'agopuntura che vogliamo parlare, quanto della 'Carica- di energia che essa può trasmettere agli atleti. «Ho guarito una signra di 96 anni che soffriva di trigemino — afferma il dottor Rigazzi — ma non ho mai curato gente sana. E gli atleti sono sani. Ho però fatto degli studi e posso dire che, con l'agopuntura, si ottiene il mantenimento dell'equilibrio psicofisico ed un potenziamento dei gruppi muscolari. In altre parole si ha un aumento del rendimento fisico. I "coolies" o "taxi-maratoneti", cioè gli uomini che trainano i "risciò" con a bordo uno o due passeggeri, per resistere più a lungo allo sforzo che comporta il loro lavoro, si fanno Infiggere gli aghi nei cosiddetti "punti dell'infaticabilità"». — Un atleta potrebbe tornire risultati migliori in qualsiasi disciplina? «Con l'agopuntura non si può fare di un atleta mediocre un campione. Si può migliorare il suo rendimento, eliminando lo squilibrio psicofisico ed emozionale, compresi quei gesti e quelle reazioni che spesso si vedono sui campi di calcio. Si conferisce all'atleta un maggior autocontrollo. E non è tutto. Si potrebbero eliminare i crampi da fatica o le contratture determinate da un'imperfetta preparazione. L'agopuntura non sostituisce la preparazione atletica né la funzione del medico. E' semplicemente un'iniezione di energia ». — Scendiamo su un terreno più concreto: come si applica? ■ Nell'agopuntura sportiva si debbono usare punti psichici e punti fisici. I punti psichici sono quelli che riguardano T'energia morale", come la chiamano gli orientali, e che tendono ad annullare il "trac", ossia quel blocco mentale che colpisce lo studente al momento di dare l'esame. I punti fisici sono quelli che concernono l'armonia e la potenza dei movimenti muscoloarticolari. Questi due gruppi di "punti" comprendono, a loro volta, punti generali e punti specifici: i "generali" servono in tutte le discipline sportive, gli "specifici" riguardano un solo sport. Una grossolana divisione degli sport potrebbe essere la seguente: a) sport con uso di tutti i gruppi muscolari, come il nuoto; b) sport con uso prevalente degli arti superiori; c) sport con uso prevalente degli arti inferiori». — Esiste un particolare trattamento per ognuno di questi sport? ■Certamente, cosi come esiste un trattamento particolare per i destri, per i mancini e per gli ambidestri. Siamo in grado di fare un trattamento specifico per ogni disciplina: calcio, atletica leggera e pesante, ciclismo, nuoto, pallacanestro, rugby, pugilato, scher¬ ma, sci (distinguendo in discesa e fondo) e tennis». — Quando vanno eseguite le sedute? >Sia alla vigilia che nella giornata della competizione. In questo secondo caso va effettuata un'ora dopo l'ultimo pasto. L'ideale sarebbe mezz'ora o un'ora prima della gara. E' importante l'ora d'inizio della gara perché esiste una regola che si chiama mezzogiorno-mezzanotte e che è legata al meccanismo dei massimi e dei minimi di attività energetica dei vari organi nelle ventiquattr'ore. Nelle "notturne", ad esempio, ! partita si useranno normalizzazione bisognerà usare i punti dell'acutezza visiva — trattamento che sarebbe utile anche per gli arbitri, — tenendo conto delle condizioni ambientali. Nell'intervallo di una punti della respiratoria: gli atleti rientreranno in campo come se non avessero disputato la prima frazione». — Su quali esperienze pratiche lei basa queste teorie, in un certo senso rivoluzionarie? «Le mie esperienze hanno un campo limitato ad alcuni amici che praticano calcio, tennis e nuoto. Le loro reazioni sono state ab¬ bastanza buone. Non saprei dire se si tratta di autosuggestione. A livello professionistico non ho ancora avuto occasione di cimentarmi. Ho però una testimonianza fornitami dal dottor Lanza di Torre Pellice, presidente della Sia (Società italiana agopuntori) e presidente di una squadra di hockey su ghiaccio: ha praticato l'agopuntura suoi suoi giocatori ed ha constatato che rendevano di più». — Agopuntura è una parola che è sempre stata avvolta in un alone di mistero, forse perché tutto ciò che viene tramandato dal lontano Oriente ha un che di misterioso. Come pensa che il mondo dello sport rompa certe diffidenze e si avvicini ai vostri metodi? « Una cosa è certa. Noi non roviniamo gli atleti: abbiamo tutto da guadagnare e niente da perdere. A vent'annl il patrimonio elettromagnetico di un individuo è ben diverso dalla forza di un settantenne. Garantire a priori il successo, in assoluto, dei nostri metodi nello sport, non è possibile. L'agopuntura è un trattamento personalizzato. Su cento atleti potrebbe dare ottimi risultati, sul centounesimo potrebbe invece non sortire l'effetto desiderato ». L'intervista è finita. C'è da aggiungere che, recentemente, ai giochi asiatici di Teheran, I medici agopuntori cinesi salirono alla ribalta, dando l'impressione di guarire l'inguaribile, rimettendo in piedi, in pochi giorni, atleti vittime di infortuni abbastanza seri. Nacquero anche sospetti, però infondati. Siamo evidentemente in un campo empìrico anche se l'agopuntura, come metodo terapeutico, ha millenni di collaudata esperienza e si sta facendo strada anche in Italia dove gii specialisti crescono come funghi. £' una terapia di moda ma con un suo fondamento scientifico attendìbile. Per quanto concerne la sua applicazione allo sport, prendiamo atto di quanto afferma un medico giovane come il dottor Rigazzi anche se, su un simile argomento, dovrebbero intervenire pareri e consulti di gente che opera in altre branche della scienza medica. E' un dialogo aperto. Bruno Bernardi

Persone citate: Adriano Rlgazzi, Lanza, Rigazzi

Luoghi citati: Cina, Corea Del Nord, Italia, Middlesborough, Teheran, Torre Pellice