Il gioco è quasi fatto?

Il gioco è quasi fatto? I CONTI DEL MERCOLEDÌ Il gioco è quasi fatto? Malgrado i rimproveri sulla sua avarizia di gioco, alla Juventus mancano delle avversarie valide - Inter all'ultima spiaggia, vacillano gli alibi di Suarez - Il nostro calcio è provinciale, ma potrà ugualmente illustrarsi in Coppa contro l'Amburgo e nella sfida con i polacchi - Silenzio su Facchetti - Appunti a mamma Rai E' un mercoledì da arrampicata sugli specchi. Il calcio risulta fiacco, podagroso e prevedibile dopo le furiose polemiche di otto o quindici giorni or sono, polemiche che avevano incendiato gli spalti degli stadi o le confessioni di qualche protagonista, ma non erano certo riuscite a rinverdire l'erba domenicale. Quindi redigere i «conti' appare compito acrobatico, con il rischio di cadute nella banalità, nello sproloquio (che nessuna rete di protezione salva). Forse ha ragione chi dice: il iootball, cosi com'è, va ascritto alla pagina degli spettacoli. Vedremo in un futuro mica tanto marziano la « schedina » propagandata come i film? Venghino venghino signori, eccovi « bello e integro, dissequestrato, come l'hanno ammirato critica e pubblico » // famoso incontro InterLazio; o incitamenti quali « allo stadio si va a qualsiasi ora, senza trascurare gli impegni »; e ancora « un successo! Agisce mentre gli altri parlano, sorride mentre gli altri piangono, vive mentre gli altri muoiono », che sembra dedicato a una prima visione cinematografica, ma potrà riguardare invece un signor Lattami o un signor Michelotti. posdomani: per non parlar dell'opera * stimolante, eccezionale, straordinaria, con dissacranti immagini », che non allude ad un film di .lacopetti, ma al vicino derby tra Parola e Fabbri. Il campionato è Unito. Forse. Se la Juve non lo regala. Se altri veleni non inquineranno la vecchia baracca. Se il solo Chinaglia redige proclami per la Lazio. Povero Giorgione: mentre miete i primi applausi tilosl in maglia laziale o azzurra, perde carica la sua squadra. Anche gli editti garibaldini di « John il Lungo • non fanno presa: scivolando in area con « piatto destro • Wilson non raccatta il gol vincente e possibile contro la Ternana. E le contraddizioni si moltiplicano: se tutto il Torello avesse avuto spiriti simili a quelli che stimolano Chinagliene, non godrebbero forse i • granatieri • di qualche punto in più? Se il Cesena, die possiede quadrilatero e manovra, avesse avuto II bendidio d'un Graziani, non veleggerebbe quantomeno al terzo posto in classifica? Il football nostrano scopre la provincia, che si batte per non retrocedere ma tornisce esempi e godurie pallonare da non sottovalutare. Persino il signor Gigglrriva ottiene un gol con il destro, piede lino a ieri proibitissimo, poco più d'una stampella in appoggio. Forse le prediche del Doktor Bernard e / suoi desideri di trapianti stanno facendo efletto? Intuiamo una primavera con diversi alluci che fioriscono su azzurri prati, dita un tempo gnoccolute o quasi artritiche o deformi che improvvisamente sbocciano mostrando grazia e sapienza. Se il nostro F.B.I. avrà ottenuto almeno questo risultato (e il gol destrorso di Riva dovrebbe fornire testimonianza), una patente potremo generosamente dargli: di Sommo Pedicure, di Permanente Callifugo. Amici volonterosi mi avverto¬ no: se ne dici ancora una a ' Mamma Rai » non solo confermeranno la tua esclusione dalla lista degli invitati per interviste, commenti, cacofonie microfoniche, ma ti manderanno qualche gorilletto da Roma per sequestrarti il video casalingo. Risposta: ringraziare!, per via di un certo « Orlando », ridotto a fiera paesana, a non trasmissibile poema per immagini (mi scuso di questa intrusione: ma ho riletto con infinita gioia le ottave dell'Ariosto un'estate la, e trovo che il proporle come racconto visivo sia pena traditora, sia indecenza scenica). Due personaggi del calcio settimanale non sembrano invidiati da anima viva: il gran <■ patron » Nereo Rocco e Luisito Suarez. Il primo, già in discordanza dialettica con l'arguto e micidiale tifo toscano, si ritrova un Antognoni col gesso e la prospettiva di visitar Napoli, dove può vedere e • morire » In panchina veramente: il secondo è al « redde rationem » sia per il suo vago presidente sia per lctnhiattsvPbPmvp la squadra scombiccherata. Dice Luis, che di « piedi » si intende, come tutti i campioni: non tengo uomini di valore, non ho collettivo, non ho neppure i Boninsegna di ieri l'altro. Ma a Milano ormai stanno catapultandogli addosso questi concetti: tu, amico » hidalgo », hai schiaffato in squadra troppi giovincelli perché ti fornivano alibi. Perdevi con i vecchi? TI avrebbero detto: innesta i ragazzi. Perdi invece con i ragazzi? Dimostri che l'Inter non c'è, che non è colpa tua. Una « machiavellica » (o « agudeza » castigllana, il che è lo stesso) la quale però non basta per garantire all'Inter una posizione di classifica in grado di confortarla, perlomeno, nelle future Coppe '76. Eppure questa Inter pazza, scombinata e che si mangia la coda, potrebbe liquidare la Lazio domenica ventura e metter sotto il Milan tra quindici giorni: varrebbe la pena scommettere. Il calcio meneghino può ancora fornire qualche brivido di vivacità e consolazione. I «federati» Franchi, Valcareggi e Carraro aiutano Fulvio Bernardini, pedicultore azzurro (Disegno di F. Bruna) E' un mercoledì da arrampicapiù? Se il Cesena die possiede no: se ne dici ancora una a la squadra scombiccherata Di

Luoghi citati: Amburgo, Lazio, Milano, Napoli, Roma