Aborto: un nuovo mandato di cattura per Adele Faccio
Aborto: un nuovo mandato di cattura per Adele Faccio Aborto: un nuovo mandato di cattura per Adele Faccio Firenze, 25 febbraio. Un nuovo mandato di cattura integrativo e sostitutivo di quello emesso il 12 gennaio scorso è stato notificato ieri dal giudice Spremolla ad Adele Faccio, nel corso di un lungo interrogatorio cui era presente il difensore avv. Vittorio Virga. I nuovi imputati, che hanno dato origine al mandato di cattura, sono due medici milanesi, Emilio Montorfano e Fulvio Nori, accusati di aver fatto abortire delle donne che, secondo il giudice Spremolla, erano state invia-1 te, oltre che dalla Faccio, dalle giornaliste Gabriella Parca e Erica Kauffmann. Fra gli imputati sia per procurato aborto che per associazione per delinquere vi sono, evidentemente, anche Gianfranco Spadaccia e Marco Pannella. L'indagine così condotta dal dr. Spremolla si allarga sempre di più, con nuovi imputati, ai quali viene oggi contestata l'ulteriore aggravante di aver agito in più di 10 persone. Nel corso dell'interrogatorio sono state anche conte state ad Adele Faccio alcune sue dichiarazioni telefoniche registrate dalla polizia. L'avv. Virga ha eccepito la nullità di tali registrazioni in base alla nuova legge sulle intercettazioni che prevede che all'atto dell'ascolto sia presente l'avvocato difensore. In una dichiarazione alla stampa l'avvocato Virga ha detto: « Con l'xiltimo mandato di cattura (che l'imputata ha impugnato) si fa in sostanza 11 punto delle proposizioni accusatorie, in quanto vengo no riepilogate le contestazioni già mosse ed in parte ampliate tramite il collegamento degli ultimi fatti dì Milano. Dopo la notifica, comungile, la Faccio è stata an- coro interrogata e la sua po- i sizione è stata chiarita nei minimi particolari in relazione a tutta la vicenda. «A questo punto — continua il legale — le esigenze istruttorie relative alle indagini da espletare, che legittimavano, secondo il giudice, lo stato di carcerazione preventiva dell'imputata, ammesso che siano effettivamente sussistite, appaiono ampiamente soddisfatte. Ritengo pertanto che la nuova istanza di libertà provvisoria, avanzata nel corso dell'interrogatorio, debba trovare senz'altro accoglimento ». (Ag. Italia)
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