I nove attentati

I nove attentati I nove attentati Savona, 25 febbraio. (s. eh.) Quello di oggi è il nono attentato a Savona in quattro mesi. Questa volta l'ordigno è stato collocato alla base d'un traliccio sulla collina alle spalle della città. Ecco le tappe della « strategia del terrore » a Savona. 9 novembre 1974. Alle 18,20 un ordigno esplode nel seminterrato di Palazzo Nervi, sede della amministrazione provinciale. Nell'atrio dell'edificio una cinquantina di persone visita una mostra di pittura. Solo per un caso non vi sono feriti. Savona, che non conosce il terrorismo politico, si chiede: gli attentatori volevano fare vittime? 12 novembre. Ore 18,45, seconda esplosione alla scuola media «Guidobono», la maggiore della città. Da pochi minuti è terminata una riunione di insegnanti sui decreti delegati. La paura si fa strada fra la gente, molte mamme preferiscono tenere i figli a casa. L'obiettivo, una scuola, sembra scelto apposta per creare panico. 16 novembre. Mancano pochi minuti alle 16. Nei pressi di località Santuario salta in aria un tratto del binario della linea ferroviaria per Torino. Alcune persone riescono a fermare un convoglio passeggeri che sta per sopraggiungere. Nelle intenzioni degli attentatori, la bomba doveva scoppiare pochi attimi prima del passaggio del treno, i cui vagoni sarebbero precipitati da un viadotto. Ormai le loro intenzioni sono chiare: vogliono la strage. 1G novembre. Neppure due ore dopo l'esplosione sulla strada ferrata, altro attentato in via dello Sperone, davanti alla porta di un caseggiato. 20 novembre. L'attentato più grave: alle 17,30 una bomba devasta gli appartamenti ai primi piani di uno stabile di via Giaccherò. Vi sono undici feriti. Una donna, Fanny Dallari, muore il giorno seguente all'Ospedale San Paolo. La reazione di Savona, democratica e antifascista, è ferma, ma responsabile. Si organizzano squadre di vigilanti civili, che presidiano scuole, fabbriche, edifici pubblici, condomini. 23 novembre. Alle 0,50 esplode, davanti alla caserma dei carabinieri di Vai-azze, un'utilitaria imbottita di tritolo. 23 novembre. AUe 16,55 la settima bomba, lungo l'autostrada per Torino, a sette chilometri da Savana. La città teme un Natale di terrore. Trascorse le festività, si allenta e poi cessa la vigilanza. 24 febbraio 1975. Una bomba scoppia in un palazzo alle spalle della prefettura. Vi sono sette feriti. Sul luogo dell'esplosione un messaggio: « Rieccoci, Ordine Nero ». E' ripreso il « test I del terrore » contro Savona.

Persone citate: Fanny Dallari, Guidobono

Luoghi citati: Savona, Torino