In due anni solo 307 obiettori esonerati dal servizio militare

In due anni solo 307 obiettori esonerati dal servizio militare Un bilancio della legge fatto ieri alla Camera In due anni solo 307 obiettori esonerati dal servizio militare Il sottosegretario Cengarle al Senato: 'il governo salvaguarderà gli alpini" Roma, 21 febbraio. Gli obiettori di coscienza che hanno ottenuto l'esonero dal servizio militare sono finora soltanto 307. La cifra è stata fornita oggi alla Camera dal sottosegretario alla Difesa, onorevole Radi, in risposta ad alcune interpellanze e interrogazioni presentate da deputati di diversi gruppi in merito all'applicazione della legge approvata dal Parlamento alla fine del 1972. Fino al 15 febbraio scorso le domande di esonero presentate alla commissione speciale cui spetta vagliare la validità delle ragioni di natura religiosa, filosofica e morale dell'obiettore di coscienza sono state 552; 23 sono state respinte per motivi di merito, 26 per decadenza dei termini, mentre 196 sono ancora in fase istruttoria. Riferendosi alle critiche mosse dagli interroganti circa l'operato della commissione, il rappresentante del governo ha dichiarato che essa lavora «in stretta aderenza alla lettera ed allo spirito della legge» e che per essere considerati obiettori non è sufficiente esprimersi genericamente contro il servizio militare. L'onorevole Radi ha detto inoltre che le difficoltà che finora si opponevano all'impiego degli obiettori nel servizio civile sostitutivo sono state superate grazie alle convenzioni stipulate con enti e organizzazioni civili cui sono stati avviati 126 giovani. Uno degli interroganti, il democristiano Cabras, si è detto solo parzialmente soddisfatto ed ha insistito nei rilievi alla commissione, la quale agirebbe con criteri inquisitori assurdi, prendendo le sue decisioni dopo aver valutato le opinioni politiche dell'obiettore. g. fr.

Persone citate: Cabras, Radi

Luoghi citati: Roma