Genscher ha concluso i suoi colloqui romani

Genscher ha concluso i suoi colloqui romani Visita "utile,, del ministro tedesco Genscher ha concluso i suoi colloqui romani Ribadita l'offerta di mediazione europea per Cipro - Il piano Kissinger per il petrolio e la situazione dei nostri emigrati Roma, 21 febbraio. Il vice Cancelliere e primo ministro degli Esteri tedesco, Hans Dietrich Genscher, ha concluso nel pomeriggio la visita di lavoro di due giorni a Roma dopo un incontro con Moro e un nuovo colloquio con Rumor. I due ministri si sono congedati durante una colazione, offerta all'ambasciata tedesca, con brindisi che confermano, al di là del protocollo, la estrema utilità e la piena cordialità dei contatti. «Rinuncio al discorso predisposto per questa colazione dagli efficienti servizi del mio ministero e improvviso per sottolineare l'amicizia che ci lega», ha detto Genscher. «Caro collega e caro amico — gli ha fatto eco Rumor — dichiaro la mia grande gioia per i risultati raggiunti che confermano l'amicizia fra Germania Occidentale e Italia». Consenzienti con Rumor erano i ministri Colombo, Spadolini, Pedini e il sottosegretario Batta¬ glia, che avevano ragguagliato gli ospiti sull'azione del governo nei diversi settori per superare la crisi. In particolare Colombo ha ripetuto a Genscher che il periodo peggiore è superato e che l'Italia, se procederà con oculatezza, potrà riprendere il cammino ascensionale prima del previsto. Questa atmosfera, dicono i competenti, era identica a quella dei colloqui di iersera e di stamane alla Farnesina e dell'incontro odierno fra Genscher e Moro, durante i quali, come è ovvio, sono stati esaminati tutti i maggiori problemi, da Cipro alla conferenza sull'energia, dalla sicurezza europea al Medio Oriente. Un aspetto centrale ha riguardato la crisi di Cipro per le ripercussioni negative che può avere nel Mediterraneo e, di riflesso, nell'Europa comunitaria. Non è un caso che per tre volte Genscher abbia ricordato la «centralità italiana» nel Mediterraneo nell'am- bito della Nato. E proprio su Cipro i due ministri hanno fatto una dichiarazione comune nella quale, ribadendo la posizione assunta dai nove Paesi comunitari il 13 febbraio a Dublino, «si sono trovati d'accordo nel ritenere che tutti i Paesi membri della Cee hanno una particolare responsabilità nel contribuire all'allentamento delle tensioni e nella ricerca di una soluzione pacifica, giusta e duratura» per la quale «rinnovano la loro disponibilità». Coincidenza di vedute s'è avuta anche nelle riserve ita lo-tedesche al piano Kissinger per il petrolio. Rumor a Parigi aveva già espresso le perplessità italiane che riguardano un prezzo fisso troppo elevato (circa nove dollari a barile, secondo gli Stati Uniti). Tale prezzo creerebbe difficoltà a quei Paesi, come il nostro e, in parte la Germania Ovest, che non hanno una produzione adeguata di petrolio o risorse alternative. I due ministri hanno espresso una posizione comune per le nuove trattative della Gran Bretagna con la Cee, per i negoziati di Vienna sulla riduzione delle forze in Europa e sulla progettata conferenza per la sicurezza europea. Un argomento di grande importanza è stata la situazione dei nostri emigrati in Germania, minacciati da possibili riduzioni di occupazione (25 mila emigrati extra Cee sono stati licenziati a fine '74). Genscher ha ricordato che il blocco dell'immigrazione non tocca i lavoratori italiani perché sono protetti dai trattati comunitari, che, comunque, saranno evitati licenziamenti tanto più che per il secondo semestre dell'anno la Germania ritiene di avere una forte ripresa. Rumor ha chiesto di raddoppiare da tre a sei mesi l'indennità di disoccupazione, che sia conservato l'alloggio agli eventuali italiani licenziati e sia data loro la possibilità di una riqualificazione professionale. Prima del congedo, il ministro Colombo è stato avvicinato dall'interprete ufficiale tedesca che gli ha portato «l'ammirazione del Cancellie re Schmidt». «Schmidt dice — ha precisato — che l'Italia ha due grandi cose: la piazza del Campo a Siena e il ministro Colombo». Complimento o constatazione che sia, anche questa inattesa ambasceria dà la misura degli ottimi rapporti fra i due Paesi. Lamberto Fumo