Il "derby,, milanese a Verona

Il "derby,, milanese a Verona Confermate dalla Disciplinare le due giornate di squalifica Il "derby,, milanese a Verona Un milione di multa a Giagnoni, mezzo milione a Bedin - Diffidato il presidente dell'Ascoli - No ai ricorsi di Novara e Avellino (Dal nostro corrispondente) Milano, 21 febbraio. Il derby fra Milan e Inter si giocherà a Verona. La commissione disciplinare presieduta dall'avv. Fuhrmann ha respinto il reclamo presentato dalla società rossonera, confermando le due giornate di squalifica inflitte in prima istanza dal giudice sportivo. Ora il Milan può sperare soltanto nella Caf, presso la quale si presenterà tra una settimana a Roma. Nonostante la tesi presentata dall'aw. Sbisà (« Gli incidenti sono stati provocati da elementi estranei all'ambiente del calcio ») la Disciplinare ha respinto il reclamo accettando come valida la soluzione dell'avv. Barbe. Il responso del presidente Fuhrmann, l'avvocato penalista che vive a Verbania e che è affiancato nel suo lavoro dal vicepresidente D'Alessio (delegato regionale del Coni per le Marche) e dall 3W. Brignano di Torino, non ha concesso dunque vie di scampo al Milan che ha anche rischiato di perdere la possibilità di appellarsi alla Caf. In un primo momento infatti, il collegio difensivo avrebbe voluto impostare la sua tesi adducendo che l'infortunio ad Anastasi ha in pratica pareggiato la mancata espulsione di Longobucco. In questo caso, la disciplinare avrebbe dovuto chiedere le controdeduzioni della Juventus per cui la decisione sarebbe stata rinviata di un'altra settimana, togliendo così al Milan il tempo indispensabile per il ricorso alla Caf. Pare in proposito che il presidente dell'Inter, Fraizzoli, abbia scritto una lettera alla Lega chiedendo che la squalifica del campo per il derby venisse fatta « slittare ■■ di una giornata: una proposta, ammesso che sia stata fatta, completamente antiregolamentare La Disciplinare ha respinto anche il ricorso dell'Avellino per la partita di Novara, confermando che il giocatore Piccoli venne colpito da un mozzicone di sigaretta e non da una moneta come asserivano il giocatore ed il medico della società. Nel contempo, il Novara si è visto confermare la diffida al campo contro la quale si era appellato. Migliore sorte ha ricevuto la Sampdoria: il suo giocatore Bedin ha avuto una riduzione di un turno della squalifica di quattro giornate. Lo stesso Bedin si è presentato davanti alla Disciplinare dovendo rispondere di dichiarazioni antiregolamentari alla stampa: il blucerchiato ha ritrattato quasi tutto, dichiarando di non avere offeso né il direttore di gara, né il guardalinee. E' stato pertanto multato di mezzo milione di lire. Anche Giagnoni, che aveva attaccato piuttosto duramente l'arbitro Barbaresco, se l'è cavata senza squalifica: gli è stalo inflitto un milione di multa con la diffida. Pure diffidato è stato il presidente dell'Ascoli, Rozzi, sempre per le stesse accuse. Si profila intanto un - caso Longobucco ». Nonostante II milanista Gorin abbia ripetutamente dichiarato di non volere sporgere querela contro il giovane avversarlo, sembra che la macchina della legge si sia messa ugualmente In moto avendo agito d'ufficio in quanto le lesioni riportate dal calciatore milanista (come si ricorderà venne medicato all'interno del labbro superiore con dodici punti di sutura) superano i dieci giorni di prognosi, Longobucco pertanto rischia di finire in tribunale per rispondere del pugno dato al suo avversario. Lunedì lo stesso juventino si presenterà intanto davanti all'Associazione calciatori dalla quale è stato deferito per II suo gesto. Probabilmente verrà soltanto diffidato. Giagnoni, quando ha appreso la sentenza, appariva moderatamente soddisfatto: « Won potevano squalificarmi — ha commentato. — Ho presentato alla Disciplinare alcuni documenti fotografici che comprovano la veridicità delle mie affermazioni. E' stato un bene che sia andato io davanti agli inquirenti in quanto, qualora fossero stati preferiti dei miei giocatori, potevano nascere complicazioni ». g. gand.