A Madrid, contro il carovita le donne non fanno la spesa

A Madrid, contro il carovita le donne non fanno la spesa A Madrid, contro il carovita le donne non fanno la spesa La polizia disperde manifestazioni di studenti e di lavoratori Madrid, 20 febbraio. Le casalinghe spagnole oggi non hanno fatto la spesa: per protestare contro il carovita e la politica economica del governo hanno preferito rimanere a casa, lasciando desolatamente vuoti le decine di mercati, grandi o piccoli, sparsi nella capitale. Una protesta silenziosa ma non per questo meno ricca di significato. Le casalinghe rinfacciano alle autorità di non essere state in grado di varare e far applicare un valido programma anti-inflazionistico, e quindi di essere in un certo qual senso les^onsabili dell'accresciuto costo della vita. Il boicottaggio dei mercati è solo uno degli episodi che hanno reso particolarmente agitata la giornata di oggi a Madrid. Per disperdere centinaia di dimostranti che avevano cercato di bloccare il traffico nei pressi del ministero dell'Esercito, la polizia è stata costretta a sparare in aria, mentre ha fatto ricorso ai manganelli ed ha ripetuto cariche per sedare manifestazioni di protesta organizzate dal corpo studentesco all'interno dell'università ed in altre zone della capitale. L'intervento della polizia, piuttosto massiccio e con dispiego di elementi del servizio di sicurezza, ha fatto fallire uno sciopero generale che era stato precedentemente indetto dalla sinistra per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla mancanza di libertà politica. Si segnalano una quarantina di arresti mentre agenti in assetto di combattimento hanno presidiato, oltre i mercati, le banche, le sedi dei ministeri e l'ufficio generale delle Poste. Il motivo che ha spinto gli studenti di Madrid a scendere in piazza e ad affrontare la polizia, è stata l'intenzione di protestare per la chiusura dell'università di Valladolid, disposta dalle autorità per asserite «influenze dì carattere sovversivo» riscontrate all'interno dell'ateneo. Gli scontri divampati in un primo tempo all'interno dell'università madrilena si sono estesi fino dinanzi alla sede del Parlamento, mentre un gruppo di circa trecento persone si portava nella Plaza Colon, a ridosso del ministero della Giustizia ed a pochi isolati dall'ufficio del primo ministro Carlos Arias Navarro. Manifestazioni di solidarietà indette a Vigo, Pamplona e Bilbao sono fallite invece sul nascere. Dei trecentomila lavoratori delle tre province basche soltanto milleduecento hanno incrociato le braccia. La situazione di tensione determinatasi a Madrid è stata a quanto sembra uno dei principali argomenti affrontati da Navarro nella seduta odierna del Consiglio dei ministri. (Ap) tinaio, fra ufficiali e soldati semplici, sono stati richiamati ad Addis Abeba per essere interrogati su presunte uccisioni di donne e bambini. Circa la possibilità di un embargo petrolifero arabo contro l'Etiopia, fonti del Kuwait hanno detto di prevedere che più di uno Stato arabo chiederà la riunione urgente della organizzazione dei Paesi arabi esportatori di petrolio (Oapec) per proporre il blocco. « L'opinione pubblica preme crescentemente sui governi arabi perché aiutino gli eritrei a conquistare l'indipendenza e, se sarà proposto l'embargo, non vi saranno certamente obiezioni di sorta ». (Associated Press) La principessa ugandese

Persone citate: Carlos Arias Navarro, Navarro, Vigo

Luoghi citati: Addis Abeba, Bilbao, Etiopia, Kuwait, Madrid