Austerità e nazionalizzazioni nel nuovo regime portoghese

Austerità e nazionalizzazioni nel nuovo regime portoghese Reso pubblico il "programma economico-sociale Austerità e nazionalizzazioni nel nuovo regime portoghese Lisbona, 20 febbraio. In 183 pagine suddivise in sette capitoli, il «programma di politica economica e sociale», opera collettiva del governo provvisorio della Repubblica portoghese che per mesi ha impegnato un'éqtiipe interministeriale, dopo aver ottenuto il benestare del « Movimento delle forze armate », è stato approvato dal Consiglio dei ministri il 7 febbraio 1975 e reso pubblico oggi. «Senza democrazia economica e sociale è utopistica la realizzazione della democrazia politica», si legge fra l'altro nell'introduzione al «programma,» nella quale si sottolinea che il «25 aprile» (data dell'avvento al potere dei nuovi dirigenti portoghesi I non mette in discussione il diritto alla proprietà privata e difende il diritto alla libera iniziativa e all'autonomia del- \ le decisioni individuali e pri- j vate, purché non contrasti con gl'interessi reali del Paese. Riferendosi alla «strategia antimonopolistica» del «Movimento delle forze armate» (Mfa) nel suo programma, il «programma di politica economica e sociale» precisa fra l'altro che l'adozione di quella strategia significa di fatto il «controllo e l'orientamento del potere economico da parte del potere politico». «Il programma di politica economica e sociale — si legge nell' "introduzione" che costituisce il primo capitolo del documento — è peraltro lo schema secondo il quale si orienterà il futuro "piano economico di transizione" che durerà tre anni». La nota dominante di questo piano triennale dovrà essere l'austerità, ovvero una maggiore sobrietà nei consumi di lusso o superflui. Nel secondo capìtolo, intitolato «condizionamenti della politica economica e sociale», si prevede l'aumento del tasso d'investimenti (che prima del 25 aprile era soltanto del 19 per cento) e l'aumento dell'esportazione di beni in modo da ottenere le divise necessarie alla copertura delle importazioni. In materia dì «politica globale» (quarto capìtolo), il nuovo Portogallo intende costruire una società in cui l'intervento dello Stato sia garanzia dell'utilizzazione delle principali risorse economiche del Paese al servizio del benessere del popolo portoghese. Nel settore finanziario, lo Stato cercherà di sviluppare, attraverso la commissione di coordinamento dell'istituto di credito del settore pubblico e con altri mezzi, la dinamizzazione degli istituti di credito del settore pubblico e l'adeguamento della loro attività I alle direttive generali della i politica economica del go- ' verno. Per l'industria, attraverso forme d'intervento (non ! esclusa la nazionalizzazione), \ lo Stato assumerà il controllo di almeno il 51 per cento del capitale sociale delle imprese dei seguenti settori: giacimenti di carbone, uranio, ferro, wolframio, pirite, rame, zinco eccetera; estrazione del petrolio greggio e del gas naturale; siderurgia di base; raffinazione del greggio e fabbricazione di oli lubrificanti; petrolchimica; manifattura tabacchi (attualmente in regime di concessione); fabbricazione di armi, munizioni ed esplosi- \ vi; produzione, trasporto e erogazione di elettricità. Per l'agricoltura il «programma» prevede: definizione, nelle zone irrigue, di aree massime di sfruttamento di cinquanta ettari di terreni di qualità media, e l'esproprio da parte dello Stato delle aree eccedenti; sfruttamento delle proprietà attualmente appartenenti al demanio; leggi sulle affittanze agricole; introduzione della possibilità di affitto obbligatorio o di esproprio delle terre incolte o insufficientemente sfruttate. Rispetto ai grandi latifondi, I loaspspapmloibogdzcspzdzlrzftspndcnd \ j I lo Stato procederà alla loro affittanza obbligatoria o all'esproprio in caso di non adempimento dei programmi di sviluppo dell'agricoltura; appoggio finanziario e tecnico alla formazione e allo sviluppo di cooperative agricole. Per la pesca, un'attività molto sviluppata in Portogallo, è prevista la creazione di imprese a partecipazione pubblica, o assistite dallo Stato, oltre che di un organismo di gestione e di coordinamento della distribuzione. Lo Stato avrà la maggìomnza del capitale sociale per alcuni tipi di imprese dei trasporti marittimi. Nel settore commerciale il programma prevede: la creazione di un'impresa pubblica di commercio estero, essenzialmente per l'esportazione e lo sviluppo del settore cooperativo per la commercializzazione dei prodotti agricoli e forestali; altri controlli diretti; intervento statale nella gestione d'imprese che per l'importanza della loro produzione nell'economia nazionale debbano essere mantenute con aiuti finanziari straordinari dello Stato. In materia d'investimenti diretti stranieri, il governo portoghese, mentre «riafferma il suo interesse all'afflusso di nuovi investimenti stranieri e all'esistenza di altre forme di cooperazione con imprese straniere, esprime il proposito di pubblicare quanto prima un codice degli investimenti stranieri», che dovrà rispettare i seguenti principi: l'applicazione della nuova legislazione non sarà retroattiva nei suoi aspetti di base e non pregiudicherà quindi, in tali aspetti, le situazioni e gli interessi degli investitori stranieri già installati in Portogallo; sarà rispettato il principio della non discriminazione nell'applicazione della restante legislazione interna. Non saranno autorizzati investimenti stranieri nei seguenti settori: attività attinenti alla difesa dello Stato: istituti finanziari e di assicurazione, mezzi d'informazione sociale; produzione ed erogazione di energia elettrica. In tema di spese pubbliche, fra i principali orientamenti, nell'elaborazione e nell'esecuzione della politica di bilancio figurano: la continuazione della riduzione delle spese militari conformemente all'evolversi del processo di decolonizzazione; la rigorosa osser- vanza delle disposizioni sulla limitazione di nuove ammissioni di personale nei servizi pubblici. Altri esponenti delle forze armate, l'ammiraglio Silvano Ribeiro ed il capitano di vascello Correla Jesurno, sono entrati a far parte del governo provvisorio portoghese. Salgono in questo modo a nove i militari presenti nel gabinetto, su diciassette componenti. L'ammiraglio Ribeiro è il nuovo ministro delle Informazioni, mentre il comandante Jesurno è il nuovo titolare del ministero delle Informazioni. In precedenza i due dicasteri erano retti da Vitor Alves, maggiore dell'esercito. (Ansa-Ap)

Persone citate: Alves, Reso, Ribeiro, Silvano Ribeiro

Luoghi citati: Lisbona, Portogallo