Sconfitti gli ecologi tedeschi la centrale atomica si farà di Tito Sansa

Sconfitti gli ecologi tedeschi la centrale atomica si farà Sconfitti gli ecologi tedeschi la centrale atomica si farà (Dal nostro corrispondente) Bonn, 20 febbraio. La centrale atomica di Wyhl, al confine con la Francia presso il Reno, presso Friburgo, si farà nonostante le violente proteste e dimostrazioni di un migliaio di contadini, vignaioli, operai, dei villaggi vicini, ai quali si sono uniti un centinaio di studenti e di ecologi. Con un'azione di forza, nella quale sono stati impiegati mezzo migliaio di agenti di polizia e una dozzina di idranti, il ministero degli Interni del Baden-Wuerttemberg ha messo in fuga all'alba di stamane alcune centinaia di avversari della centrale, che da due giorni e due notti occupavano l'area destinata alla costruzione, accampati in tende e in baracche. Dapprima sono arrivate tre vetture con altoparlanti, dalle quali in lingua tedesca e in lingua francese gli «oc¬ cupanti» (tra di essi vi erano anche alcune diecine di francesi venuti dall'Alsazia ) sono stati invitati a sgomberare. «Mettete in salvo le donne e i bambini» ha ammonito la polizia tre volte. Ma quasi nessuno si è mosso, solo alcune madri si sono allontanate con i loro piccini. Poi sono entrati in funzione gli idranti che — con la temperatura vicina allo zero — hanno indotto anche i più resistenti a cedere. Cinquantaquattro di essi sono stati fermati e denunciati per occupazione abusiva di un'area cintata e per resistenza alla forza pubblica. Dall'altra riva del Reno, intanto, simpatizzanti francesi che avevano montato un impianto di altoparlanti, attraverso i quali per due giorni i dimostranti tedeschi erano stati rallegrati con musiche e con discorsi di incoraggiamento, una valanga di insulti veniva lanciata contro la polizia tedesca, ma non è servito a nulla. Trasportati via i dimostranti più recalcitranti, suno entrati in funzione ruspe e «bulldozers», per preparare il terreno della centrale. I dimostranti si sono trasferiti allora sul territorio francese, dove un'azione analoga — per impedire la costruzione di un'industria chimica (con impiego di piombo) in località Marckolsheim — è in corso esattamente da cinque mesi, dal 20 settembre dell'anno scorso, senza che la polizia francese sia riusciata a interromperla. La domanda che ci si pone stasera: è la polizia tedesca più energica e sbrigativa di quella francese oppure i dimostranti tedeschi non hanno la capacità di resistenza di quelli sull'altra riva del Reno e abbandonano il campo alla prima scaramuccia? Tito Sansa

Luoghi citati: Alsazia, Baden-wuerttemberg, Bonn, Francia, Marckolsheim