Presi altri membri della banda che ha rapinato quasi 1 miliardo

Presi altri membri della banda che ha rapinato quasi 1 miliardo Due sono stati catturati a Jesolo, uno nella nostra città Presi altri membri della banda che ha rapinato quasi 1 miliardo Nel loro nascondiglio avevano 7 pistole, 2 auto, una moto giapponese, passamontagna e dieci milioni in contanti - Nove sono già in carcere: acquistavano immobili coi proventi delle rapine Con altri tre arresti compiuti a Jesolo e Torino dovrebbero essere finiti tutti in carcere i componenti della gang di rapinatori conosciuta come «la banda dei dodici». Un'organizzazione pericolosa a cui sì attribuisce la responsabilità di innumerevoli assalti a mano armata, che gestiva gli introiti (centinaia di milioni) con un sistema «manageriale» di investimenti puliti. La zona teatro delle imprese criminose si è estesa parallelamente al procedere delle indagini: dopo gli ultimi arresti sembra accertato che rapine ad opera della stessa banda siano avvenute anche in Veneto, Emilia e Lombardia. Accusati di una lunga serie di assalti erano già in carcere Giuseppe Schittino, Ruggero Epifanio, Fiorentino Migliorerò, Giuseppe Nerbo (identificati dopo il furibondo inseguimento con sparatoria del 28 gennaio, nella zona dei Mercati generali), Renato Levrone, Cataldo Vuozza e Guido Palmisano. Altri due componenti della banda, Pasquale Montemur. no e Benito Boncristiano, si trovavano alle Nuove già dallo scorse dicembre. Sui proventi dei colpi (avvenuti in banche di Torino, Chieri, Nichelino, Vinovo) la polizia aveva interrogato anche V«amministratrice» Idillia Boero, 50 anni, che investiva denaro per conto dei rapinatori acquistando negozi, alloggi, ville; l'ultimo contratto stipulato riguardava l'acquisto per 100 milioni di un locale notturno a Castello d'Annone. Ma altri nomi mancavano al1 appello, e le indagini dirette dal capo della squadra mobile, dottor Fersini, sono proseguite fino all'arresto degli altri tre complici: Pancrazio Chiruzzi, 23 anni, Nichelino, via Stupinigi 63; Sante Macripò, 21 anni, via Fratelli Garrone 67; e Bruno Serra, 23 anni, via Cormons 23, fermato ieri sera nel suo appartamento. I primi due sono stati arrestati a Jesolo dal funzionario della mobile torinese, dottor Baranello, che collaborava con la questura di Venezia C'era infatti il sospetto che Pancrazio Chiruzzi si fosse rifugiato in una villa del litorale adriatico in compagnia di una ballerina, e l'interesse degli investigatori locali si appuntava sulla zona di Porto Santa Margherita. La villa era stata affittata il 2 febbraio da due uomini, con documenti intestati a Giuseppe Trento e Giuseppe Lojodice. Il dottor Baranello ha confermato al colleghi che una carta d'identità con questo secondo cognome si trovava in tasca di Giuseppe Nert-o al momento dell'arresto, avvenuto ai primi del mese, e i sospetti sono cosi divenuti certezza. Dopo il fermo del Chiruzzi e del Macripò la villa è stata perquisita e la polizia ha sequestrato sette pistole, una decina di milioni in contanti nascosti nella federa di un cuscino, numerosi passamontagna oltre a due auto di grossa cilindrata e una moto «Kawasakt». Su Pancrazio Chiruzzi pendeva un mandato di cattura per gli assalti di Torino; il Macripò era sospettato per la stessa impresa e colpito da mandato di cattura per una rapina ad Asti. A Venezia sembra che i due stessero trattando l'acquisto di un altro night sulla base dì cento milioni. Dopo l'arresto i funzionari della Mobile veneziana hanno proseguito le indagini, sospettando Chiruzzi e Macripò per due rapine avvenute nel periodo fra luglio e agosto '74 nelle agenzie della Banca del Friuli a Jesolo e Mestre: in un confronto con gli impiegati la coppia di banditi è stata ricono- sciuta; immediatamente ha avuto, inizio l'operazione per catturare l'uomo sospettato di essere il ter. > zo complice nelle rapine, e ieri se- ra anche Bruno Serra è stato cat-1 turato. i Se ora i principali affiliati della | banda sono in carcere, sembra non | I U1IMII 1IIIIIIIM l concludersi mai l'elenco delle loro imprese criminose perfettamente organizzate e compiute, di volta in volta, da «nuclei operativi». Al la questura è giunto un fonogram ma da Parma per informare che Cataldo Vuozza e Sante Macripò sono ricercati come autori di una llllllllllllllllllllll U m1111 i i ] 11 ! ! I f i i rapina in quella città, a Milano proseguono le indagini per chiarire la responsabilità della banda negli assalti compiuti in Lombardia. Dai 600 milioni di bottino accertati finora sì potrebbe salire, se l'elenco dei «colpi» aumenterà, a cifre da capogiro. MiM U U11 li 1111 ( 11111 i 11 fi 11E111M 11