Pittori "non conformisti" a Mosca di Paolo Garimberti

Pittori "non conformisti" a Mosca Pittori "non conformisti" a Mosca Una mostra semiufficiale riservata ai più noti, boicottaggio dei più radicali (Dal nostro corrispondente) Mosca, 19 febbraio. Mentre nel padiglione dell'apicoltura della «Vdnk» (la mostra permanente delle realizzazioni sovietiche) s'è aperta, con la benedizione delle autorità politiche e culturali cittadine, una mostra di una trentina di pittori «non conformisti», tra i quali Oskar Rabin e Vladimir Nemuchin, la polizia ha dichiarato una sorta di stato d'assedio attorno ad un appartamento del centro di Mosca, dove quindici pittori di Leningrado tengono da ieri sera una mostra privata delle loro opere. Alla «Vdnk», la polizia controlla l'ingresso al minuscolo padiglione dell'apicoltura, ammettendo soltanto cin¬ quanta visitatori alla volta, e per non più di trenta minuti, ad ammirare i dipinti dei pittori, la maggioranza dei quali non è iscritta all'Unione degli artisti ed è stata finora bandita da ogni esposizione ufficiale. Ma, nonostante queste limitazioni giustificate con la ristrettezza del padiglione, l'apertura della mostra (cui ha presenziato tutta l'«intelligencija» più o meno liberale di Mosca, guidata dal solito Evtushenko, e il bel mondo diplomatico della capitale) è considerata un altro gesto di liberalismo da parte delle autorità culturali, che in novembre e dicembre avevano autorizzato analoghe manifestazioni a Mosca e Leningrado. Alla Bolshaja Sadovaja, in pieno centro, la polizia circonda da stamane un appar¬ tamento di tre stanze, appartenente a Ljudmilla Kuznetsova (scrittrice di testi teatrali per il «Taganka»), dove sono asserragliati quindici pittori leningradesi. Ufficialmente, l'intervento della polizia è stato sollecitato dai vicini della Kuznetsova, disturbati dal frastuono che proveniva dall'appartamento, dove ieri sera si è svolto un «party» per celebrare l'apertura di questa mostra privata. Ma la Kuznetsova — parlando dalla finestra ad un giornalista, che aveva cercato invano di superare il cordone sanitario della polizia — ha detto che lei e i suoi amici sono tenuti «come prigionieri» e che «il telefono è stato tagliato da stamane a mezzogiorno ». Paolo Garimberti

Persone citate: Evtushenko, Kuznetsova, Oskar Rabin, Vladimir Nemuchin

Luoghi citati: Leningrado, Ljudmilla Kuznetsova, Mosca