Troppo facile per gli azzurri

Troppo facile per gli azzurri Contro la Norvegia (4-1) prima vittoria di Bernardini Troppo facile per gli azzurri Reti di Graziarli, Chinaglia, Savoldi e Cordova (poi gol su rigore degli scandinavi) I nostri avversari esistiti soltanto per mezz'ora - Il centrocampo non è ancora a posto - Cinque sostituzioni nella ripresa - Interessante il trio d'attacco, con Chinaglia, Graziani e Bettega (i due torinesi tra i migliori) - E' stato un utile allenamento (Dal nostro Inviato speciale) Firenze, 19 febbraio. Il divertissement » c'è stato, secondo le previsioni. C'è stata anche la prima vittoria « ufficiosa » della Nazionale di Bernardini. Quattro gol segnati, due per tempo, uno subito (su rigore), belle triangolazioni, manovre fluide: mai viste, da parte della Nazionale, tante palle-gol fallite d'un soffio. Ma sarebbe un grave errore imitare il pubblico fiorentino e lasciarsi trascinare dai facili entusiasmi. La Norvegia è esistita per mezz'ora, durante la quale ha persino costruito due grosse occasioni (la prima al secondo minuto, con Johansen, sventata da una tempestiva uscita di Zoff; la seconda al 28'. con Lund, palla respinta quasi sulla linea da Rocca), poi è sparita: un avversario-ombra, che non ha creato alcuna opposizione. E per gente ■■ dai piedi buoni » — come quella schierata nella formazione del primo tempo — I era tutto facile. La folla si è en- j tusiasmata in particolare per le i « volate » di Rocca. Il « Kawasakl » romanista aveva tre marce in più degli scandinavi: li superava, scattando, come birilli. Quanto vale l'ultima Nazionale j di Bernardini? E' migliore di quel- ; le allestite precedentemente dal | ■ dottore », specialmente sul pia- a ticso, Cono tecnico. Alla luce dello «show» dodi oggi si potrebbe dire che esi- | costono buone premesse per il va ro di una squadra capace di far gioco e gol, ma sarà soltanto la Polonia a fornire la risposta. Bernardini dice che intende insistere sulla formazione schierata nella prima frazione, ma a centro campo è indispensabile un elemento più dinamico, un vero laterale. Oggi, per Capello, Cordova e Antognoni non ci sono stati proble- mi, ma contro i polacchi, eh? ziapplicano una ragnatela di pas- ' Csaggi, il reparto potrebbe entrare in crisi. Capello rimane un punto fermo. tegnti che unvahatarithapuri a nostro avviso: il suo senso tattico, la sua intelligenza di gioco sono indispensabili. Antognoni e Cordova, invece, rappresentano un doppione. Nessuno dei due ss contrastare, anche se, tecnicamen- zione. Meglio di lui Cordova, ma questa te, non si discutono. Oggi Antognoni si è prodotto in alcuni spunti di classe, ma poi — forse perché sicuro del posto di titolare e sapendo che avrebbe giocato un solo tempo, perché così aveva chiesto Rocco a Bernardini — ha voluto strafare per accontentare il suo pubblico, e si è smarrito in dribbling eccessivi, che hanno impoverito la sua prestaha giocato partita non può fare testo. Nella ripresa sono rimasti a riposo sia Antognoni sia Capello: Cordova è diventato regista, con ai fianchi Martini mediano di spinta e Re Cecconi interno. I due laziali non sono certo dei » finisseurs » ed hanno sfigurato rispetto ad altri elementi che sanno trattare con maggior confidenza il pallone. Sono giocatori che, per emergere, hanno bisogno di un altro clima agonistico. Re Cecconi ha pasticciato ed t- stato fischiato a più riprese. Martini si è inserito in qualche buona combinazione, ma è stato l'autore del fallo da rigore che ha consentito alla Norvegia di segnare il punto della bandiera. Bernardini avrebbe fatto meglio ad insistere per tutti i novanta minuti sulla stessa formazione, anziché sostituire ben cinque elementi. Ha agito esattamente al contrario del suo collega Andreasen, il quale, avendo uomini sfiatati, ha inspiegabilmente effettuato due cambi anziché innestare gente fresca. La nostra Nazionale hi bisogno di affiatamento. L'amichevole con la Norvegia, tuttavia, a qualcosa è servita: ha consentito a giocatori che non erano mai stati utilizzati insieme di conoscersi e di cominciare a raggiungere un certo amalgama. La partita è anche servita a ri1 conciliare definitivamente China, glia con il pubblico fiorentino. 1 « Long John » è stato fischiato, all'inizio, per un paio di incertezze; poi è cresciuto di tono, ha propiI ziato con un bel cross il primo i gol di Graziani ed ha raddoppiato su traversone di Antognoni. NelI l'intervallo, quando si è ripresenI tato in campo in borghese ed ha ! preso posto in panchina, è stato 1 salutato da una lunga, sincera oI vazione. Il trio d'attacco visto oggi è | molto interessante. E' piaciuto Graziani, non solo per il gol che ha aperto le marcature ma per il senso della manovra. Graziani e Bettega si sono scambiati spesso di posizione, rientrando a turno a sostegno del centro campo. Bettega è stato senz'altro il più brillante dei tre. ma non ha avuto | molta fortuna nelle conclusioni, j Nella ripresa, con Savoldi più statico al centro della prima linea, Bettega ha assumo una posizione arretrata, dando un saggio delle S sue qualità di rifinitore e strap; pando applausi ai fiorentini. Bettega è in grado di fornire l'ultimo passaggio e. al tempo stesso. : di rendersi pericoloso sotto rete. | Ha cercato sia con il tandem Chi: naglia-Graziani. sia con la coppia I Savoldi-Graziani. di non rubare spazio e di mettersi costantemente al servizio della squadra. Anche Savoldi ha confermato il suo fiuto del gol: bella la zampata con cui ha siglato la terza rete deqli azzurri. Attualmente Chinaalia offre nualche garanzia in più del cannoniere del Boloana. Per quanto riguarda la difesa, c'è stata una distrazione che, al secondo minuto, ha portato Johansen in felice posizione per concludere: solo la bravura di Zoff ha impedito il gol. La partenza rapida dei norI venesi — che si erano « scaldati » ! sul camno per una mezz'ora pri1 ma dell'incontro — ha sorpreso ! gli azzurri. Gentile, dopo un primo tempo I di ordinaria amministrazione, si è I fatto "-nrezzare per alcuni felici inserimenti offensivi, dai quali so| no nati seri pericoli per la porta di Johansson. protagonista di buoni interventi sebbene si fosse leggermente infortunato nei primi minuti. Facchetti non ha entusiasmato come stopper (meglio di lui ha fatto Bellugi) ed è piaciuto di più come libero. Bini, probabilmente frenato dall'emozione, ha denunciato sbavature e non è parso molto tempestivo negli apooggi. Il ventenne battitore dell'Inter ha bisogno di fare esperienza (restiamo sempre dell'avviso che meglio di lui potrebbe fare il juventino Scirea, più mobile, più portato alla costruzione del gioco). Castellini, infine, è stato poco impegnato e non è possibile I esprimere un giudizio sulla sua orova. Ecco, in sintesi, i gol: 17' - Antognoni lancia Chinaglia, ' che, da fondo campo, centra basso | per Graziani, il quale insacca: 37' - Capello apre sulla destra I per Antognoni, che effettua un 1 magnifico cross in centro area, i dove Chinaglia. di testa, indovina j il « sette »; 59' - Martini serve Gentile, che traversa al centro per Cordova: | la palla spiove in area e Savoldi. di destro, al volo, trafigge il i portiere; 80' - Bellugi interrompe, in sfor' biciata. una trama dei norvegesi; | il pallone perviene a Bettega, che ! lo stoppa di petto e lo lancia in | profondità verso sinistra, per Graziani. che centra: Cordova di peti to realizza: 82' - Martini aggancia Shuseth ; in area: è rigore. Lo trasforma : Flugeseth. Bruno Bernardi iBmpzFtastrpsdggrcqrgflscdpgl e eei ooo ti nnti e- n l- 0 Italia: Zoff (dal 46' Castellini); Gentile, Rocca; Cordova (dal 46' Martini), Facchetti (dal 46' Bellugi), Bini (dal 46' Facchetti); Graziani, Antognoni (dal 46' Re Cecconi), Chinaglia (dal 46' Savoldi I), Capello (dal 46' Cordova), Bettega. Norvegia: Johansson; Hansen, Birkelund; Goa, Grendalen, Johansen; Mammer (dal 46' Shuseth), Hayland (dal 72' Olsen). Flugeseth, T. Lund, Hestad. Arbitro: dacci, di Firenze. Marcatori: al 17' Graziani; al . 37' Chinaglia; al 59' Savoldi I; a- ! all'80' Cordova; all'82' Flugeseth 0 di a(su rigore] Spettatori: 30 mila circa, di cui 28.697 paganti, per un incasso di 34 milioni e 679 mila lire. I j \ 1 ! Firenze. Il primo gol realizzato da Graziani contro la Norvegia (Telefoto)