Un medico fa arrestare la donna che lo ricatta

Un medico fa arrestare la donna che lo ricatta Bloccata in via Madama Cristina Un medico fa arrestare la donna che lo ricatta "Se non paghi 350 milioni diciamo che fai aborti" - Colta con la borsa nella quale credeva ci fosse parte della somma; c'era invece carta straccia Voleva fare un colpo grosso, estorcere 350 milioni alla famiglia di un medico ma i carabinieri l'hanno arrestata mentre ritirava un anticipo. Si chiama Irma Cremonese, 50 anni, vedova, via Chiesa della Salute 86. Aveva preso di mira la famiglia del dottor Mario Motter, ginecologo, 55 anni, via Madama Cristina 83, inviando una serie di lettere anonime, in cui minacciava di fare sapere alla po Iizia che il dottore praticava aborti illegali. La prima lettera è arrivata un mese fa: «Se vuoi il nostro silenzio devi pagare 350 milioni». La cosa non è stata presa sul serio ma alcuni giorni dopo i ricattato- ri si sono fatti vivi con una telefonata: «Facciamo sul serio — ha detto l'anonimo — e se non paghi ce la prenderemo con tuo figlio Roberto». A questo punto sono stati informati i carabinieri che hanno consigliato al ginecologo di avviare le trattative. I contatti sono avvenuti sempre attraverso lettere o telefonate e col passare dei giorni i ricattatori diminuivano la richiesta: «Va bene, se non puoi darci 350 milioni, ci accontentiamo di 200». Il patteggiamento è stato condotto dalla moglie del medico, Pierina Asandri, 50 anni, che è riuscita a fare scendere la cifra fino a 25 milioni, 10 in contanti il resto dopo 15 giorni. Lunedi sera l'ultima telefonata con le istruzioni: «Mercoledì alle 21 fatti trovare sotto casa con il denaro in una borsa». All'appuntamento è andata, come aveva disposto l'anonimo, la moglie del ginecologo. Scesa in via Madama Cristina con una borsa piena di stracci, non ha dovuto attendere molto: da un portone è sbucata Irma Cremonese, le si è avvicinata e si è fatta consegnare la borsa. A piedi si è diretta verso corso Vittorio, ma dopo un centinaio di metri si è trovata davanti i carabinieri del nucleo speciale che l'hanno arrestata. * Due giovani, Marco Cugno e Sergio Battaglio, entrambi di 19 anni, residenti a Piossasco, sono comparsi ieri in tribunale (presidente Lacquaniti, p.m. Pepino, cancelliere Sacco) per rispondere d. estorsione e di lesioni. Erano difesi dagli avvocati De Marchi e Ambrosecchia. II 4 febbraio scorso Anna Maria Bosa, figlia di un esercente di Orbassano, riferiva ai carabinieri che Cugno e Battaglio l'avevano invitata a salire in auto, schiaffeg- i glandola, perché non aveva porta to dei soldi da loro richiesti. «MI hanno anche intimato — aggiunse la ragazza — di trovarmi domani sul piazzale del cimitero di Orbassano con 25 mila lire in una busta e altre 3 mila lire pinzate ad un biglietto indirizzato al "Fùhrer" ». Questo sarebbe 11 discutibile nomignolo di Cugno. La Bosa aggiungeva che, verso la metà di gennaio, Battaglio le aveva già chiesto 20 mila lire e lei gliele aveva date. Dopo circa una setti mana fu Cugno che, con sua sorpresa, le si presentò per avere del denaro. Disse che ne aveva biso| gno. «Gii consegnai 10 mila lire, | ma da quel momento decisi di non dare più nulla, anche se Cugno continuava a insistere». Poiché le parole non erano sufficienti, i due passavano alla lezione manesca e alle intimidazioni: «Se domani non porti i soldi ti mettiamo sotto con la macchina». Il 5, all'appuntamento presso il cimitero, c'era la Bosa, ma c'erano anche, ben nascosti, i carabinieri, che colsero in flagrante i ragazzi e li arrestarono. I due si sono difesi dalle gravi imputazioni, hanno negato le vio- lenze e hanno spiegato che Anna * w _ - Maria era sentimentalmente lega ta al Battaglio. Le piccole somme che avevano ottenuto, e quelle che si ripromettevano di ottenere, erano destinate a contribuire alle spese delle gite domenicali, alle quali partecipavano anche Cugno ed un'altra ragazza. L'avvocato De Marchi ha letto in aula una lettera della Bosa, indirizzata a Battaglio, con espressioni ingenuamente amorose. Il tribunale ha tenuto conto del. la relativa modestia dell'episodio, anche se non ne ha apprezzato il sottofondo sentimentale: ha condannato Cugno a 1 anno e 2 mesi e Battaglio a 1 anno, con la condizionale e la non menzione per entrambi. * Il segretario regionale CisnalScuola, prof. Baschera, a proposito dell'avv. Aldo Rovito rifiutato dagli studenti di Grugllasco si perché fascista », comunica che l'insegnante « è stato in congedo por malattia scio per una decina di giorni ». Invece secondo notizie attinte nella scuola, la sua assenza (ingiustificata) si sarebbe protratta per un mese. Irma Cremonese, arrestata

Luoghi citati: Orbassano, Piossasco