E' morto lo scienziato Coolidge (perfezionò lampadina e raggi X)

E' morto lo scienziato Coolidge (perfezionò lampadina e raggi X) All'età di 101 anni, nello Stato di New York E' morto lo scienziato Coolidge (perfezionò lampadina e raggi X) A vivere molto a lungo si rischia di passare dimenticati. In un angolino del Time (17 febbraio '75), abbiamo appreso la morte (a Schenectady, N.Y.) di William D. Coolidge, all'età di 101 anni. Il personaggio fu scienziato e inventore. Il suo nome è legato a due risultati importanti per la fisica e la tecnologia. L'uno riguarda un apparecchio per la produzione di raggi X. Questi raggi erano stati scoperti fortuitamente da Roentgen nel 1895: egli aveva trovato cioè che, facendo battere degli elettroni su un corpo solido, da qxiesto scaturiva una radiazione, appunto i raggi X, così denominati perché non se ne conosceva la natura, ma dotati di una proprietà stupefacente: che tutte le sostanze ne erano più o meno penetrate. Subito dopo, dal momento che erano state apprezzate le applicazioni diagnostiche della nuova radiazione, erano stati inventati apparecchi per produrla: uno dei quali, il più noto, quello di Coolidge. Consisteva di un tubo, nel quale era praticato un alto vuoto. In esso, c'erano due poli elettrici: il catodo (polo negativo), riscaldato per facilitare l'emissione degli elettroni, e un anodo (positivo) che, bombardato da questi elettroni, emetteva appunto i raggi X. L'apparecchio, messo a punto nel 1913 presso la General Electric Company, ebbe poi molte varianti; né potevano esse mancare, data la fortuna e le applicazioni della nuova radiazione in campo medico, metallurgico, di ricerca scientifica. L'altra invenzione dello scienziato americano, prodotta nello stesso periodo (1911), fu un perfezionamento importante della lampadina elettrica. L'invenzione di questa è giustamente attribuita a Edison, il quale ne preparò, dopo lunghe e pazienti prove, il noto modello con filamento di carbone (un bambù carbonizzato). Molti altri ricercatori, in quegli anni e negli anni seguenti, tentarono di migliorare il filamento, rendendolo più luminoso e durevole. Si provarono metalli, come il platino, l'alluminio, l'osmio, il tantalio; ma, alla fine, prevalse, per le sue proprietà, il tungsteno. Questo metallo era stato isolato dallo svedese Scheele nel 1781. Il suo nome significa «pietra dura». E' un buon conduttore dell'elettricità, è pesante quanto l'oro, ha un altissimo punto di fusione, il più elevato fra tutti gli altri metalli. I primi filamenti di tungsteno per lampadine furono sperimentati in Russia, Germania, Austria: si adoperava un impasto del metallo in polvere con altre sostanze. Essi, mentre davano buona luce, si mostrarono fragili. Coolidge, con l'aggiunta di sali di alcuni metalli alcalini, trovò il modo di trafilare il metallo, ottenendone un prodotto duttile e resistente, di diametro regolare. Il filamento di carbone (che dava una luce giallastra) fu abbandonato. Più tardi il filamento metallico fu foggiato in varie geometrie dentro l'ampolla di vetro. Notiamo che il tungsteno ebbe posto anche nel tubo Coolidge per raggi X. Data la sua forte resistenza alla temperatura, fu fatto di tungsteno l'anticatodo di quel tubo e poi di altri (cioè la parte dell'apparecchio che, ricevendo l'urto degli elettroni, emette i raggi X). Didimo

Persone citate: Coolidge, Roentgen, Scheele, William D. Coolidge

Luoghi citati: Austria, Germania, New York, Russia