Trovato il cadavere del giovane "bene"

Trovato il cadavere del giovane "bene"| Scomparve a Roma 2 anni fa Trovato il cadavere del giovane "bene" E' Francesco Papaldo, 23 anni, direttore d'un night - Due arresti: sono i killers? Roma, 18 febbraio. Dopo due anni di mistero, il « giallo-Papaldo » si è risolto: il giovane studente in Legge di 23 anni, direttore del « Francis » un locale alla moda dei Parioli, era scomparso la notte del 10 marzo 1973. Finora, anche se molte volte si era parlato di assassinio, il caso era rimasto misterioso. Traffico di auto di potente cilindrata, giro di valuta e di assegni falsi: un « racket » — si disse ■— che aveva « braciaio » Francesco Papaldo. Oggi alle 13, il suo corpo, quasi uno scheletro, è stato estratto da una fossa, scavata nella pineta di Castel Fusano, vicino a una stradina a un chilometro dalla periferia di Ostia. Magistrati e carabinieri, gli stessi che da anni conducevano le indagini, erano presenti alla scena. Il medico legale, dopo una serie di accertamenti, ha detto ufficialmente che i resti erano quelli di Papaldo. La magistratura ha firmato tre ordini di cattura: si riferiscono al mandante e ai due « killer ». Un quarto uomo, che partecipò al solo rapimento del giovane, sarebbe l'informatore che, ieri pomeriggio, si è presentato al Palazzo di Giustizia di Roma, dicendo di sapere tutto sulla morte di Francesco Papaldo. La notizia è stata tenuta segreta e questa notte, su mandato del sostituto procuratore, la polizia giudiziaria aveva arrestato Ivo Liberati, 32 anni, già coinvolto in un primo momento nel caso e poi scarcerato per mancanza di indizi. Gli altri provvedimenti sono stati notificati, in carcere, a Luigi Sarasini, detenuto per falsa testimonianza e reticenza, sempre nell'ambito dell'indagine sulla scomparsa di Papaldo e ad Ermanno Sgobba 31 anni, arrestato alcuni mesi fa. A organizzare l'uccisione del giovane sarebbe stato — secondo l'accusa — Sarasini. Interrogato più volte, nel corso delle indagini, l'uomo, figlio di un costruttore romano, aveva sempre negato. I carabinieri estesero le ricerche al litorale laziale e organizzarono una battuta nella tenuta dei Sarasini, senza trovare nulla. Il colpo di scena si è quin¬ di avuto oggi: Ivo Liberati è stato condotto a Castel Fusano. Gli investigatori lo hanno messo con le spalle al muro. « Dicci dove lo avete sepolto e non farci perdere altro tempo x, hanno detto. L'uomo, allora, ha indicato il punto: un pino, segnato con un pezzo di legno. La fossa era lì: un metro nella sabbia e i resti di Francesco Papaldo sono affiorati. Il corpo del giovane, figlio di un alto funzionario statale, è a disposizione della magistratura, all'Istituto di medicina legale. Anche la sabbia della buca dove era il cadavere è stata portata all'obitorio, per accertamenti. L'autopsia verrà eseguita domani, ma non ci sono più dubbi sull'identità della salma. Perché è stato ucciso? Dopo la sparizione del giovane, si parlò degli aspetti non chiari del giro dei locali notturni della « Roma-bene », del giro della droga, di denaro facile, di ricatti e protezioni. Si disse che Papaldo, a 23 anni già direttore di un ristorante-night molto in voga, era stato travolto da quel « giro ». Si parlò anche di un amore contrastato: si fece il nome di Carla Viglini, una bellissima ragazza che, prima della scomparsa di Papaldo, divideva con il giovane un appartamento. Carla era stata amica di Sarasini e, nei giorni seguenti alla scomparsa del direttore del « Francis », venne adombrato il motivo passionale. f. c. Nei pressi di Grosseto

Luoghi citati: Grosseto, Roma