Tra quattro giorni l'ultimo "round,, delle consultazioni di Primo Levi

Tra quattro giorni l'ultimo "round,, delle consultazioni Tra quattro giorni l'ultimo "round,, delle consultazioni Le assemblee nelle medie superiori Domenica votano pure gli studenti In pieno svolgimento la campagna dei candidati - Tre liste al liceo D'Azeglio: "Scuola e Costituzione" con un forte impegno antifascista, "Per una scuola nuova", "Genitori indipendenti"; tre liste anche al liceo scientifico Segrè, dove la polemica è accesa: democratico-progressista, unitaria e degli indipendenti Domenica prossima si voterà nelle medie superiori. E' l'ultima giornata elettorale per una scuola più moderna e democratica. Alle urne andranno 120 mila genitori della città e della provincia, 10 mila professori, 5 mila non docenti e (questa è la novità rispetto alle altre votazioni) anche 60 mila studenti. Ai giovani di qualsiasi età è concesso scegliere 3 o 4 compagni di scuola (dipende dal numero degli iscritti) nel consiglio di istituto, due rappresentanti nel consiglio di classe ed uno nel consiglio di disciplina. La campagna elettorale è in pieno svolgimento. In ogni scuola si svolgono a ritmo serrato le assemblee per presentare progammi e candidati. Impossibile seguirle tutte. Diamo un breve resoconto di alcune. I candidati della lista 1 Scuola e Costituzione per la nomina dei rappresentanti dei genitori nel consiglio d'istituto al D'Azeglio si sono presentati in una conferenza slampa: Primo Levi, scrittore, Stella Caminiti Aragona, giudice al tribunale penale di Torino; F-ancesco Gatti, docente di storia all'Università; Elio Marcone, operaio grafico alla Gazzetta del Popolo. Vogliono una scuola democratica, aperta a tutti, senza discriminazioni, non autoritaria né dogmatica, che rifiuti l'emulazione e la repressione come strumenti pedagogici, ma che sia aperta agli avvenimenti del mondo e della società di cui è parte e tenda alla formazione di un cittadino cosciente e responsabile. Primo Levi, protagonista della lotta al fascismo, un'agghiacciante esperienza in Auschwitz: perché questo impegno? «Perché ho un figlio al D'Azeglio, ma soprattutto ptrché il D'Azeglio è stato il mio liceo. Un liceo antifascista, come deve esserlo tutta la scuola per l'attuazione doverosa di un precetto costituzionale». Incalzano gli altri candidati: «2Von ci nascondiamo dietro nessuno, non facciamo né trasformismo, né mimetismo. Siamo una lista di sinistra e facciamo dell'antifascismo il punto caratterizzante del nostro programma». Precisa il dottor Buffolo, primo presentatore della lista: «Non si tratta ancora di andare in trincea, ma di essere pronti a combattere l'inquinamento fascista». Accanto all'impegno ideologico, quello pratico, per fare dei decreti delegati uno strumento valido, maturato dalla base e non imposto dall'alto. «Dobbiamo farci accettare dai giovani», afferma Stella Caminiti, un'esperienza alle spalle d'insegnamento ai tempi della contestazione studentesca. «I decreti delegati, non intaccando la struttura burocratica dell'attuale apparato scolastico, costituiscono un limite alla effettiva democratizzazione della scuola». Anche se hanno contribuito «a sensibilizzare e a rendere partecipi i genitori ai problemi della scuola, vanno radicalmente riformati». II programma della lista 1 ispirato dal Cogidas (Centro operativo genitori antifascisti) sin dall'ottobre scorso comprende dodici punti. Sarà presentato nell'assemblea di venerdì 21, che si terrà alle 18 nella palestra della scuola. Altre due liste in gara al D'Azeglio. La 2, «Per una scuola nuova» propone come candidati Renato Ardlssone, insegnante elementare, Renato Ciampolini, dirigente Fiat, Maria Gianna Maccario Herlitzka e Ranieri Vassallo. Nel programma si insiste sulla «inderogabile necessità di avere una scuola democratica e libera», per assicurare «il diritto allo studio e il rispetto della personalità individuale in un clima di civile confronto». Un candidato ha precisato: «Vogliamo una scuola seriamente operante e moderna», in cui promuovere «la crescita progressiva dell'autonomia e della responsabilità dei giovani». Candidati della lista 3, «Genitori indipendenti», sono Carlo Marchisio, Teresa Fantino, Francesco Germano e Vittorio Corrado. Il programma si prefigge come obiettivo una «scuola democratica e progressista» con il rifiuto dell'autoritarismo e della violenza. «Vogliamo garantire ai giovani una maggiore formazione sociale». Al liceo scientifico Segrè la campagna elettorale si è svolta in un clima di accesa polemica tra gruppi di genitori con opposte tendenze politiche. Tre le liste che si presentano per il consiglio d'istituto: la n. 1 «I7n nuovo modo di fare la scuola», che si definisce democratico - progressista, con Margherita Della Croce Dojola, Carlo Gambtno, Aldo Pldello e Anna Maria Savio; la n. 2 «Unitaria», presentata dai genitori della succursale di piazza Cesare Augusto (250 studenti), candidati Francesco Cargnlno, Giuseppe Damiani, Giuseppe Gnavi e Germana Luraghi; la n. 3 «Noi con voi in una scuola nuova», che raggruppa gli «indipendenti». Candidati: Margherita Cavagnino Favaloro, Aldo Gatti, Ennio Navlre, Isidoro Treves. La particolare conformazione sociale dell'Istituto, frequentato in massima parte da figli dell'alta e media borghesia (solo una ses¬ santina di allievi sono di famiglie operaie), ha contribuito secondo alcuni genitori alle spaccature avvenute nel periodo preelettorale. «La lista n. 1 — dice un suo presentatore — si è coagulata al di fuori di ogni schema sindacale o partitico, nella comune volontà di una scuola democratica e antifascista, che abitui il ragazzo a 'fare politica", educandolo alla discussione e al libero confronto delle opinioni. Sulla pregiudiziale antifascista e su questa concezione della politica nella scuola è avvenuta la frattura: prima in un gruppo ristretto di rappresentanti di sezione, poi tra tutti i genitori che hanno partecipato alla campagna». Al Segrè è rilevante — affermano i simpatizzanti della lista 1 —la presenza di una destra fascistoide che, fin dalla prima assemblea di genitori, ha assunto un atteggiamento nettamente provocatorio, senza però uscire allo scoperto con liste proprie. Le polemiche che ne sono scaturite hanno avvelenato consultazioni e confronti, sottraendo interesse alla parte più specifica che riguarda l'orientamento ed il contenuto programmatico delle liste su cui i genitori saranno chiamati a votare domenica prossima. La prima lista indica alcuni punti di riferimento concreti nel diritto allo studio (attenuare i condizionamenti che operano una selezione economico-sociale degli studenti, dare a tutti gli stessi strumenti formativi in vista di un alto livello di cultura e maturità); nella strutturazione delle classi (limite massimo 25 allievi) e nell'organizzazione dello studio. Viene sottolineata inoltre l'importanza della medicina scolastica e del funzionamento degli organi collegiali, attraverso continui contatti. La lista unitaria presentata dalla succursale rispecchia le diverse caratteristiche socio - ambientali della sede. Il programma della lista n. 3 auspica un rinnovamento della scuola mediante la libera espressione e collaborazione di tutte le sue componenti democratiche, escludendo ogni interferenza di partiti o gruppi di potere; una graduale responsabilizzazione dello studente e la salvaguardia di valori fondamentali: serietà d'applicazione, rispetto della scuola, libertà personali, senza sopraffazione da parte di minoranze violente. Servizio di RENATO ROMANELLI e ROBERTO REALE Candidati al D'Azeglio: Elio Marcone, Stella Caminiti, Primo Levi, Francesco Gatti

Luoghi citati: Torino