Ex agente del Sid il giornalista arrestato per le "trame nere"

Ex agente del Sid il giornalista arrestato per le "trame nere"D'Ambrosio indaga anche in Sardegna Ex agente del Sid il giornalista arrestato per le "trame nere" Cagliari, 17 febbraio. Il giornalista Enrico De Boccard è stato alle dipendenze del «Sid» (Servizio informazioni difesa) assieme a Giannettini. Questa circostanza emerge nell'ordinanza di perquisizione dell'abitazione del giornalista emessa dal giudice istruttore di Milano Gerardo D'Ambrosio. Letti gli atti a carico di Guido Giannettini, Pino Rauti ed altri imputati del delitto di strage ed altro; rilevato che Enrico De Boccard è uno dei giornalisti che con Giannettini venne assunto dal Sid per esigenze dello stato maggiore difesa; rilevato che Enrico De Boccard viene indicato nel dattiloscritto sulle «bande autonome neo-fasciste» sequestrato a Ventura come uno degli autori dei volantini a firma «Nuclei di difesa dello Stato» diffusi dal gruppo Freda; «ritenuto pertanto — è detto nell'ordinanza — che vi è motivo dì sospettare che nella sua abitazione siano occultati documenti pertinenti ai reati cui si procede, si ordina la perquisizione». Durante la perquisizione nel villino dove abitano pres so Cagliari Enrico De Boccard e la moglie Giovanna Su pino D'Airola gli inquirenti hanno sequestrato 77 documenti che sono stati inviati a Milano per l'esame da parte del giudice istruttore D'Ambrosio. Oltre a delle armi sono state trovate 2 radio, di cui una ricetrasmittente. Per quest'ultimo apparecchio, il giornalista ha dichiarato di aver presentato domanda di iscrizione al club «Associazione radiotecnica italiana». Tra i 77 documenti vi sono anche 7 fotografie raffiguranti persone in divisa militare e 7 diapositive raffiguranti la Russia, il Congo, l'Africa politica, l'Asia Meridionale, un planisfero politico, l'organi- gramma di un gruppo politi co e l'organigramma esecutivo dello stesso gruppo politico. Fanno parte del carteggio sequestrato anche una agendina di colore nero con 44 fogli contenenti nomi, indirizzi e numeri telefonici vari; una rubrica di colore verde composta di vari fogli tra cui sette riportanti nomi, indirizzi e numeri telefonici vari. Completano il carteggio numerose lettere in francese a firma «Jacques», numerosi fogli con appunti, bigliettini di visita e carte topografiche. Nel carteggio sono stati anche inseriti un catalogo composto da 25 fogli contenenti l'elenco dei reparti militari distanza in Sardegna durante la Seconda guerra mondiale; due assegni di cui uno di tre milioni di lire emesso a favo- re del barone Enrico De Boc moui err ie o n e a in card dall'amministratore unico della «Sisopi S.p.A.» ed un distintivo dove è riportata l'effigie di un'ascia bipenne (Ordine nuovo) di colore rosso in campo nero. Le carte topografiche, in numero di tre, sono state trovate in un opuscolo, con l'intestazione «Riservatissimo», dell'ufficio informazioni del comando seconda armata. Tra gli opuscoli sequestrati vi sono quelli relativi alla «strategia del terrorismo» e alla «crociata anti- i- comunista». Vi sono inoltre i iio ili e a mt e me a n e nmti alcuni biglietti di visita e copie di lettere risalenti agli anni 1960-1970 di alti ufficiali dell'esercito, fra i quali i generali Marchesi, De Lorenzo, Aloja e Viggiani. Nel carteggio infine vi sono anche due documenti che interessano la Sardegna: vi è una cartella intestata «inchiesta Puccio Carta» con un foglio contenente appunti sulle indagini; vi è anche un foglio con su riportata una piantina della centrale via Scano a Cagliari. Tra i fogli sequestrati figurano un foglio di quelli usati per le macchine fotocopiatrici con l'effigie di una mano e la scritta «Attento: la di, la mano nera tl sorveglia» ed e; uno d* carta con su scritto re «Rosa dei venti» e firmato o- «Anonimo cuneese». c (Ag. Italia)