Sola e divisa dai figli si uccide sui binari della metropolitana

Sola e divisa dai figli si uccide sui binari della metropolitana La tragedia in un tunnel nel centro di Milano Sola e divisa dai figli si uccide sui binari della metropolitana La donna, 36 anni, viveva separata dal marito, cui erano affidati i bambini Ha eluso il controllo delle telecamere di sicurezza e s'è sdraiata sulle rotaie | j I | ^ ja ^ne /Dalla nostra redazione) Milano, 15 febbraio. Una donna, rimasta sola dopo la separazione dal marito cui sono stati affidati i due figli, si è uccisa facendosi investire da un convoglio della metropolitana. Si chiamava Francesca Morelli, 36 anni. Ha agito con estrema lucidità, per evitare di essere salvata all'ultimo minuto: è entrata nel tunnel, riuscendo ad eludere la sorveglianza delle telecamere, chinandosi sin quasi a terra; poi, giunta in una zona semibuia, si è sfraiata sui binari, attenden- Sposata con Consolato Maduri, 40 anni, infermiere all'ospedale Bassi e madre di due bambini, Maurizio e Alessandro di nove e cinque anni, la donna un anno fa si era separata dal coniuge e viveva a casa di un fratello. Il marito, con i piccoli, si era rifatto una famiglia con un'altra donna, ma non le aveva mai impedito di vedere i figli. La moglie, a detta di chi le era più vicino, non riusciva a rassegnarsi a questa situazione e si era chiusa sempre più in se stessa. Aveva trovato lavoro saltuario come domestica a ore e spesso andava a trovare Maurizio e Alessandro. Anche questa mattina, verso le 9,30, si è recata in via Teano 36, dove abita il marito. Consolato Maduri era al lavoro e Francesca Morelli è rimasta con i bambini per quasi mezz'ora. «Mi è sembrata normale — ha poi raccontato la donna che abita col Maduri — affettuosa, come sempre, con i piccoli. Ha chiesto loro se stavano bene, se a scuola li trattavano bene, se avevano bisogno di qutilche cosa. Ora che ci penso, forse, prima di andare via, li ha abbracciati più a Lungo del solito, mormorando parole che non ho capito». Francesca Morelli quando è uscita dalla visita ai figliolet¬ ti, aveva già in mente quello che voleva fare. Probabilmente ha preso un tassì e si è fatta portare alla stazione Wagner della linea «Uno» della metropolitana. Nessuno l'ha notata. Secondo la ricostruzione compiuta dalla polizia, si è tenuta rasente al muro, raggiungendo la fine del marciapiede della stazione; poi, chinandosi per sfuggire al raggio d'azione dei «monitors», ha aperto il cancelletto di servizio che dà accesso al tunnel e, percorsi pochi metri, si è sdraiata sulle rotaie. Non ha dovuto aspettare molto. Alle 10,30 è arrivato un convoglio di cinque carrozze, guidato dal macchinista Pantaleo Creti, 27 anni. Il manovratore, nella penombra della galleria, non ha notato la donna e ha proseguito nella corsa. Ha avuto solo l'impressione di un'ombra davanti alla motrice. Per questo ha avvertito il controllore di stazione che però gli ha dato ordine di proseguire. Quando il treno era già arrivato in San Babila, Creti è stato avvisato di quanto era successo. E' stato colto da «choc»; continuava a ripetere: «Non l'ho vista». La direzione della metropolitana milanese ha subito esaminato la registrazione delle immagini riprese dalla telecamera sulla banchina che Francesca Morelli ha percorso, ma non vi appare.

Persone citate: Consolato Maduri, Creti, Francesca Morelli, Pantaleo Creti

Luoghi citati: Milano