Università: han vinto le forze democratiche
Università: han vinto le forze democratiche Università: han vinto le forze democratiche 43 % alle sinistre e 25 seggi su 67; 25 % al centro-sinistra - Sconfìtta dell'estrema destra e degli extraparlamentari La commissione elettorale dell'Università ha concluso ieri i lavori di spoglio. In totale su 35.894 aventi diritto hanno votato 5302, pari al 14,77 per cento. La maggioranza dei suffragi è andata alla lista delle sinistre « Per la Riforma dell'Università » che ha ottenuto 25 seggi su 67. Seguono: « Università Democratica » ( forze di centro-sinistra) con 20 seggi e « Comitati Laici Riformisti» (simpatizzanti pli, pri, psdi) con 7 seggi. Cinque seggi sono andati a «Democrazia e tecnica per l'agricoltura (la lista specifica per Agraria), due a «Collettivo democratico studenti progressisti » (sinistre ad Economia); due a « Studenti lavoratori » (creata per i problemi particolari di Economia); tre ad «Autonoma» (indipendenti di Veterinaria). I neofascisti di « Destra Universitaria » hanno avuto due seggi e quelli di « Rinascita Universitaria » uno, nessun seggio « Federsup » (indipendenti, simpatizzanti de, goliardia) ed « Aiesec », simpatizzanti del gruppo omonimo culturale e ricreativo. Nel consiglio di amministrazione dell'Ateneo « Per la Ritorma dell'Università» ha avuto il 43,98 per cento dei voti, « Università democratica » il 25,38 per cento, « Comitati Laici Riformisti » il 15,58, « Destra Universitaria » l'll,09, «Federsup» il 3,96. Per il consiglio di amministra- zione dell'Opera Universitaria le percentuali sono state rispettivamente: 44,25, 25,17, 15,31, 11,37, 3,90. Una netta vittoria delle forze democratiche nonostante le condizioni difficili in cui i giovani sono stati costretti a votare per il boicottaggio degli extraparlamentari. Indiscutibile appare anche l'emarginazione delle destre. I commenti. I capilista Menaldo e Merlo di «Per la Riforma dell'Università » affermano: « Nonostante la limitata partecipazione degli studenti dovuta allo stato di estrema disgregazione in cui versano le strutture universitarie, i risultati segnano l'affermazione delle forze progressiste persino in alcune facoltà, ritenute fino a ieri conservatrici, come Medicina e Giurisprudenza. Il programma presentato intende essere una proposta unitaria di movimento rivolta non soltanto a gruppi politicizzati, ma anche a grandi masse studentesche. La risposta degli elettori costituisce una dura lezione per quei gruppi che hanno fatto di questa scadenza elettorale l'ultima trincea e che soprattutto alle Facoltà Umanistiche lianno cercato con metodi antidemocratici di boicottare le operazioni di voto ». Folletti per « Università Democratica » rileva: « E' indiscussa l'affermazione dei grandi partiti antifascisti, democratici, popolari nel mondo universitario ». Prosegue: « Mi rammarico per le violenze che-hanno impedito a moltissimi simpatizzanti della nostra lista di esercitare il loro diritto di voto (ad esempio Aimar, ex allievo salesiano, è stato violentemente percosso alle Facoltà umanistiche). Dove non si è scatenata la violenza la percentuale dei votanti è stata più alta. Occorre perseguire e punire i responsabili e denunciare le autorità accademiche che, impedendo l'intervento della polizia nell'Università, si sono rese complici di quanto avvenuto ». « Comitati Laici Riformisti » sottolineano « la consapevole partecipazione degli studenti ed esprimono la propria soddisfazione per i suffragi ottenuti che dimostrano l'ampiezza dello spazio polìtico esistente per le forze sinceramente democratiche costituzionali e laiche: condannano gli episodi di intolleranza, intimidazione, sopraffazione politica, prova dell'incapacità che caratterizza alcuni gruppi faziosi ». II consigliere comunale Vinciguerra, de, in una interrogazione al sindaco sottolinea le violenze avvenute durante le elezioni e gli chiede di « farsi interprete presso le autorità dello Stato perché sia spiegata l'assenza di protezione ai votanti ». Gli eletti CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE UNIVERSITÀ' — Per la Riforma dell'Università: 2244 voti, 3 seggi (eletti Menaldo, Marocco, Vinay); Comitati Laici Rilormuti: 795 voti, 1 seggio (eletto Bellardi); Università Democratica: 1295 voti, 2 seggi (eletti Falletti e Leo); Federsup 202 voti; Destra Universitaria 566 voti. CONSIGLIO AMMINISTRAZIONE OPERA UNIVERSITARIA — Per la Riforma dell'Università 2254 voti, 2 seggi (Merlo, Poma); Università Democratica: 1282 voti, 1 seggio (Leo che essendo eletto anche nel consiglio dell'Università lascia il posto a Riccardi, primo escluso); Federsup: 1199 voti; Comitati laici riformisti: 780; Destra Universitaria 579. CONSIGLIO DI FACOLTÀ' DI LETTERE E FILOSOFIA — Per la riforma dell'Università: 352 voti, 4 seggi (Poma, Vinay, Moreschi, Tancredi); Università Democratica: 210 voti, 2 seggi (Girola, Girotto); Federsup: 58 voti. CONSIGLIO DI FACOLTÀ' DI MAGISTERO — Per la riforma dell'Università: 233 voti, 3 seggi (Dell'Oglio, Galli, Lambruto); Università Democratica: 110 voti, 1 seggio (Beschl). CONSIGLIO DI FACOLTÀ' DI GIURISPRUDENZA — Per la Riforma dell'Università: 188 voti, 2 seggi (Pasquero, Merlo); Comitati Laici Riformisti: 139 voti, 2 seggi (Dolando, Boido); Destra Universitaria: 126 voti, 1 seggio (Massano); Università Democratica: 144 voti, 2 seggi (Arzano, Del Boca); Federsup: 47 voti. CONSIGLIO DI FACOLTÀ' DI SCIENZE POLITICHE — Per la Riforma dell'Università: 231 voti, 3 seggi (Moratto, Sottofattori, Macrì); Università Democratica: 102 voti, 1 seggio (Guazzone); Comitati Laici Riformisti: 38 voti; Federsup: 27 voti. CONSIGLIO DI FACOLTÀ' DI ECONOMIA E COMMERCIO — Comitati Laici Riformisti: 122 voti, 2 seggi (Bencini, Scarampi); Studenti Lavoratori: 129 voti, 2 seggi (Martinelli, Zola); Collettivo Democratico Studenti Progressisti: 161 voti, 2 seggi (Borello, Bo); Rinascita Universitaria: 96 voti, 1 seggio (Costa); Aiesec: 28 voti. CONSIGLIO DI FACOLTÀ' DI MEDICINA — Per la Riforma dell'Università: 712 voti, 4 seggi (Bruno, Lambiase, Bergia, Fiorini); Comitati laici riformisti: 278 voti; 2 seggi (Scaravelli, Schiavone); Università Democratica: 337 voti, 2 seggi (Martiny, Primitivi); Destra Universitaria: 205 voti, 1 seggio (Simone). CONSIGLIO DI FACOLTÀ' DI SCIENZE — Per la riforma dell'Università: 263 voti, 3 seggi (Pavone, Ficco, Ugazio); Università Democratica: 236 voti, 3 seggi (Rondinelli, Calcagno, Proserpio). CONSIGLIO DI FACOLTÀ' DI FARMACIA — Università Democratica: 137 voti, 5 seggi (Gallo, Cuttica, Albertini, Gozzani, Angela). CONSIGLIO DI FACOLTÀ' DI AGRARIA — Democrazia e tecnica per l'agricoltura: 140 voti, 5 seggi (Busi, Tovo, Chirì, Vaira, Bavaresco). CONSIGLIO DI FACOLTÀ' DI VETERINARIA — Per la Riforma dell'Università: 37 voti, 1 seggio (Capaldo); Autonoma 110 voti, 3 seggi (Gherlone, Capra, Rosso); Università Democratica: 52 voti, 1 seggio (Damosso).
Luoghi citati: Pavone
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