Strana guerra Mitterrand-pcf Ora non vogliono più litigare

Strana guerra Mitterrand-pcf Ora non vogliono più litigare Strana guerra Mitterrand-pcf Ora non vogliono più litigare (Dal nostro corrispondente) Parigi, 14 febbraio. H partito comunista france- se ha reagito positivamente alla conferenza stampa di Mitterrand, avvenuta ieri, giudicandola «indicativa di una certa evoluzione». Il segretario socialista infatti non aveva raccolto le accuse del segretario comunista Marchais, preferendo attaccare duramente la politica economica di Giscard d'Estaing. UHumanité di stamattina analizza con una certa benevolenza (per la prima volta) le dichiarazioni del leader socialista. Conferma la sensazione che i due partiti, dopo una lunga escalation, abbiano capito di aver raggiunto l'estremo limite della polemica, r referendo un momento di pausa. Le analisi fatte nei giorni scorsi sull'aumento di tensione tra le due formazioni politiche risultano completamente infondate. Naturalmente ora resta un problema sostanziale. Comunisti e socialisti hanno degradato i loro rapporti a un punto tale, nel corso di quattro mesi, da non poter procedere ulteriormente senza rimettere in causa i princìpi generali della loro alleanza: una cosa che_nessuiio dei due desidera f areT Si deve quindi registrare una posizione di stallo basata su una alleanza astratta, puramente di principio, dovuta al fatto che il pcf non ha una strategia di ricambio, e il ps non ha elettoralmente la possibilità di mutare orienta menti. Da ciò deriva una situazione statica. Nessuno vuole rompere per primo, e nessuno desidera assumersi la responsabilità di una rottura. Ognuno mantiene le proprie posizioni e le proprie critiche, sppendo che il conflitto non può essere portato oltre, e che il dialogo non può essere ricominciato. Secondo Le Monde i due partiti entrano ora in una fase di «drole de guerre». a. c. ! . . ... , 'a produzione industriale ! Usa : calata in gennaio Washington, 14 febbraio (Ansa) L'indice della produzione industriale è diminuito negli Stati Uniti durante lo scorso gennaio del 3,6 per I ' cento. La flessione è stata la più ampia registrata in un mese dal lontano 1937. Ne ha dato notizia il «Federai Reserve Board». L'istituto bancario centrale americano ha inoltre annunciato che fra ottobre e gennaio la diminuzione dell'indice della produzione industriale è stata complessivamente del 9,5 per cento. Un altro annuncio di carattere negativo è venuto oggi dal dipartimento del Commercio, secondo la quale durante il '74 la bilancia dei pagamenti americana in conto j liquidità ha registrato un deficit di 18 miliardi e 100 milioni di dollari. Gran parte del deficit è addebitabile alla voce importazioni di petrolio. Si tratta di una cifra record, battuta soltanto dal deficit di 22 miliardi di dollari registrato dalla bilancia dei pagamenti americana nel 1971. Più positive sono le notizie provenienti dal fronte dei prezzi. Il dipartimento del Lavoro ha annunciato oggi che in gennaio l'indice dei prezzi all'ingrosso è diminuito leggermente per il secondo mese consecutivo. La flessione, dovuta ad un calo dei prezzi dei generi alimentari, è stata dello 0,3 per cento. In dicembre, essa era stata dello 0,5 per cento. Ma per l'intero anno 1974 l'indice dei prezzi all'ingrosso è complessivamente aumentato del 17,2 per cento. Per la politica estera Forti critiche di Ford all'azione del Congresso New York, 14 febbraio. Il presidente Gerald Ford ha partecipato ieri sera a New York ad un pranzo in onore del vicepresidente Nelson Rockefeller, ed ha pro- nunciato per l'occasione un discorso in cui ha accusato il Congresso, controllato dai democratici, di « frapporre restrizioni inaccettabili alla linea di azione in polìtica este-ra». Ha lanciato un appello I all'unità nel campo degli af- ' fari esteri tra democratici e repubblicani, affermando tra l'altro che si rifiuta « di pen- sare che possa diventare più facile negoziare con antago- gresso di sospendere gli aiuti militari americani alla Tur- chia, le restrizioni alla nuovalegislazione in campo com- j nisti esteri e con alleati che con il Congresso degli Stati Uniti ». Ford ha criticato in particolare la decisione del Con merciale che, egli ha detto, hanno influito sulle relazioni con l'Urss e l'America latina e la virtuale certezza che il Congresso respingerà il suo programma per ridurre le importazioni americane di petrolio. ( Ansa-Reuter)

Persone citate: Gerald Ford, Giscard D'estaing, Marchais, Mitterrand, Nelson Rockefeller

Luoghi citati: New York, Parigi, Stati Uniti, Urss, Usa, Washington