Perché lo sci fa spettacolo, la parola ai protagonisti di Giorgio Viglino

Perché lo sci fa spettacolo, la parola ai protagonisti Perché lo sci fa spettacolo, la parola ai protagonisti Il Toto-Thoeni in Alto Adige L'allenatore Messner: "Nella mia regione dall'interesse siamo passati al fanatismo" - Le interpretazioni del fenomeno da parte dei tecnici delle case, Coppi, Pedroncelli e Zolla - Le opinioni di Gros e De Chiesa Una settimana senza sci, sci da campioni beninteso, lascia un vuoto sulle colonne del nostro gior naie e presumibilmente anche in molti nostri lettori. Il calendario studiato all'antica, ben lontano in intensità e perfezione distributiva da quello tennistico o del golt « prò », lascia questo buco e la mancanza si sente di più proprio perché lo sci ha assunto un ruolo sempre più importante, lo sci — dicevo una settimana addietro — fa spettacolo. Dello stesso parere e con motivazioni diverse sono alcuni degli addetti ai lavori e i protagonisti stessi delle gare. Cominciamo con Paolo De Chiesa che nel dibattito di lunedì scorso ha replicato con imbarazzo alla domanda di un ra gazzo su cosa si prova a diven tare celebri. In pubblico Paolo si è schermito, ha detto che in fon- do celebri sono soltanto Thoeni e Gros, ma prima mentre si mangiava un boccone insieme aveva fatto questa osservazione acuta: - Pensa un po', in due mesi sonu diventato una faccia da figurine ». Più concreto, Piero Gros che vive lo sci dalla parte dell'imprenditore potenziale essendo valligiano e abitando un paesino come Jovengaux che sta per essere lanciato sul mercato edilizio: » Tutti sciano e noi siamo un poco come un manifesto vivente, un carosello che dura mesi e mesi. Non c'è bisogno di slogan, basta che noi usiamo quel materiale, o indossiamo quell'abbigliamento e tutti ci seguono. Basta che ci sia una gara in quella stazione ed essa aumenta di quotazione nella borsa dello sci turistico ». Gros non sottolinea che l'azienda autonoma di soggiorno di Sauze d'Oulx, che ha in giurisdizione anche Jovengaux, non gli ha mal fatto pervenire nemmeno un telegramma di congratulazioni per i suoi successi, nemmeno che il presidente della stessa ha dichiarato che né lui né i fratelli Besson hanno fatto nulla per il paese. Sono esempi atipici e per tali saggiamente li valuta. Dai campioni ai manager. Gaetano Coppi, abetonese del dopo Colò, cura la promozione vendite per l'Italia della Rossignol. « // merito grande è di queste due "bestie" — l'espressione suona addolcita dalla pronuncia toscana — che vincono sempre e dappertutto. Sulla base di due milioni di sciatori attivi, di gente cioè che sa cosa vuol dire mettere gli sci nei piedi, innesti il grande risalto che I giornali hanno preso a dare allo sci, gli Interventi televisivi che pure sono Insufficienti, e automaticamente viene fuori questo boom delle gare. Lo spettacolo è bello adesso come allora quando correvo lo, è cambiato il contorno. Una misura noi l'abbiamo in ditta con gli sci per I ragazzi: grande slancio dal '65 al '70 quando lo sci è entrato più o meno ufficialmente nelle scuole, poi un calo nella progressione, cioè il mantenimento dei livelli precedenti, dal '70 al '72 e poi la crescita vertiginosa dai successi di Thoeni a quelli di Gros ». Giuseppe Zolla ha lanciato sul mercato italiano gli attacchi Salomon e lo ha fatto con successo malgrado Thoeni e Gros usassero i rivali Nevada. » Per noi è importante vinca un atleta Italiano e ci sia quindi l'incentivazione a sciare. A imporcl sul mercato ci pensiamo noi. lo ho verificato che il turista diventa, sempre più spesso, spettatore alle gare e c'è una spiegazione logica. Tutti debbono scaricare la tensione del lavoro, e per farlo c'è chi va allo stadio a sparare petardi e chi in montagna a sciare. Se metti un po' di stadio anche in montagna e togli i petardi, viene luori il cocktail migliore ». Italo Pedroncelli è l'uomo di punta della Spalding, scarponi e sci. E' uno dei personaggi più popolari dello sci Italiano ed unisce ad una esperienza di ex campione la preparazione tecnica più accurata. -Le gare piacciono come una bella commedia o un bel film: devono esserci gli attori, ma tutto attorno musica, sceneggiatura, panorama o fondali. I nostri sci fanno parte del contorno e hanno anche loro una parte di successo. I "Formula uno" e i I "Numero uno", gli sci di Thoeni ci sono stati riordinati quando già avevamo interrotto la produzione I per incominciare la nuova linea Alpha: Joseph Messner, preparatore atletica degli azzurri, loro consi- ; gliere ed amico, racconta le cose straordinàrie che accadono in Alto Adige: «Da noi c'era già una discreta sensibilità attorno alle \ gare di sci ma l'Interesse adesso è diventato fanatismo, nel senso buono della parola. A Bressanone, a Brunlco, a Vipiteno ogni bar ha Ideato la propria formula per fare I pronostici sulle gare di Coppa, lo quando torno a casa a Vipiteno debbo evitare accuratamente caffè e barbiere per non farmi bloccare a raccontare ogni particolare di gare che dalla partenza non ho visto. Comunque quello che a me impressiona di più è il fatto che nelle valli si accendono candele in chiesa per propiziare la vittoria di uno dei nostri. Qualcosa come dire che lo sci piace anche al santi'. Giorgio Viglino Gustavo Thoeni

Luoghi citati: Bressanone, Italia, Nevada, Oulx, Vipiteno