Interessa oltre nove milioni di assistiti dalla Previdenza sociale

Interessa oltre nove milioni di assistiti dalla Previdenza sociale Interessa oltre nove milioni di assistiti dalla Previdenza sociale Pensioni: l'aumento portato a 13 mila lire Nella cifra è compreso il miglioramento di 5600 fissato dal primo gennaio per compensare il costo della vita - Le pensioni sociali elevate a 39 mila lire - Rinviato un accordo per l'aggancio ai salari e la riforma del sistema previdenziale Roma, 14 febbraio. Oltre nove milioni di pensionati della previdenza socia¬ le, ex lavoratori dipendenti e autonomi (coltivatori diretti, commercianti e artigiani) avranno un aumento di lire 13 mila al mese, compreso il miglioramento determinato a partire dal primo gennaio 1975 dalle variazioni del costo della vita. Le pensioni minime degli ex lavoratori dipendenti saliranno così a lire 55.950 con un aumento «fresco» di lire 7400 in aggiunta alla maggiorazione di lire 5600 relativa alla «scala mobile». Le pensioni superiori ai minimi otterranno incrementi proporzionalmente inferiori: un pensionato che alla fine del 1974 percepiva un assegno di lire 75 mila otterrà, con i due aumenti, lire 87 mila. Le «pensioni sociali», corrisposte agli ultrasessantacinquenni in povertà, verranno elevate a lire 38.850, 1975. mentre erano di lire 25.850 al 31 dicembre 1974 e di lire 29.200 dal primo gennaio Le pensioni degli ex lavoratori dipendenti e le «pensioni sociali» saranno maggiorate a partire dal primo gennaio scorso, quelle degli ex lavoratori autonomi dal primo luglio prossimo: i minimi saranno parificati, a quella data, ai minimi degli ex lavoratori dipendenti, passando da lire 39.300 a lire 55.950. Sulla misura e le decorrenze del nuovo «ritocco» un accordo parziale è stato raggiunto questa sera, come previsto, in un incontro tra il ministro del Lavoro Toros e una folta delegazione sindacale guidata dai segretari generali della Federazione Cgil-Cisl-Uil Lama, Storti e Vanni. E' un passo avanti notevole verso la definitiva conclusione del negoziato che proseguirà nella prossima settimana; i nuovi aumenti comporteranno oneri di 100 miliardi per le pensioni sociali, 526 miliardi per le pensioni degli ex dipendenti, 161 miliardi per le pensioni degli autonomi. In tutto, 787 miliardi: una cifra indubbiamente alta, ma molto più bassa rispetto agli oneri considerati all'inizio della trattativa. Per dare l'aumento richiesto sarebbero stati necessari mille miliardi secondo la valutazione dei sindacati, 1300-1400 per il governo. Oltre alla maggiorazione dei minimi, ha dichiarato Toros, «c'è la volontà di fare anche il resto sulle questioni sollevate in materia di pensioni. Il problema è quello di fissare delle priorità che, a mio parere, sono costituite, nell'ordine, dagli aumenti e dall'aggancio della pensione alla dinamica salariale». Il ministro ha poi osservato che in termini di principio « non siamo contrari ad accettare le rivendicazioni dei sindacati per l'aggancio e il completamento della riforma del sistema: si tratta però di trovare un meccanismo compatibile con le esigenze della situazione economica generale ». E' di questo, appunto, che si discuterà nel prossimo incontro al ministero del Lavoro, con la reciproca «disponibilità» a trovare una via di uscita. Giancarlo Fossi , . Aumento Pension. , fa Penslone Aumento „ in atto al . . in atto prop, da ™" , , 31-12-74 ^,"-75 dal I'M" 9<>»«no i \ " " 42.950 5.600 I 48.550 13.000 7.400 55.950 50.000 6.500 56.500 13.000 6.500 63.000 60.000 7.800 67.800 13.000 5.200 73.000 70.000 9.100 79.100 13.000 3.900 83.000 80.000 10.400 90.400 13.000 2.600 93.000 90.000 11.700 101.700 13.000 1.300 103.000 92.600 12.050 ■ 104.650 13.000 950 j 105.650

Persone citate: Giancarlo Fossi, Lama, Storti, Toros

Luoghi citati: Roma