Elio Cotena ha ottenuto il titolo ma ora vorrebbe anche un lavoro

Elio Cotena ha ottenuto il titolo ma ora vorrebbe anche un lavoro Campione d'Europa a Napoli, mettendo k. o. Jimenez Elio Cotena ha ottenuto il titolo ma ora vorrebbe anche un lavoro Il pugile partenopeo è disoccupato e la boxe non basta per vivere - Stasera a Milano Traversaro difende contro l'umbro Feligioni la cintura tricolore dei mediomassimi Il lento, taticoso cammino della boxe italiana verso la riscossa continua in misura soddisfacente, almeno in campo europeo. Ai titoli continentali conquistati negli ultimi mesi da Franco Udella (pesi mosca) e da Domenico Adinolfl (mediomassimi) si è aggiunto mercoledì sera il trionfo del piccolo peso piuma napoletano Elio Cotena, che ha strappato la corona europea della categoria allo spagnolo José Antonio Jimenez. E' probabile che nel 1975 il nostro pugilato possa ulteriormente riavvicinaroi alle posizioni di pre- dominio europeo di un tempo: per ; l'impegno più prossimo già in ca-1 lendario (Cané-Bugner, per i mas simi, il primo marzo a Bologna) le prospettive non sono certo favorevoli, ma il vento potrebbe cambiare in seguito, quando entreranno in scena i molti nomi che bussano attualmente all'Ebu per imporre la loro candidatura: Fabrizio tra i gallo. Puddu tra i superpiuma. Usai e Castellini tra i superleggeri ed i superwelters. Vito Antuofermo tra i medi, ed altri ancora. L'orizzonte insomma si sta fa cendo più chiaro, ad onta della | crisi di fondo che travaglia il mon-1 do cIjì pugni, oppresso da un lato | dalla scarsità di vedette e dall'ai- ; tro dal non esaltante numero di j rincalzi, mentre il lavoro degli organizzatori è ostacolato da un si- ■ stema fiscale che frena qualsiasi iniziativa. Per dare la possibilità ; al napoletano Cotena di battersi ; nella sua città per diventare cam- j pione d'Europa, è stato necessario un aiuto « politico ». un sostanzioso contributo della Regione Cam- ! pania, che ha coperto gli organiz-, zatori da ogni rischio. Elio Cotena, dal canto suo, si è { dimostrato ben degno dell'entusiasmo con cui lo hanno incitato i suoi concittadini, disputando contro lo zingaro spagnolo un combattimento tatticamente esemplare. Jimenez è un pugile istintivo, dotato di un destro molto pesante, purtroppo per lui non corredato da un'abilità schermistica adegua- ; ta. Lo spagnolo inoltre, come tutti i pugili di origine gitana, è piut-! tosto nemico della palestra ed suo tallone d'Achille sta appunto nell'insufficiente - fondo - atletico, che può esporlo a brutte figure alla distanza. Jimenez, Infine, sta completando in Spagna il servizio militare di leva, un ovvio ostacolo agli allenamenti per chi abbia già poca voglia di allenarsi per conto suo. Ouesto elenco delle deficienze ! dell'avversario non vuol necessa- j riamente sminuire il valore della ! prova di Cotena, ma semplice- j mente spiegare come mai un pugile notoriamente privo di poten- ! za come il partenopeo sia riu- | scito ad arrivare al trionfo europeo Tazie ad una clamorosa affermazione prima del limite. Cotena ha ossessionato Jimenez con il suo costante, sostenutissimo ritmo aggressivo, ha ovviato al difetto di potenza con il numero j e la precisione dei suoi colpi, ha | sfiancato l'avversario fino a tro- ' varsi di fronte, dal nono round in I avanti, un rivale ormai fermo sulle I gambe, ridotto ad un bersaglio | estre..iamente facile, anche per i | ' pugnetti » altre volte inoffensivi \ del pupillo di Rocco Agostino. Jimenez è stato contato due ! volte, nell'undicesima ripresa, pri- ma che l'arbitro belga Desgain ! decidesse, al terzo atterramento, i di t' cretare l'ormai inevitabile ' k.o. tecnico. Un successo indiscutibile, che gli stessi spagnoli — solitamente pronti, come ogni popolo latino, a lamentarsi di presunte ingiustizie — hanno accettato senza protestare, raggelati dall'evidenza. Ora Elio Cotena, che ha combattuto per una modesta borsa di un milione di lire (che percentuali e tasse riducono a poco più ideila metà) spera che il titolo d'Europa non solo gli consenta di trarre dalla boxe i guadagni che gli sono finora mancati, ma anche che costituisca una spinta perché chi può mantenga le promesse nei suoi confronti Cotena non chiede la luna, vuole soltanto un lavoro: • Da anni dice — inseguo un lavoro sicuro, non chiedo molto, anche un posto da bidello mi basterebbe. Per prepararmi alla rivincita con Jimenez ho dovuto rinunciare anche ad un'attività da sottoccupato, la distribuzione a domicilio dei sacchi di plastica della nettezza urbana. Ora non ce la laccio più e chiedo umilmente che qualcuno mi sollevi da questa situazione ». Archiviato il campionato d'Europa di Napoli, l'attenzione si spo- s*a °ra su Milano dove stasera, al Palazzetto-Lldo. Il ligure Aldo Traveremo difende la cintura tri colore del mediomassimi dall'assalto dell'umbro Feligioni. Questo ultimo, un operaio idraulico che ha scelto a suo tempo la boxe come cura dimagrante, è arrivato alle soglie del titolo italiano dopo soli diciassette incontri. Che cosa valga di preciso, nessuno lo sa, dato il valore scarsamente probante del suo ruolino di marcia. E' fisicamente integro, ha un pugno di notevole potenza, ha una enorme volontà di riuscire. E' dubbio che tutto ciò basti per spodestare un campione che ha vinto la sua cintura di fronte all'attuale campione d'Europa Adinolfi ed ha sconfitto prima del limite i suoi primi tre sfidanti, cioè Grespan, Cornetti ed Almanzo. Franco Feligioni tuttavia ci prova. Il programma della riunione milanese prevede, oltre al campionato d'Italia, l'interessante collaudo del neo-tricolore dei pesi leggeri, Giancarlo Usai, contro il francese Jean Pierre Younsi. un picchiatore che vanta tra l'altro un successo per k.o. sull'attuale campione del mondo Perico Fernandez. Usai, tra i pugili delle nuove leve italiane è quello che ha le ambizioni più chiare e le doti necessarie per realizzarle. Il « test » con Younsi potrebbe essere, in proposito, estremamente significativo. Gianni Pignata