Pensione forzata al genero di De Gaulle

Pensione forzata al genero di De Gaulle Pensione forzata al genero di De Gaulle ministeriale, e la promozione del suo subordinato Bigeard, non lasciassero indifferente il genero dì De Gaulle. Tanto più che la nomina di un segretario di Stato, incaricato di riorganizzare l'esercito dandogli uno stile nuovo, e di rinnovare al suo interno i cosiddetti rapporti umani, ha logicamente significato un'aperta critica alla gestione del nuovo stato maggiore. Nel lungo dibattito che si è aperto in Francia sul «malessere militare» ( denunciato dalle rivolte nelle caserme, ma soprattutto messo a fuoco da una serie di contestazioni espresse dalla stampa e dagli intellettuali sull'inutilità di un servizio giudicato arcaico, frustrante, discriminatorio, rispetto ai militari di carriera che amministrano la «vera difesa», cioè la force de frappe) la posizione del genero di De Gaulle si era confermata come un ostacolo alle riforme che il governo desidera prendere, anche se non sa bene in quale direzione. In un recente articolo, pubblicato sul Figaro, il generale De Boissieu si era detto favorevole ai metodi attuali, alla ferma di dodici mesi, alla leva fissata a ventun anni, criticando inoltre il bilancio per la difesa come insufficiente. Negli scorsi giorni, dicono i giornali, Giscard d'Estaing ha avuto un lungo e animato colloquio col generale. Pare che nessuna delle sue idee coincidesse con quelle del capo di stato maggiore. Dietro la decisa eliminazione degli uomini che al ministero della Difesa e nell'esercito si oppongono al rinnovamento, si delinea una chiara volontà di cambiamento della struttura militare francese. Tutto è, naturalmente, ancora vago; non è facile capire se il problema verrà risolto dal governo con demagogia o con una serie di concreti rivolgimenti. Alcune riforme sono comunque nell'aria: partendo dalla richiesta massima ai un esercito professionale, dalla riduzione del servizio a sei mesi, per giungere a un minimo di cambiamento dello stile, dell'atmosfera delle caserme. Pare che l'orientamento governativo sia di fissare il servizio di leva a 18 anni, diversificando la durata secondo la qualifica della recluta, la sua destinazione, gli organici effettivi dei singoli reparti del¬ l'esercito e le sue finalità strategiche. Il Consiglio dei ministri d'oggi ha cominciato inoltre ad esaminare due nuove riforme: quella del sistema educativo e quella dell'impresa. I rapporti delle commissioni di studio prevedono molte novi tà nel primo settore (scuola obbligatoria a cinque anni, creazione di colleges in luogo della scuola media, e prima del liceo). Nel settore più delicato della riforma delle imprese, vecchio cavallo di battaglia del gollismo, è prevista una liberalizzazione notevole, senza però minimamente scalfire il diritto di decisione che resta nelle mani della proprietà aziendale e dei suoi rappresentanti. La velocità con cui procede il riformismo giscardiano (apparente o concreto che sia) sta procurando al Presidente i primi segni esteriori di successo. Dopo mesi di declinante popolarità, un sondaggio segnala oggi che il 57 per cento dei francesi approva le cose che sta facendo. Si tratta naturalmente d'indicazioni superficiali, prive del supporto di esami statistici più seri. Alberto Cavallari (Dal nostro corrispondente) Parigi, 12 febbraio La « questione militare » continua ad essere al centro dei problemi di governo in Francia. Al consiglio dei ministri di stamattina, il presidente Giscard ha preparato il pensionamento anticipato del generale De Boissieu, genero di De Gaulle, capo di stato maggiore dell'esercito, conferendogli il grado di Grande Cancelliere della Legion d'Onore in sostituzione dell'ammiraglio Cabanier. Il successore del generale De Boissieu non è stato designato, ma si deduce dalla sua nuova nomina che lascerà lo stato maggiore al più presto, prima della prevista scadenza regolare, fissata al luglio prossimo. Il significato della «promozione-rimozione» è collocato sullo sfondo del grosso rimescolamento di carte avvenuto recentemente al ministero della Difesa: dove il vecchio ministro Soufflet è stato silurato, sostituito da Yvon Bourges, e dove è stato chiamato l'ex generale dei paracadutisti Bigeard a dirigere il nuovo segretariato di Stato alla «condizione militare». Era prevedibile che il terremoto Il capo di stato maggiore è in disaccordo con Giscard

Persone citate: Alberto Cavallari, De Boissieu, De Gaulle, Giscard D'estaing

Luoghi citati: Francia, Parigi