Madagascar: ucciso il capo dello Stato

Madagascar: ucciso il capo dello Stato Madagascar: ucciso il capo dello Stato Tananarlve, 12 febbraio. Il presidente del Madagascar, colonnello Richard Ratsimandrava, che aveva assunto la carica soltanto una settimana fa, è deceduto questa notte per le ferite riportate in un attentato effettuato ieri sera contro di lui — secondo la radio nazionale — da elementi dei reparti mobili del corpo di polizia. Gli attentatori si sono poi rinchiusi nel campo di Antanimora, non lontano dalla capitale. L'esercito ha circondato il campo, e il generale Gilles Andriamazo, che ha assunto la presidenza di un comitato militare, ha imposto al capo della polizia, colonnello Richard Rajaonariscn di uscire dal campo disarmato e costituirsi. Ai ribelli che si presenteranno spontaneamente alle autorità è stata promessa l'immunità. Si pensa però che i ribelli, molto bene armati, opporranno strenua resistenza. Si teme che possa scoppiare una guerra civile. Subito dopo l'annuncio della morte di Ratsimandrava, i militari hanno formato un comitato di emergenza chiamandone a far parte 19 ufficiali rappresentanti delle sei province dello Stato. Il comitato ha imposto la legge marziale in tutto il Paese, e il coprifuoco notturno che era stato dichiarato ieri sera è stato prolungato alle ore diurne. L'attacco condotto dagli attentatori contro la macchina del Presidente è avvenuto mentre questi stava rientrando nella sua residenza privata, proveniente dal palazzo presidenziale. Raffiche di mitra sono state sparate contro la vettura presidenziale mentre questa rallentava nella piazza Ambohijatovo, a causa di alcuni lavori in corso. Due guardie del corpo del Presidente rimanevano jlminate mentre il Presidente, colpito in diverse parti del corpo, si accasciava sul sedile. Gli uomini della scorta rispondevano al fuoco uccidendo alcuni attaccanti. L'attentato, rilevano gli osservatori, dà un duro colpo, forse fatale, alla politica di «unione nazionale» auspicata dal generale Ramanantsoa quando, appena sei giorni fa, aveva ceduto tutti i suoi poteri al giovane colonnello Ratsimandrava. L'attentato potrebbe portare ad un nuovo periodo di crisi sanguinosa nel Madagascar, con il risveglio del tradizionale antagonismo tra i Merina (il gruppo etnico più numeroso, circa un quarto della popolazione totale, stanziato sulla parte settentrionale dell'altopiano centrale) e le popolazioni costiere. Questo antagonismo risale a prima della colonizzazione francese: i Merina erano allora i padroni e gli altri gruppi erano i loro schiavi. Le lotte intestine avevano perso virulenza durante i 75 anni di dominio coloniale francese, conclusosi nel 1960. Dopo dodici anni di governo civile, nel 1972, il .generale Gabriel Ramanantsoa assunse le redini del governo con un colpo di Stato. Rassegnò le dimissioni il 25 gennaio scorso, dopo aver avvertito la nazione che la guerra civile era alle porte. (Ap) C'è il rischio di guerra civile

Persone citate: Gabriel Ramanantsoa, Gilles Andriamazo, Richard Rajaonariscn, Richard Ratsimandrava

Luoghi citati: Madagascar