Vertice degli inquirenti per il sequestro di Garis

Vertice degli inquirenti per il sequestro di Garis Vertice degli inquirenti per il sequestro di Garis iliJiii unni n n il in 11 li ili 11 in ti iiiilSulle Indagini relative al rapimento del piccolo Pietro Garis non trapela nessuna notizia ufficiale. Marcello Giganti, il commerciante arrestato l'altro pomeriggio « per concorso in sequestro di persona a scopo di estorsione », è ancora nella caserma del carabinieri di Moncalieri. Il magistrato dott. Savio che conduce le indagini continua ad interrogarlo, confrontando minuziosamente l'alibi che l'uomo ripete: « Quella sera (quando fu pagato il riscatto per il bambino sulla Torino-Savona n.d.r.) ho realmente imboccato l'autostrada: ero in compagnia di un amico di cui preferisco tacere il nome perché è un pregiudicato e potrebbe avere fastidi. Avevo un appuntamento con un commerciante per definire un affare ». Ieri pomeriggio si è tenuto un vertice degli investigatori cui ha partecipato, per la prima volta, oltre al magistrato, al colonnello Oresta e al capitani Formato e Ruggeri, anche 11 comandante della prima brigata dei carabinieri, gen. Dalla Chiesa: si è fatto il punto sulle indagini compiute sinora e stabilito una nuova serie di accertamenti e perquisizioni. «Durante la mattinata ed il pomeriggio abbiamo interrogato parecchie persone — ha detto Oresta — forse domani tireremo la rete». Ma, finora, nessun confronto con il Giganti: né Guglielmo Solavagione, 11 gruista Fiat cui 1 rapi¬ Si è fatto il punto sulle indagini, prima di procedere ai confronti fra il fermato e i testimoni illli uni i iniiinii lini ) tori hanno consegnato il bambino a Villastellone, né Mario Tola, l'autista dello scuolabus tramortito dal banditi, né il piccolo Pietro Garis. L'altro giorno avevamo chiesto a Solavagione se l'arrestato poteva essere l'uomo con cappuccio che in quell'alba nebbiosa gli affidò il bimbo: « Era grande e cor pulento, proprio come il Gigan ti. Ma non sono certo sicuro che fosse lui: albeggiava appena a quell'ora. Era mascherato ed lo tremavo di paura ». Ieri, stessa domanda a Mario Tola. « Ho lei to che l'arrestato è alto circa un metro e SO e pesa un quintale. Il bandito che mi vibrò quel giorno il colpo di sfollagente al ca po e, subito dopo, rapì Pietro, aveva più o meno la stessa cor poratura. Ricordo che poche ore dopo pensai: "Ha il fisico simile a quello di Majorca, però è più alto". Ma potrò pronunciarmi solo quando il magistrato mi convocherà per un confronto diretto ». Intanto la donna con cui Marcello Giganti conviveva s'è allontanata da Moncalieri. Una fuga in silenzio con 1 due figli per sfuggire alla curiosità della gente. Prima di allontanarsi dall'appartamento di via Ungaretti nel centro residenziale Le Pleiadi e raggiungere in treno Roma, ha detto ancora una volta: « Marcello è innocente, non avrebbe avuto cuore di compiere una simile mostruosità. Lui adora 1 bambini ».

Luoghi citati: Moncalieri, Roma, Savona, Villastellone