A Viareggio un Carnevale con là paura dopo lo scoppio di altre 2 bombe "nere"

A Viareggio un Carnevale con là paura dopo lo scoppio di altre 2 bombe "nere" Sono già sei gli attentati fascisti nella città toscana A Viareggio un Carnevale con là paura dopo lo scoppio di altre 2 bombe "nere" (Dal nostro corrispondente) Viareggio, 11 febbraio. (f.g.) Dopo l'esplosione di altre due bombe fasciste, Viareggio sta vivendo momenti di paura. Neppure il rilevante numero di forze dell'ordine fatte affluire nella notte ha attenuato una tensione che difficilmente viene controllate, specie da quando si è saputo con sicurezza che la seconda bomba esplosa in un negozio della via Coppino in Darsena era al tritolo. L'ultimo corso mascherato, quello notturno, si è svolto senza incidenti, ma con poca gente e questa scarsa partecipazione è più che comprensibile. Non è detto che proprio nel cuore della notte, come del resto è avvenuto in tutte sei le altre circostanze, non si debbano registrare altre esplosioni. Le minacce sono tante ed ormai tutto è possibile, anche se la vigilanza è apparsa in queste ultime ore molto più accurata. Tutte le auto che arrivano in città vengono minuziosamente perquisite, ma dalle indagini nulla è ancora emerso di positivo. Indubbiamente coloro che hanno deciso di diffondere terrore a Viareggio nel periodo di carnevale avevano da tempo studiato minuziosamente ogni minimo particolare. La prova più evidente è venuta dalle due bombe fatte scoppiare proprio in Darsena tra migliaia di persone durante una festa popolare. Nessuno ha visto persone sospette o maschere, nonostante tutta la zona fosse da tre giorni sotto strettissima sorveglianza da parte di carabinieri e polizia. Per tutta la notte di lunedì esponenti dei partiti antifascisti di Viareggio sono stati in riunione in Municipio ed in mattinata il sindaco democri¬ stiano Federigo Geminiani, d'accordo con la segreteria del suo partito, ha informato i giornalisti sul lungo colloquio telefonico avuto con il ministro dell'Interno Gui. «Abbiamo illustrato — ha detto il sindaco — al ministro la grave situazione di Viareggio. Per tutelare la sicurezza degli abitanti del palazzo di via San Martino, dov'è la sede del msi, continuamente minacciata da gruppi della sinistra extraparlamentare, si pensa sia necessario giungere ad un temporaneo provvedimento di chiusura della sede missina. Il ministro Gui, da parte sua, mi ha detto di essere costantemente informato di quanto sta succedendo a Viareggio e per seguire meglio gli sviluppi della grave situazione ci ha assicurato che oggi stesso invierà nella nostra città un ispettore del ministero dell'Interno».

Persone citate: Federigo Geminiani, Gui

Luoghi citati: Viareggio