Asinara ripiomba nel terrore Ancora fermi gli aerei italiani di Alfredo Venturi

Asinara ripiomba nel terrore Ancora fermi gli aerei italiani Asinara ripiomba nel terrore Ancora fermi gli aerei italiani (Dal nostro inviato speciale) Addis Abeba, 11 febbraio. Mentre il riaccendersi della battaglia ha ripiombato Asinara nel terrore, cresce l'angoscia nella comunità italiana. Il governo militare ha continuato per giorni e giorni a sbarrare la strada del rimpatrio ai connazionali che hanno lasciato l'Eritrea. La partenza del primo del cinque aerei militari che attendono all'aeroporto della capitale, inizialmente fissata per domenica, poi per lunedì, è stata ancora impedita: ora sembra possibile un accordo per il decollo, entro domani, di due aerei. L'inizio dei rimpatri è logisticamente e psicologicamente necessario, perché la situazione si va facendo difficile per le famiglie italiane che ospitano i profughi di Asinara, e si diffondono gravi apprensioni per il futuro. C'è fra la nostra gente un senso di smarrimento e di impotenza. Le prime liste di partenti sono composte da donne a bambini, i capi famiglia re¬ stano qui, a garanzia delle pratiche amministrative in corso; inoltre il nostro ambasciatore ha preso l'impegno, per conto del governo italiano, che ogni credito sarà regolato: e nonostante ciò le autorità etiopiche hanno continuato fino a questa mattina a negare l'autorizzazione a lasciare il Paese. L'hanno negata, fino a ieri, anche a Carlo Cipollini, che ha un proiettile nel polmone destro e qui non può essere operato. Fu ferito ad Asmara durante i primi combattimenti, una settimana fa: due pallottole gli hanno perforato un polmone e un'altra gli ha spezzato una gamba. Era venuto nella capitale col primo volo del ponte aereo, adesso Alfredo Venturi (Continua a pagina 2 in sesta colonna) Si riaccende la battaglia, difficoltà per i "visti

Persone citate: Carlo Cipollini

Luoghi citati: Addis Abeba, Asmara, Eritrea