Rabbia, e fantasia
Rabbia, e fantasia NELLE GALLERIE TORINESI Rabbia, e fantasia La pittura "violenta" di Angeli, le atmosfere surreali di Margonari - La donna spirituale di Tardonato e quella tentatrice di Figliolini Franco Angeli e Renzo Margonari, due artisti di tendenza assai diversa, ma entrambi assai noti in campo nazionale, espongono contemporaneamente nelle grandi sale della galleria «Ricerche » in via Casalis 12. Carico di passione, di rabbiosa sincerità e dotato di notevoli mazzi espressivi, il romano Angeli, sin dagli Anni 60, Ispirandosi ai modelli • pop » si è scagliato contro i soprusi, la violenza, le immagini della società dei consumi; ha • cantato » le adunanze di popolo e stigmatizzato le false verità. Una immagine molto suggestiva ha dato di lui lo scrittore Goffredo Parise: » Angeli è un fiore popolare romano, un fiore del Belli che. dai graffiti del nazismo ai quarti di dollaro, dalle lupe romane, alle Ande cilene continua il canto popolare e politico del Belli ». La pittura di questo artista è infatti dominata da un preciso impegno che potrebbe, alla lunga, diventare anche retorica. Angeli invece riesce sempre a salvarsi, grazie alla fantasia e alle sue spiccate qualità pittoriche che, in questa mostra, balzano evidenti soprattutto in quei dipinti dedicati al paesaggio: piccole vedute, isolate come una cartolina nel nero gocciolante della tela, realizzate con furiose pennellate e una materia limpida che si alza come un canto a squarciagola. Fra i tanti epigoni del surrealismo, il mantovano Renzo Margonari (in cui evidenti sono gli ascendenti magrittiani) è uno dei rari artisti che ha saputo continuare il discorso del fantastico senza cadere nel consunto e nel già detto. I suoi dipinti limpidi e precisi creano contrasti e tensioni che, pur ponendosi fuori della logica, riescono a suggerire (come la testa metallica dell'uccello e un rubinetto gocciolante che si j stampano nel cielo azzurro) tensioni e atmosfere che sono qualcosa di più che un semplice bellissimo racconto. La donna: bella, sognante, triste, pensierosa, ma sempre pie¬ na di un grande fascino è il ìema centrale del pittore varesino Franco Tardonato che espone alla galleria « Quaglino » In piazza San Carlo 177. Disegnatore sicuro e preciso, Tardonato riesce, come ha detto Renato Guttuso, « a suscitare un sentimento di tenerezza e di armonia che, per la sua semplicità, riconforta, in un momento come l'attuale nel quale dominano lo smarrimento e la falsa complessità ». Insomma, un artista che gioca a carte scoperte e che non ha paura, contrariamente a tanti giovani, di apparire un superato. E' vero, non si pone problemi: gli basta riuscire a far vivere 1 propri personaggi e far trapelare i sentimenti che li agitano. E ci riesce. Si può forse notare che non rischia audacie coloristiche, ma le sue Immagini quasi monocromatiche sono palpitanti e vive e alcune, come l'adolescente sulla cui pelle batte una luce virginea, soffuse di dolcissima poesia. Un altro artista che si ispira alle grazie femminili è il vercellese Ermanno Figliolini che espone alla galleria » Statuto » (via Boucheron 16 bis). La donna di Figliolini non è però la spirituale creatura cara a Tardonato, ma la femmina tentatrice e sensuale piena di fascino e di mistero. Una donna • Anni Trenta » che egli ci presenta nuda, vestita, in piedi, mollemente adagiata, pensierosa davanti allo specchio, ma sempre chiusa nel suo mistero. Una creatura voluttuosa, ma mai volgare che nasce da una tavolozza accesa da rossi violenti, verdi smeraldo, violetti e che fa pensare, come sottolinea Albino Galvano, alle • biches ■ celebrate da Van Dongen. Certo, sia le donne di Tardonato, che quelle di Figliolini, non sono immagini . femministe -, ma sono pur sempre quelle che hanno ispirato generazioni e generazioni di artisti e che, da quando mondo è mondo, hanno fatto sognare e sospirare l'uomo. Augusto Mìnucci
Persone citate: Albino Galvano, Franco Angeli, Franco Tardonato, Goffredo Parise, Margonari, Quaglino, Renato Guttuso, Renzo Margonari, Van Dongen
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