Giudici scrivono a leone per solidarietà con Sansa

Giudici scrivono a leone per solidarietà con Sansa Giudici scrivono a leone per solidarietà con Sansa Il pretore comparirà davanti al Consiglio della magistratura: criticò la lentezza della giustizia (Dal nostro corrispondente) Genova, 8 febbraio. Cinquanta magistrati geno- vesi hanno firmato un appel- lo al Presidente della Repub blica Leone, nella sua qualità di presidente del consiglio superiore della magistratura, per solidarietà con il pretore Adriano Sansa, che comparirà il 12 febbraio dinanzi al consiglio stesso per una vertenza disciplinare. Adriano Sansa, il pretore protagonista di importanti inchieste (inquinamento, abusi di terapie mediche, abusi edilizi e, soprattutto, l'indagine sullo « scandalo del petrolio»), scrisse una lettera di solidarietà ai redattori del Secolo XIX e del Messaggero quando, nella primavera del 1973, si opponevano ad una cessione delle due aziende all'editore Edilio Rusconi. Elogiando la libertà di stampa, Sansa accennava che buona parte delle inchieste più incisive della magistratu- (Dal nostro corrispondente) Genova, 8 febbraio. Cinquanta magistrati geno- ra, negli ultimi anni, erano rimaste in vita, grazie appunto alla testimonianza conti- vesi hanno firmato un appel- ! nua e impegnata della stam lo al Presidente della Repub blica Leone, nella sua qualità di presidente del consiglio superiore della magistratura, per solidarietà con il pretore Adriano Sansa, che comparirà il 12 febbraio dinanzi al consiglio stesso per una vertenza disciplinare. Adriano Sansa, il pretore protagonista di importanti inchieste (inquinamento, abusi di terapie mediche, abusi edilizi e, soprattutto, l'indagine sullo « scandalo del petrolio»), scrisse una lettera di solidarietà ai redattori del Secolo XIX e del Messaggero quando, nella primavera del 1973, si opponevano ad una cessione delle due aziende all'editore Edilio Rusconi. Elogiando la libertà di stampa, Sansa accennava che buona parte delle inchieste più incisive della magistratu- pa indipendente. Questa frase suonò offensiva a certi anziani magistrati: partì una denuncia (il denunciente, ovviamente, non ha un nome) al Consiglio superiore affinché fossero presi provvedimenti disciplinari ai danni del giovane e «scomodo» giudice. In questi ultimi mesi è aumentata a Genova la tensione nell'ambiente giudiziario: da una parte vi sono i giovani pretori e i sostituti procuratori e i giudici impegnati in una revisione critica delle vecchie norme penali legate al « Codice Rocco », dall'altra i magistrati più anziani, stretti intorno al procuratore generale Francesco Coco, strenuo difensore della vecchia visione del diritto. p. 1. Genova: lettera-appello con 52 firme

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