Gli assi della racchetta impegnati a Bologna col WCT

Gli assi della racchetta impegnati a Bologna col WCT Gli assi della racchetta impegnati a Bologna col WCT Vanno avanti a suon di dollari Panatta e Bertolucci nel doppio (Dal nostro inviato speciale) Bologna, 8 febbraio. Arrivano le vittorie, arrivano i dollari: Panatta e Bertolucci, avendo superato il primo turno del torneo Wtc di Bologna sia nel singolare (Ieri) che nel doppio (oggi) ne hanno già intascati 1300 a testa, oltre 800 mila lire in neppure tre ore complessive di gioco. Slrola scuote la testa, e dice: « Ai miei tempi, si guadagnava di meno e si giocava meglio ». Gli chiedono se, assieme a Pietrangelo contro Panatta e Bertolucci avrebbe faticato a vincere, e lui, senza scomporsi, risponde soltanto: « Giocando con la mano sinistra, forse ». Come dire: « C'è ancora un abisso ». Forse ha ragione, però è un abisso che II nostro attuale •doppio» di Coppa Davis sta cercando, passo dopo passo, di colmare sempre di più. A Richmond, recentemente, Panatta e Bertolucci sono riusciti a battere Hewitt e McMIIIan, che costituiscono da anni una delle coppie più forti del mondo: a Mestre, nella Davis, avevano costretto alla resa Nastase e Tiriac, e non era stata un'Impresa da poco. Stasera, contro lo statunitense Krulevitz e l'Inglese Lloyd, hanno vinto concedendo agli avversari soltanto cinque games. Troppo forti loro, o troppo deboli gli altri? La verità, come quasi sempre avviene, sta nel mezzo. Quando, in una partita dì doppio, c'è un giocatore nettamente più debole degli altri, la bilancia pende subito, è fatale, dalla parte opposta. Krulevitz, capelli che sembrano un cespuglio, baffi e folta barba, nel primo set ha sbagliato tutto ciò che era possibile sbagliare, e forse anche qualcosa di più. Nel secondo si è un po' svegliato — era ora — e / nostri hanno dovuto aspettare il settimo gioco per togliere la battuta agli avversari. Ma non c'è mal stata vera « suspense ». Panatta, quando non vuole strafare, realizza punti da fuoriclasse, soprattutto con la volée e lo smash: è meno preciso nella risposta al servizio, e ogni tanto, cercando a tutti I costi l'applauso, senza accontentarsi del punto, sbaglia palle che non dovrebbe sbagliare. Bertolucci è meno brillante, ma più regolare. I due si capiscono al volo (anche fuori dal campo, ed è molto importante). Qui, a Bologna, dovrebbero arrivare alla finalissima, dove con novanta probabilità su cento si ritroveranno di fronte a Hewitt e McMIIIan. E In quella partita non conteranno solo i dollari. Nel singolare, intanto, continua la marcia di Ashe, che però sembra aver deciso di tra¬ sformare ogni suo incontro in una maratona. Ieri si era sai- vato per un soffio dalla sconfitta contro Barazzutti, oggi si è fatto strappare il secondo set dal tedesco Pohmann. Ashe — che l'anno scorso ha guadagnato centomila dollari soltanto In premi — si è presentato in campo con una civettuola maglietta a strisce orizzontali bianche e azzurre, uguale alle calze: un abbigliamento che gli frutta altri venti milioni per stagione, secondo i bene informati. E' magro, ha le gambe che sembrano grissini e le braccia ancor più filiformi: ci si chiede come faccia, esile com'è, a sprigionare tanta potenza. Vince a fatica, magari, ma vince quasi sempre: l'unico modo per farlo perdere, dicono le sue « vittime » di turno, sarebbe quello dì nascondergli le lenti a con farro. Chissà che qualcuno, pri¬ ma o poi, non lo faccia davvero. Se ad Ashe il clima di * suspense » piace, l'olandese Okker — testa di serie numero 3 — oggi l'avrebbe volentieri evitato, ma Dominguez l'ha costretto a soffrire fino all'ultimissima palla. Il francese, che nel primo turno aveva eliminato Zugarellì, ha perso il set iniziale, ha pareggiato I conti nel secondo ed è giunto al tie-break nel terzo. Sembrava sul punto di farcela, anche perché Okker — che sottolineava ogni proprio errore ed ogni palla fortunata dell'avversarlo con parolacce — era più nervoso del solito, non riusciva a concentrarsi. Sei pari al tie-break, dopo due ore era una palla, una soltanto, a decidere tutto: come un match-ball per entrambi, cosa molto rara nel tennis. E la spuntava Okker. che si metteva in tasca altri mille dollari con un solo colpo di racchetta. Maurizio Caravella Risultati - Singolare: Ashe b. Pohmann 6-4, 3-6, 6-1; Okker b. Dominguez 6-4, 5-7, 7-6. Doppio: Kary-Mc Nair b. Taroczy-Higueras 6-4, 6-4: PohmannMottram b. Ball-Giltinan 6-7, 6-2, 6-3. Tv: oggi diretta sul II canale, a partire dalle ore 15 circa.

Luoghi citati: Bologna, Richmond