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Il Genoa di SimoniIl Genoa di Simoni Per il Perugia, la tappa di Novara è soprattutto una questione di prestigio. La squadra umbra è prima con un punto di vantaggio sul Verona, ad un passo quindi dal primato d'inverno e con una sequenza di quindici partite utili, lanciata insomma verso un record che intende prolungare il più possibile. Non sarebbe un dramma se il Verona, che ospita oggi il Como, riuscisse a scavalcarla, ma la squadra di Castagner lotterà a fondo per impedire quest'eventualità, anche se dovrà rinunciare alle mezzeali titolari Curi e Vannini e al « libero » Petraz lasciando a riposo, per un normale avvicendamento di forze, anche il terzino Raffaeli e l'ala destra Scarpa. Anche il Novara del resto, pur annunciando il rientro di un uomo-chiave come Ferrari, dovrà fare a meno di altri elementi importanti come lo squalifi. cato Ghio e Giannini. Nel quadro dell'ultima di << andata », al di fuori delle partite del « giro-promozione », acquista particolare rilievo la prima esperienza del Genoa, dopo la crisi sfociata nel discusso licenziamento di Vincenzi. Il nuovo allenatore Simoni ha già annunciato la formazione che a Marassi si batterà con l'Avellino: non era il caso di fare misteri, avendo gli uomini contati per la squalifica di Pruzzo e l'indisponibilità di Corso, Campidonico, Rizzo, Canzanese, Chiappara e Bergamaschi. Un Genoa-baby, con i diciottenni Marchinl e Chiarotto chiamati a propiziare un ritorno al successo di fronte ad un pubblico che non ha più nemmeno la forza di contestare. L'Alessandria dal canto suo prosegue, con la trasferta a San Benedetto del Tronto, la tenace difesa di un posto in classifica lontano dalla mischia della retrocessione. Forse i grigi mancheranno del <> libero » Barbiere ma l'esperto Mazzia, un « jolly » preziosissimo, è in grado di coprire degnamente il ruolo senza far mancare alla squadra quella compattezza che le ha permesso, finora, di figurare dignitosamente contro qualsiasi avversaria. Gianni Pigliata