Concluso il convegno delle Regioni

Concluso il convegno delle Regioni Concluso il convegno delle Regioni Migliorando si salverà il il Sud Nord Le Regioni si propongono come organismi per questa politica Rilancio dell'agricoltura, scelta prioritaria - Piano d'emergenza In primo risultato il congresso Nord-Sud che si è concluso ieri lo ha ottenuto dimostrando un sostanziale cambiamento rispetto alle posizioni di dieci anni fa e anche meno. Oggi si capisce che l'« abbandono dell'agricoltura nel Sud che ne aveva la vocazione naturale fu un colossale errore ». Il documento conclusivo dell'Incontro, dichiarando che « è assolutamente essenziale che adeguate risorse, finalizzate su ben precise scelte di priorità vengano con urgenza destinate ai settori produttivi per un organico equilibrio del sistema in termini settoriali e in termini territoriali », la però una precisa scelta. Prosegue infatti: « In questo quadro appare perciò preminente l'esigenza del recupero del settore agricolo che significa — soprattutto nel Sud — adeguate prospettive di occupazione attraverso massicci investimenti pubblici finalizzati all'irrigazione, alla commercializzazione e alla verticalizzazione del prodotti agricoli forestali e zootecnici collegati a programmi di difesa del suolo, al miglioramento del sistema dei trasporti e a un regime tariffarlo preferenziale ». Naturalmente il processo di industrializzazione va seguito e tutti gli impianti programmati non devono essere disdetti. Ma nella seguente ottica: « Per un armonico sviluppo del Paese — per il quale è indiffertbtle la definizione degli strumenti di programmazione ai vari livelli operativi — l'induslrlaltzzazlone del Mezzogiorno costituisce l'occasione Immediata per la riconversione, correlata ai mutamenti interni ed esterni, dell'apparato produttivo nazionale. L'attuale emergenza infatti pone l'esigenza dì nuove tipologie Industriali riferite alle nuove forme assunte dalla domanda Interna soprattutto nell'ambito del consumi sociali ed a quelle che già si dellneano nell'area del Paesi In via di sviluppo del bacino del Mediterraneo ». Sono linee indicatrici sulle qua¬ li tutti si sono trovati d'accordo: dal sindacalista della Cgil Guerra al dott. Felici, segretario del Comitato per il Mezzogiorno della Confindustrla. Il quale ha riconosciuto che « lo sviluppo del settore primario costituisce condizione determinante per lo stesso sviluppo del settore industriale e per la necessaria accumulazione autonoma di risorse e di capitali », ma ha anche sottolineato che « la classe imprenditoriale intravede nella Regione la sede più propria per avviare un nuovo meccanismo politico-istituzionale volto alla gestione consensuale dello sviluppo ». Le misure straordinarie indicate dal governo per 11 superamento della crisi vengono accolte e sollecitate, anche se c'è stato tra i congressisti un momento di disaccordo superato anche grazie all'intervento dell'assessore piemontese Simonelli secondo il quale « al plano di emergenza non vanno attribuite finalità miracolistiche che non può avere, ma ti preciso scopo di sostenere produzione e occupazione e aumentare quindi il livello delle forze disponibili ». Nel piano d'emergenza è compresa anche la commessa del 30 mila autobus per la quale Stato e Regioni sono in polemica poiché il primo afferma dd non poter dare il via in quanto le Regioni non hanno ancora indicato le necessità singole. Comunque anche su questo argomento è venuta una parola rassicurante: Oberto ha annunciato che « da Informazioni assunte tramite l'Unione industriale, la Fiat avrebbe confermato l'impegno per la realizzazione di un nuovo stabilimento a Grottamtnarda, in Campania; il complesso, che dovrebbe dare lavoro a 5-8000 persone, passerà alla fase esecutiva non appena sarà operante a livello nazionale ti cosiddetto plano autobus ». Insomma: la diagnosi dei mali è stata fatta, qualche linea di soluzione è stata indicata. Conti, assessore al Lavoro, ha anche individuato la necessità di una seria politica dell'informazione che consenta un'efficace programmazione degli interventi e un'efficace politica delle risorse umane. In entrambe, la Regione ha un proprio campo d'intervento. Il convegno di Torino avrà un seguito a Napoli dal 3 al 5 marzo. Le Regioni intendono prepararlo con un « dialogo e confronto con i sindacati e le forze sociali ed economiche che si sono oggi dimostrate ampiamente disponibili in un comune impegno per la ripresa dell'economia italiana ». Ed anche un confronto urgente con lo Stato e la Confindustrla « per la verifica e l'aggiornamento del programmt di intervento delle Imprese private ». Domenico Garbarino

Persone citate: Domenico Garbarino, Oberto, Simonelli

Luoghi citati: Campania, Napoli, Torino