Saranno aboliti gli esami di riparazione e i voti di Felice Froio

Saranno aboliti gli esami di riparazione e i voti Dieci milioni alle urne: genitori, insegnanti, non docenti Oggi si vota nelle elementari La consultazione riguarda anche le scuole materne - Si prevede una elevata affluenza alle urne - Fra i programmi delle liste: abolizione dei doppi turni, diritto allo studio, tempo pieno Saranno aboliti gli esami di riparazione e i voti Roma, 8 febbraio. Si vota nelle scuole elementari e nelle materne: in questa prima tornata (il 16 si voterà nelle medie, il 23 nelle superiori) circa dieci milioni tra genitori, insegnanti, personale non docente sono chiamati alle urne. E' una data storica per la scuola italiana e i cittadini l'hanno compreso; chi aveva previsto risse politiche o scontri tra gruppi di opposte tendenze è stato smentito. Nulla di tutto questo è accaduto, il dibattito, spesso vivace, si è svolto nel rispetto delle regole democratiche. Ancora una volta il Paese ha dimostrato la sua maturità. Quanti si recheranno alle urne? E' auspicabile un'alta percentuale di votanti, ma alla vigilia del voto si può già parlare di bilancio positivo. In questi mesi milioni di cittadini hanno partecipato al dibattito sui temi della scuola: ne hanno discusso nei quartieri, nei circoli ricreativi, nelle scuole, nelle case private, nei luoghi di lavoro. I partiti hanno mantenuto i. loro impegno di restare estranei alle elezioni nelle scuole, non è però scomparso in tanti il timore dell'ingresso della politica nella scuola. Ma sarebbe chiedere troppo: siamo alla prima esperienza, timori e preoccupazioni sono legittimi e naturali. C'è im fatto di grande importanza politica da mettere in rilievo: i fascisti, contrari a queste elezioni, sono rimasti isolati, o costretti a camuffarsi in alcune liste. Le critiche iniziali ai decreti delegati col passare del tempo hanno lasciato il posto all'informazione e ad una corretta propaganda; negli ultimi giorni i partiti, i sindacati e le forze impegnate in queste elezioni invitano i cittadini a recarsi alle urne. Tutti insomma concordano che la partecipazione dei genitori alla vita della scuola è un fatto importante, un fatto di democrazia. Dovremmo essere sulla strada buona: la legge che abolisce gli esami di riparazione (preannunciata oggi dal ministro Malfatti) dice che i consigli di classe e d'istituto stabiliscono i criteri per istituire i corsi di recupero. Il primo disegno di legge fatto dopo i decreti delegati chiama in causa i nuovi organi collegiali di cui i genitori sono una componente importante. I programmi delle liste che seno stati presentati in ogni parte d'Italia contengono pressanti richieste: un posto per tutti i bimbi nella scuola materna statale, il diritto di studiare, l'abolizione dei doppi turni, una scuola a tempo pieno, nuovi programmi, la riforma della scuola secondaria superiore. D'ora in poi il governo e la classe politica non possono non tener conto di queste richieste senza cadere in una clamorosa contraddizione: quella di chiedere la partecipazione dei cittadini per poi ignorarne le richieste. Non si potrà fare tutto e subito, ma non è più consentita la politica dei rinvìi. Sono le regole del gioco democratico. Alla vigilia del voto nelle scuole elementari, il ministro dell'Istruzione, Malfatti, ha tenuto stamane una conferenza stampa: ha rivolto un pressante appello agli elettori perché vadano a votare; ha annunciato che presto il governo approverà la legge che abolisce gli esami di riparazione nelle elementari e nelle medie; ha detto che entro maggio presenterà la riforma della scuola secondaria superiore. Il ministro ha annunciato che il Consiglio dei ministri approverà presto la legge che abolisce gli esami di riparazione nella scuola dell'obbligo (elementari e medie). E' però difficile che il Parlamento l'approvi in tempo utile perché venga attuata fin da quest'anno. Nel mese di settembre verranno istituiti corsi di recupero tenuti dall'insegnante o dagli insegnanti di classe per gli alunni che necessitano di un intervento didattico suppletivo; durante l'anno scolastico, invece, saranno organizzati corsi di sostegno «imperniati su interventi didattici e formativi individualizzati, anche a carattere integrativo». La legge prevede anche un nuovo sistema di valutazione degli alunni. L'insegnante di classe nelle elementari e il consiglio ed classe nelle medie sono tenuti a compilare e tenere aggiornata una «scheda personale» dell'alunno. Nella scuola media è abolita la valutazione in voti. Nel! la valutazione finale il consiglio di classe delibera se ammettere o no alla classe successiva gli alunni della prima e della seconda classe, formulando un motivato giudizio complessivo Malfatti ha detto che seguiranno una serie di provvedimenti sulla scuola dell'obbligo: i ritocchi dei programmi della scuola media, iniziative in favore degli handicappati, nuovi esperimenti per il tempo pieno, potenziamento per lo sviluppo della scuola materna; a maggio sarà pronta la riforma della scuola secondaria superiore, Felice Froio

Persone citate: Malfatti

Luoghi citati: Italia, Roma