Dura polemica del pei coi gruppuscoli "Cadete nella provocazione fascista" di Luca Giurato
Dura polemica del pei coi gruppuscoli "Cadete nella provocazione fascista" Gli extraparlamentari guadagnano terreno negli atenei Dura polemica del pei coi gruppuscoli "Cadete nella provocazione fascista" ancarlo Pajetta biasima le "controffensive": "A questo discorso dissennato non ci stiamo" Poma, 7 febbraio. Pei pieno di problemi, non solo nell'avviare il dibattito sul « compromesso storico », ma anche per le imminenti elezioni nelle scuole. Se per il « compromesso » le difficoltà vengono dall'interno del partito, per le elezioni l'attacco parte dall'esterno: dai gruppi della sinistra extraparlamentare. Nessuno meglio dei comunisti sa che i problemi non riguardano tanto le votazioni nelle scuole elementari (domenica 9) e nelle medie (domenica 16): riguardano l'università, dove l'evidente, maggiore politicizzazione ha portato a una forte radicalizzazione della lotta e della polemica. Il problema, per il pei, fu bene individuato da Giorgio Napolitano, che nella relazione ufficiale letta all'ultimo « summit » comunista, nel gennaio scorso, attaccò i gruppuscoli con una durezza senza precedenti e annunciò il massimo impegno nella battaglia sui decreti delegati. L'impegno c'è stato e ieri l'Unità, nel suo editoriale dedicato alle elezioni, scriveva: « Si arriva all'appuntamento elettorale di domenica dopo mesi di intenso lavoro organizzativo e di sforzo unitario ». Subito dopo, però, un ampio e preoccupato ac- Acenno alla questione che or-1 mai è una spina sempre più ; insidicsa nel fianco del pei. i Lo sforzo, scrive il giornale, : « ha richiesto, e richiede an- J coro, una ferma battaglia contro le assurde tesi di quelle forze che propugnano i la diserzione dalle urne con- \ trabbandandola come " forma di lotta rivoluzionaria"». Sempre ieri, l'Tlnità regi- i strava con un certo distacco ] gli incidenti tra fascisti e | studenti all Università di Ro-1 ma: « I / scisti sono stati \ ancora una volta la punta di innesco della provocazione, in cui gli extraparlamentari sono caduti ». A torto o a ragione, que- sto distacco ha suscitato rea- j zioni negative tra gli studen- : ti, aumentando i problemi j dei pei nelle università. La ' circostanza non è sfuggita, I ma il pei non ha fatto un passo indietro; anzi, ha rin- carato la dose, ribadendo e ar- i ticolando le sue tesi, con un ampio articolo di Gian Carlo Pajetta su L'Unità di stamane. « Il pericolo della provocazione fascista, anzi le provocazioni fasciste in atto sono da denunciare e da respingere con la resistenza unitaria, scrive Pajetta, ogni altro tipo di risposta offre esca alla provocazione: qualche proposta dì controffensiva peggio ancora è di fatto collaborazione alla provocazione antidemocratica ». Dopo un durissimo, minuzioso attacco ad « Avanguardia operaia » (uno dei gruppi più combattivi della sinistra extraparlamentare) Pajetta conclude: « A questo discorso dissennato non ci stiamo. Noi che vogliamo le assemblee le vogliamo tali che tutti possano parlarci li- j beramente, liberi gli altri di : astenersi, non di imporre con la violenza le loro pretese ». Pajetta, in un momento tanto delicato, sostiene tesi che, se maliziosamente e abilmente rilanciate, possono far pensare che il pei non è contrario alle assemblee neofasciste nell'università. I motivi sono numerosi: c'è l'esigenza di respingere i « metodi antidemocratici »; c'è la proposta del « compromesso storico » e la continua ricerca d'intese con la de. Non solo: « Se dobbiamo fare una autocritica, disse l'esponente comunista due settimane fa in un'interivsta, è che troppe volte noi comunisti abbiamo concesso una sorta di immunità all'incoerenza, alla contraddittorietà di questi gruppi, evitando di intervenire nella polemica ». Nei confronti dei gruppuscoli, Pajetta sostiene che il pei, per prima cosa, deve intervenire più puntualmente, con una polemica più serrata e argomentata. « In secondo luogo, precisa, con una politica offensiva, di attacco, di conquista di quelle forze nuove e spaesate che la crisi della società produce ». Al di là dei propositi e dei risultati raggiunti, nel pei è in difficoltà proprio questa politica di conquista delle forze nuove e, comunque lo si voglia giudicare, il fattei che gli extraparlamentari abbiano « monopolizzato » la battaglia all'università, sta portando, tra sbandamenti e contraddizioni, sempre più acqua al mulino dei gruppi estremisti. Luca Giurato
Persone citate: Gian Carlo Pajetta, Giorgio Napolitano, Pajetta, Poma
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