Pierino Gros, titolo e fiducia di Paolo De Chiesa

Pierino Gros, titolo e fiducia Nello "slalom speciale,, agli assoluti di Courmayeur Pierino Gros, titolo e fiducia E' mancato però il duello con Gustavo Thoeni, assente Al 2° e al 3° posto Pegorari e Pietrogiovanna - De Chiesa fuori pista - Erwin Stricker, alla prima gara dopo l'incidente dell'estate scorsa, ha superato il collaudo (Dal nostro inviato speciale) Courmayeur, 6 febbraio. Dopo quindici giorni Pierino Gros torna alla vittoria. E' stato un periodo di astinenza piuttosto lungo per un tipo come lui ed il successo odierno lo fa nuovamente sorridere, dopo giorni piuttosto grigi. La neve e il pendio erano simili a quelli dell'ultimo slalom di Coppa, quello di Chamonix, e Piero di quello aveva un ricordo non troppo buono. Ha trovato così difficile rendere appieno nella prima manche, ed ha dovuto attaccare come un matto nella seconda per ottenere vittoria, titolo italiano e fiducia In se stesso. A una settimana di distanza il conto è pareggiato: Gustavo ha vinto a Chamonix, lui a Courmayeur e poco importa che abbiano finito per fare ogni volta gara da soli, questa volta per la rinuncia certamente non simpatica di Thoeni. Gros ha sciato assai bene pure su una neve che non è certamente adatta alla sua spinta rettilinea. Ha faito correre gli sci, cercando di evitare il bloccaggio assoluto in una neve gessosa prima, poi anche umida, ed ha saputo cambiare ritmo adattandosi alle numerose variazioni di pendenza. Una gara magistrale, da campione, che fa bene sperare per le prossime prove dei campionati che lo vedranno sicuramente protagonista ancora in gigante, e poi partente in libera dove un buon piazzamento gli sarà sufficiente per completare il punteggio per la gran combinata. Ancora una volta sono mancati Radici e De Chiesa, gli uomini da ghiaccio della squadra azzurra. Fausto ha finito la prima manche lontano oltre i primi dieci, non riuscendo a dare un po' di fluidità alla sua azione scattante che si addice solo o quasi a un fondo durissimo. Ha cercato di migliorarsi nella seconda prova ed è stato più efficace forse anche grazie al tracciato che puniva eccessivi ardimenti nel far scivolare via gli sci al passaggio di certi angoli ben marcati. De Chiesa sceso con il numero uno aveva accusato un margine minimo nei confronti di Gros ed uno già più consistente nei confronti di Pegorari. Quel suo saltellare tra una curva e l'altra, l'azione decisa di bloccaggio, sono han¬ dicap notevoli su una neve tanto malleabile. Cosi nella seconda prova tentando di cambiare stile Paolo è finito sullo sci interno in una curva verso sinistra ed è andato a gambe all'aria. Dietro a Gros vengono invece alla ribalta i valtellinesi, Pegorari e Pietrogiovanna. « Pecos » leader nella prima manche ha patito un poco l'avversario nella seconda, perdendo cosi l'occasione di rivincere clamorosamente quel titolo che fu suo quattro anni fa. Petrogiovanna invece è sceso bene nella prima prova e meglio nella seconda, ritornando preciso e sicuro pur con quel suo mulinar di braccia che svellono pali a fasci. L'uno e l'altro confermano il pieno diritto a partecipare alla fase finale di Coppa del Mondo dove avranno modo di emergere in mezzo ad avversari che in buona parte accuseranno un calo di forma. La classifica premia con un buon quarto posto Diego Amplatz, miglior slalomista della squadra B, un ragazzo che all'inizio di stagione era praticamente alla pari con De Chiesa e che un po' di sfortuna ha fermato sulla via del successo. Quindi Rolly Thoeni. non il Rolly del '72, l'anno dei suoi successi, della medaglia olimpica, ma già atleta efficiente e soprattutto convinto di se stesso. Nella prima manche in un doppio pettine ha fatto uno di quei passaggi volanti, incredibili nei quali era maestro. Gli è riuscito anche oggi ed è buon segno. Di azzurri da recuperare ce ne sono parecchi e quindi al di là del raffronto numerico ecco che diventa importante la prova di Erwin Stricker. Era la prima gara dopo l'infortunio dell'estate, l'operazione, la ricaduta. Erwin con molto buon senso è sceso senza forzare, quasi da apripista, ma la sua azione era tanto sciolta e continua che gli ha permesso egualmente di realizzare un tempo discreto. Poi le esigenze di punteggio Fis — meglio non arrivare che prendere un distacco troppo alto — lo hanno consigliato a - sbagliare » nella seconda prova condotta però egualmente con ritmo e continuità fino al traguardo. Tempo due mesi e per le gare di primavera anche Stricker sarà nuovamente in lizza per piazzamenti e vittorie. Giorgio Viglino Classifica: 1) Gros 100"54 (48" 98-i-51"56); 2) I. Pegorari 101 "08 (48"63 + 52"45]; 3) Pietrogiovanna 101 "37 (49"50 -h 51"87); 4) Am-, platz 101 "57 (49"69 + 51"88); 5) i R. Thoeni 101 "59 (49"77 + 51 "82); 6) Radici 102"29 (50"57 + 51"72); 7) Confortola 102"70 (49"56 + 53"14); 8) De Ambrogio 102"98 (49"98 ~ 53"); 9) G. Pegorari 103"25 (49"91-r53"54); 10) Burini 103"64 (50"62 + 53"02). Paolo De Chiesa

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