La piccola estratta con eccezionale intervento chirurgico

La piccola estratta con eccezionale intervento chirurgico La piccola estratta con eccezionale intervento chirurgico A Roma nasce una bimba da una madre già morta da oltre mezz'ora: forse vivrà La neonata, "settimina", è ora nell'incubatrice - La donna, madre di 5 figli, aveva 40 anni Roma, 6 febbraio. Una neonata «settimina» è stata estratta con un intervento di eccezionale prontezza dal grembo della madre deceduta da oltre mezz'ora per paralisi cardiaca e sopravvive da ventiquattr'ore in un'incubatrice del reparto ostetrico nell'ospedale S. Giovanni di Roma. Ha trenta probabilità su cento di vivere. Un caso del genere è rarissimo tanto che, secondo gli specialisti, non accadeva da più di vent'anni. Il primo a stupirsi dell'episodio è il dottor Carlo Bonifanti, ostetrico di guardia che ha fatto lo straordinario intervento. Un'autolettiga gli ha portato il corpo inanimato della donna, Giulia Bellucci, 40 anni, che era spirata più di mezz'ora prima mentre si sottoponeva a un elettrocardiogramma nello studio del cardiologo dottor Nestler. L'ostetrico non ha perso un solo secondo: ha deciso di tentare il tutto per tutto e ha praticato il taglio cesareo nella speranza di salvare almeno il feto. Nel giro di pochi attimi ha estratto il corpicino di una bimba, ancora immaturo perché era di sette mesi e pesava un chilo e settecento grammi. L'ha affidato a una ostetrica che ha praticato per molti minuti la respirazione bocca a bocca tentando di insufflare aria nei polmoni della neonata perché potesse respirare da sola. Anche questo tentativo è riuscito e la piccola è stata messa nell'incubatrice con maschera d'ossigeno, la fleboclisi per alimentarla e per trasfusioni di sangue. Un'equipe di esperti la assiste giorno e notte. Il dottor Munzi, pediatra oggi di guardia, ha detto che solo nei prossimi giorni si potrà prevedere con maggior fondamento la sorte della neonata, ma che non è assurdo sperare di salvarla. La mamma aveva compiuto 40 anni l'altro ieri. Sposata con un ex falegname Oddo Bottazzi, 63 anni, pensionato a cinquantamila lire mensili, aveva altri cinque figli: Claudia di 5 anni, Marco di 11, Gianni di 20 che lavora da corniciaio e Bianca, di 17, commessa in un negozio, Carla, la maggiore, sposata a Ventimiglia con tre bambini. Giulia Bellucci soffriva da qualche mese palpitazioni. improvvisi calori al volto, senso di oppressione al petto. Si era fatta visitare, ma il medico l'aveva tranquillizzata: «Si tratta della menopausa». La donna, costretta dalle necessità, prestava servizi a ore presso famiglie del Tuscolano, un quartiere popolare alla periferia di Roma. Ogni giorno si affaticava per contribuire a mandare avanti la famiglia, insieme con i due iigli che lavorano e con la piccola pensione del marito, malato di cuore e di diabete. Le sue condizioni si sono aggravate e ieri si è decisa a sottoporsi a visita cardiologica nell'ambulatorio dell'Inam, in via Cerveteri. Lo specialista aveva appena incominciato l'elettrocardiogramma, quando il diagramma si è arrestato: la povera signora, stesa sul lettino, era morta. Roma. Due bambini di Giulia Bellucci

Persone citate: Carlo Bonifanti, Giulia Bellucci, Inam, Munzi, Nestler, Oddo Bottazzi

Luoghi citati: Roma, Ventimiglia