Una ventenne respinta dai genitori è costretta a vivere in manicomio

Una ventenne respinta dai genitori è costretta a vivere in manicomio Una ventenne respinta dai genitori è costretta a vivere in manicomio La ragazza, genovese, è definita "normale" - Dall'età di 7 anni passa da un istituto psichiatrico all'altro - La Regione Liguria s'interesserà del doloroso caso (Dal nostro corrispondente) Genova, 4 febbraio. L'assessorato all'Igiene e Sanità della Regione Liguria si sta interessando al caso di una ragazza di 20 anni, Maria Teresa C, che dall'età di 7 anni è costretta a passare da un istituto psichiatrico all'altro benché sia stata riconosciuta da tutti i sanitari che l'hanno visitata perfettamente sana di mente. Maria Teresa C, quando era bambina, era stata colpita ripetutamente da attacchi di epilessia, per cui dopo qualche tempo venne rinchiusa in un ospedale psichiatrico. Successivamente, dopo una serie' di tristi vicissitudini — la ragazza fra l'altro è stata praticamente abbandonata dai parenti, che non vogliono più accoglierla in casa —, è stata ricoverata, il 15 novembre scorso, all'ospedale psichiatrico di Genova Quarto; il referto parlava di « gravi turbe comportamentali ». Dopo qualche mese di ricovero, uno dei, primari, il prof. Arata, dopo averla sottoposta a terapie modernissime, ha deciso di dimettere la ragazza perché a suo avviso è assolutamente normale. A questo punto è scattato l'ennesimo rifiuto da parte dei genitori e dei parenti di riprendere in casa Maria Teresa. I sanitari dell'ospedale psichiatrico hanno denunciato il fatto alla questura e alla procura della Repubblica. La magistratura, dopo l'atteggiamento dei genitori, indipendentemente da quella che potrà essere l'azione penale, ha deciso che la Re¬ gione Liguria dovrà cercare una sistemazione per la ragazza. Uno dei compiti delle Regioni è appunto quello dell'assistenza, oltre che dell'igiene e sicurezza sociale. Maria Teresa dovrebbe quindi essere affidata ad un istituto di recupero per poter poi essere inserita nella vita normale. p. 1. Nel tirar fuori il libro, Pelikan ha fatto appena in tempo a leggere il titolo: Northon express. Poi dal libro ha incominciato a uscire del fumo. Intuendo il pericolo, Pelikan l'ha gettato verso la finestra. Dal volume è subito sprizzata una fiammata, che ha bruciato le tende. Pelikan è rimasto fortunatamente illeso. Sul luogo si sono recati funzionari della squadra politica e della polizia scientifica. Gli esperti hanno poi accertato che nel libro era stata messa della polvere nera, a contatto con un percussore a strappo che scattava appena si apriva la copertina. Pelikan, che ha ottenuto l'asilo politico in Italia subito dopo l'invasione sovietica della Cecoslovacchia nel 1968, dirige un giornale d'opposizione all'attuale regime comunista cecoslovacco. (Ansa) LA STAMPA Direttore responsabile

Persone citate: Maria Teresa, Maria Teresa C, Northon, Pelikan

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Genova, Italia, Liguria