Miceli: misteriosi colloqui con gente non autorizzata?

Miceli: misteriosi colloqui con gente non autorizzata? Inchiesta della magistratura a Roma Miceli: misteriosi colloqui con gente non autorizzata? L'ex capo del Sid, arrestato per il golpe, è in ospedale - Avrebbe ricevuto ufficiali di parigrado senza il necessario permesso (Dalla redazione romana) Roma, 4 febbraio. Il sostituto procuratore della Repubblica, Claudio Vitalone, lo stesso che indaga sui «golpe» e sulle trame eversive d'estrema destra, ha aperto oggi un'inchiesta giudiziaria per verificare se è vero quanto pubblicato in questi giorni dai giornali, e in particolare da l'Unità, a proposito del generale Vito Miceli, l'ex capo del Sid (Servizio informazioni Difesa), arrestato il 31 ottobre '74 e ricoverato nell'ospedale militare « Celio » di Roma. Sono circolate voci ricorrenti, riprese dai giornali, secondo cui Miceli riceverebbe persone non autorizzate. L'Unità di oggi è tornata sull'argomento affermando che, da fonti attendibili, risulta che il generale abbia ricevuto alcuni militari di pari grado. Contemporaneamente alla notizia dell'indagine del magistrato Vitalone, si è appreso oggi che anche la procura militare sta svolgendo un'indagine interna all'ospedale militare per verificare l'esattezza di queste informazioni. Una interrogazione, firmata dai parlamentari del pei D'Alessio, Malagugini e Spagnoli, è stata indirizzata oggi al presidente del Consiglio, al ministro della Difesa e a quello di Grazia e Giustizia per avere notizie sul «particolare regime di detenzione che sarebbe consentito al generale Miceli ». Sempre a proposito del Sid, un'interrogazione del socialista Silvano Signori è stata presentata oggi al Senato. Signori, membro della commissione Difesa, afferma che «attraverso dichiarazioni rese alla magistratura, si viene a conoscenza che il Sid versò una forte somma al teorico del terrorismo nazifascista e deputato del msi Pino Rauti». Si chiede di sapere quali provvedimenti sono stati presi o si intendano prendere da parte del governo per «recidere ogni legame tra il Sid e l'eversione nera e per colpire i responsabili politici e amministrativi di così gravi e incredibili vicende». il ritiro immediato delle liste fasciste. La delegazione è stata ricevuta dal rettore, prof. Giuseppe Parenti, dopo che gli extraparlamentari di sinistra erano stati protagonisti, sempre stamane, di una manifestazione che sarebbe potuta sfociare nell'occupazione del rettorato dell'università fiorentina. Parenti ha risposto subito alla delegazione, affermando che « non è sua intenzione sospendere le elezioni » e che « non esiste un mezzo legittimo per impedire che una lista formalmente in regola sia presentata. Perciò — ha aggiunto, — sono costretto a dire no alla vostra richiesta ». Gli extraparlamentari appartengono ai « collettivi politici studenteschi » (Lotta continua), ai «comitati unitari di base » (Avanguardia operaia) e ai « collettivi politici unitari» (Pdup) gli stessi gruppi che il 21 gennaio scorso contestarono l'ex presidente della Regione lombarda e consigliere nazionale della de Piero Bassetti.

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