Processo rinviato Genitori a scuola

Processo rinviato Genitori a scuola Genitori a scuola (Segue dalla 1" pagina) ma aver convocato l'assemblea dei genitori. Le elezioni si fanno ogni tre anni, ma i genitori devono partecipare sempre alla vita della scuola, devono continuare a essere i protagonisti. Poi parla della formazione delle classi: «Dobbiamo ottenere che vengano fatte per sorteggio; anche gli insegnanti devono essere assegnati alle classi per sorteggio. Così elimineremo favoritismi». Confronta il programma con l'altra lista e mette in rilievo le cose qualificanti, dice che gli altri non hanno affrontato problemi fondamentali quali l'eliminazione delle bocciature, i libri di testo, la partecipazione attiva di tutti i genitori alle decisioni, il nuovo modo di concepire il tempo pieno. Poi presenta i candidati e spiega come sono stati scelti: sulla base dell'impegno a sostenere il programma e sull'impegno dimostrato in questi mesi dì riunioni. «Vedete una sola donna, conclude, ma inizialmente erano tre. Le altre due hanno rinunciato, ci dispiace, di questo ci scusiamo». Poi il dibattito. Un genitore vuole avere chiarimenti sui finanziamenti alla scuola. Risposta: «La Regione stanzia fondi ai Comuni per diverse finalità. Per l'assistenza psico-medica Torino ha più di 300 milioni. Noi dobbiamo vigilare perché la nostra scuola abbia le somme che le spettano». Un genitore vuole sapere come si possono eliminare le bocciature che «per molti insegnanti sono un segno della loro autorità». Risposta: «Se si boccia finanche alla prima elementare significa che qualcosa non funziona. Per gli alunni che rimangono indietro si devono organizzare corsi di recupero fin quando non ci sarà la scuola a tempo pieno». Un insegnante della scuola, Francesco Polìcastro, chiede di parlare: «Se non è illegittimo che parli un maestro vorrei dire qualcosa sui libri di testo e sulle bocciature». Risposta: «Siamo ben con¬ tenti che parlino gli insegnanti». Polìcastro: «Sono 24 anni che insegno. Se avessi svolto il mio lavoro basandomi sui dati culturali dei libri di testo avrei dato molto poco ai miei alunni. Se avessi qui il sussidiario che si adotta nella mia classe vi dimostrerei che serve poco o nulla. Bisogna sostituire i libri di testo con le biblioteche di classe, ma occorre fare scuola in un modo nuovo e per fare questo è indispensabile la collaborazione delle famiglie. Bocciature: la scuola di Stato non deve bocciare, ossia classificare le capacità. La scuola statale deve far crescere le intelligenze, tenendo conto delle tendenze e delle potenzialità di ogni ragazzo. Le differenze di profitto sono una conseguenza delle differenze sociali. In famiglia molti recuperano le deficienze; chi non ha questa possibilità non recupera e accumula deficienze. Per eliminare le bocciature però ci vuole una scuola diversa. Come insegnante saluto con gioia l'ingresso delle famiglie nella scuola, porterete un grande contributo». Alle 22,30 la riunione finisce. E' stata più vivace della precedente, più interessante. Forse perché ha affrontato problemi più concreti. Nel dichiarare chiusa l'assemblea il presentatore, Franchi, ha detto: «Per tanti anni ci siamo visti all'ingresso di questa scuola senza neanche salutarci. Ora molti di noi si sono conosciuti E' un fatto importante. Dobbiamo conoscerci meglio, tenere piìi contatti». Felice Froio Novi Liguri', 1 febbraio — Sarà ricordato domani mattina a Cantalupo Ligure, nell'Alta Val Borbera, il trentesimo anniversario dell'eroico sacrificio del partigiano russo Fiodor Poletaiev insignito dal governo italiano della medaglia d'oro al valore militare, eroe dell'Urss. Poletaiev, aggregato ai partigiani della divisione garibaldina « Pinan Cichero », cadde eroicamente combattendo contro preponderanti truppe nazi-fasciste.

Persone citate: Cichero, Felice Froio, Fiodor Poletaiev, Francesco Polìcastro, Poletaiev

Luoghi citati: Alta Val Borbera, Cantalupo Ligure, Torino, Urss