Dettagliato documento della Cassazione

Dettagliato documento della Cassazione Dettagliato documento della Cassazione Trame nere: perché l'inchiesta a Roma La suprema Corte spiega le ragioni per cui ha accettato di risolvere il conflitto di competenza affidando al giudice romano anche le indagini già da tempo in corso a Padova e a Torino (Dalla redazione romana) Roma, 30 gennaio. Le ragioni che hanno indotto la corte di Cassazione ad accentrare a Roma le varie inchieste sulle « trame nene » sono illustrate in una motivazione depositata oggi in cancelleria. Il documento, che porta la firma del presidente della prima sezione penale della Suprema corte, Giovanni Rosso, consiste in quindici pagine dattiloscritte. Nella premessa i giudici ricordano, per sommi capi, i fatti che hanno preceduto la denuncia del conflitto di competenza. Erano in corso, contemporaneamente, tre istruttorie: la prima condotta a Torino dal giudice Luciano Violante, la seconda a Padova da Giovanni Tamburino, la terza a Roma da Filippo Fiore. Fu proprio quest'ultimo, il 13 novembre dello scorso anno, a proporre in Cassazione il conflitto, sostenendo che spettava a lui, in un unico contesto, occuparsi dei vari aspetti delle trame eversive. La Suprema corte, nel dargli ragione, ha sviluppato un ragionamento giuridico che è partito da questa domanda: le associazioni sovversive contro le quali si procede a Roma, a Padova e a Torino hanno germogliato da un solo ceppo, cioè dal movimento di estrema destra «Fronte nazionale», fondato dal principe Borghese? La risposta al quesito è stata affermativa e questo presupposto, come si vedrà, ha permesso di fissare la competenza in Roma. «Il contrasto sorto tra i vari giudici, si legge nella motivazione, è scaturito dal fatto che i magistrati, anziché tener presente che il reato per il quale procedevano (associazione sovversiva) si perfeziona nel momento e nel luogo in cui la associazione nasce e ivi contìnua a perpetuarsi, hanno invece dato rilievo ai luoghi, i più ■disparati, in cui si verificarono gli incontri tra i congiurati, mentre si sarebbe dovuta approfondire l'indagine per identificare il luogo di costituzione dell'associazione». Fissato questo importante punto, la Suprema corte si è chiesta se tra i vari procedimenti esista connessione. La risposta è stata che, nel caso in esame, «la connessione, sotto il duplice profilo soggettivo e oggettivo, non potrebbe essere più manifesta». capitano Giandaniele Forgiarmi, il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a due anni di reclusione. La corte, tuttavia, ha ritenuto che la valanga che aveva ucciso i soldati era stata una « pura fatalità ». Il fatto era avvenuto nella primavera del 1970, presso Ponticello di Braies, in Alto Adige, durante un'esercitazione invernale di un reparto di alpini, in forza alla 62a compagnia del battaglione « Bassano ». cisi a raffiche di mitra in un negozio di San Cataldo, grosso centro della provincia nissena. Secondo alcune testimonianze, un uomo, alle 20, con il viso semicoperto è entrato nel negozio di proprietà del Temporale e, estratto un mitra da sotto il cappotto, ha sparato una raffica che ha colpito i due ed è fuggito. Temporale è morto sul colpo e l'amico, trasportato all'ospedale, è morto pochi minuti dopo il ricovero. I carabinieri di San Cataldo hanno piantonato il negozio: in terra sono stati trovati una trentina di bossoli. Non si conoscono ancora i motivi che hanno portato al delitto. (Ansa) ris 2; Zuccarino Francesco, a. 61, Cerignola, oper., c. D. Abruzzi 68; Catallo Vincenzo, a. 47, Venosa, oper., c. R. Margherita 116; Foglia Giuseppe, a. 53, Torino, pens., v. Argenterò 4; Molino Bosslna Prospero, a. 62, Solonghello, pens., v. Cristalliera 17; Bo Delfina in Martinetto, a. 64, Asti, p. Borromlni 76; Corderò Marcello, a. 82, Canova di Govone, pens., str. del Drosso 16; Cagno Felice, a. 76, Torino, pens., c. Moncalieri. Deceduti in ospedale: DI Domizlo Anna v. Micheli, a. 83, Cugnoli, pens.; Boslo Pietro, a. 64, Mango d'Alha, pens.; Merlone Pasquale, a. 78, Torino, pens.; Bonglorni Maria v. Boselli, a. 81, Piacenza, pens.; Orlando Maria, a. 81, Monza, pens.; Rlvella Vincenzo, a. 68, Lucerà, pens.; Romagnoli Rosina, a. 60, Parma, pens.; Cannone Michele, a. 75, Cerignola, pens.; Parma Silvia Paolina, a. 81, Varedo, relig.; Bozzola Maria, a. 80, Galliate, relig.; Toselll Rosa v. Oggero, a. 76, Strevi, pens.; Anselmo Virginio, a. 82, Baldissero, pens.; Testa Alessandro, a. 83, Fenango, pens.; Natale Vincenzo, a. 72, Roma, pens.; Berrà Baldassarre, a. 64, Torino, pens.; Viola Margherita in Gola, a. 71, Settimo Tor., pens.; Osella Cesare, a. 61, Carmagnola, pens.; Amberti Guglielmina in Tutolo, a. 72,, Orbassano, pens.; Mottura Francesco, a. 79, Villafranca Piem., pens.; Vittone Giuseppe, a. 74, S. Sebastiano Po, pens.; Sereno Ugo, a. 72, Susa, pens.; Baudlno Delia v. Bragotti, a. 48, Lione, oper.; Luin Elda in Satta, a. 52, Gorizia, casal.; Beltramo Giovanni, a. 50, Torino, mecc; Carena Giuseppa, a. 85, Torino, pens.; Giorgi Alessandro, a. 90, Voghera, pens.; Romeo Rosaria, a. 43, Marsala, commerc; Inchlngoli Antonia in lannuzzo, a. 53, Canosa, pens.; Chiocchla Pietro, a. 54, Torino, impieg.; Zumagllnl Giovanni, a. 44, Torino, medico; Inneo Rocco, a. 55, Deliceto, pens.; Brosio Giuseppe, a. 79, Settime, pens.; Viale Beatrice in Genta, a. 71, Torino, casal.; Battaglino Maria, a. 80, Cerignola, pens.; Settonce Giustina v. Gerirteli!, a. 84, Torino, pens.; Inchingalo Rosina, a. 89, Alessandria, pens.; Dolcini) Carolina v. Guglielminotti, a. 78, Roasio, pens.; Fogliato Elena, gg. 3, Torino; Andrlano Luigi, a. 73, Buttigliera Asti, pens.; Signorino Giovanni, a. 84, Lignana, pens.; Colombard Egidio, a. 42, Castagnole Lanze, pens.; Di Marco Giuditta v. Mattluzzl, a. 83, Palazzolo Dello Stella, pens. Nati 86 - Morti 60 ■ Matrimoni 20