Genoa e Samp vicine e tanto lontane Fra i tifosi c'è chi piange e chi ride di Bruno Bernardi

Genoa e Samp vicine e tanto lontane Fra i tifosi c'è chi piange e chi ride Genoa e Samp vicine e tanto lontane Fra i tifosi c'è chi piange e chi ride I rossoblu hanno ormai dato l'addio ai sogni di promozione, i blucerchiati hanno la salvezza a portata di mano - Vincenzi e Silvestri contestati dai tifosi • Il trainer Corsini: "L'euforia non ci tradirà" (Dal nostro inviato speciale) Genova, 30 gennaio. La Sampdoria vince la sua prima partita in trasferta, espugnando addirittura il campo della Fiorentina, e compie un importante passo avinti verso la salvezza. Il Genoa, invece, perde ancora in casa, col Catanzaro, e dà l'addio ai sogni di promozione pur avendo, tra le sue file, Pruzzo, il «bomber» della serie B. Mentre Corsini vive il suo quarto d'ora di serenità, Vincenzi e Silvestri vengono contestati dai tifosi rossoblu: Vincenzi, deluso e amareggiato, era disposto anche a dimettersi, ma il consiglio di amministrazione genoano gli ha confermato la fiducia. Gli umori della tifoseria genovese sono, dunque, agli estremi opposti; anzi, per quelli rossoblu non c'è soltanto la sconfitta del Genoa da digerire, c'è anche il buon momento dei « cugini » che li esaspera. L'erba del vicino è sempre la più verde, dice un vecchio proverbio. Andiamo a vedere di che colore è quella sampdoriana dopo l'« exploit » di Firenze. L'ambiente non è euforico, come si sarebbe indotti a credere. Anche se la Samp ha « virato » a quota dodici, con cinque punti in più di quelli che aveva la scorsa stagione a metà cammino (occorre tener presente che aveva l'handicap dei tre punti di penalizzazione), nessuno si illude che la permanenza in serie A sia scontata. Corsini è cauto. Considera il risultato di Firenze un fatto episodico, ' perché ogni partita fa storia a sé ». E aggiunge: » L'euforia non ci tradirà. Firenze è acqua passata. Anche se la Sampdoria sta girando bene, non affronteremo il Milan andando allo sbaraglio, illudendoci di batterlo. Conosciamo i nostri limiti: un pareggio sarebbe già un grosso risultato ». — Un risultato che eravate già riusciti a conquistare nell'andata, a S. Siro. • D'accordo, ma quella volta Rivera si era latto parare un calcio di rigore — replica Corsini. — In casa, poi, sinora siamo riusciti a vincere soltanto con il Varese, non dimentichiamolo. I dodici punti che abbiamo all'attivo rispecchiano i nostri programmi, anzi ne abbiamo uno in più che ci consente momentaneamente, di trovarci ai margini della zona-retrocessione. Non posso dire se il ritorno sarà più brillante. La Sampdoria non ha grosse individualità, ma punta sul gioco collettivo. Basterebbe ripetere II girone di andata, perché la salvezza si raggiunge a 24-25 punti. La lotta sarà ancora più dura perché la lista delle pericolanti si è allungata: nello spazio di tre punti ci sono ben sei squadre e c'è molto equilibrio. Neppure l'Ascoli va considerato spacciato. Vedrete: ci saranno sorprese. E neppure in testa è tutto deciso. La Juventus non può dormire sugli allori ». Sul fronte genoano acque agitate. Vincenzi, per ora, resta al suo posto, come ha deciso il consiglio di amministrazione. I tifosi organizzati, però, vor.-ebbero arrivare ad un'assemblea straordinaria (l'impresa è difficile perché si dovrebbe raccogliere un quinto delle azioni), e intanto hanno annullato un treno speciale per la trasferta di Brescia. Si dice, anche, che il commendator Baldazzi, il quale aveva già rilevato le azioni di Berrino diventando il secondo azionista, potrebbe proporsi come seria e imminente alternativa al presidente Fossati. I tifosi non contestano soltanto Vincenzi. Hanno rivolto ultimamente le loro critiche anche a Silvestri, l'uomo che aveva portato il Genoa dalla C alla A e poi in B e che ora è passato ad altri compiti. Secondo loro sarebbe II general manager a ispirare la formazione del Genoa. Silvestri lo esclude. ' // pubblico ha ragione a lamentarsi per il gioco scadente che il Genoa gli offre — dice Silvestri —. Vincenzi per la parte tecnica, io per la campagna acquisti e cessioni siamo responsabili nella stessa misura. Non condiziono Vincenzi nelle scelte. Po¬ trei anche dargli qualche consiglio, e non ci sarebbe da meravigliarsi, ma il responsabile della squadra è lui ». — Perché non torna in panchina? « Lasciamo perdere. Con la panchina ho chiuso dal momento in cui ho chiesto a Maselli, un giocatore valutato 550 milioni, di colpire con il pallone un'asticella posta a venti metri ed ho visto | che non ci riusciva. Ouello dell'allenatore è un mestiere sempre più difficile perché i giocatori sono meno disposti a imparate ». ■— Dicono che anche Pruzzo, capocannoniere della serie B, si sia un po' montato id testa. E' vero? « Pruzzo ha tutto per diventare un fuoriclasse, un "mostro". E' forte di testa, dotato di un tiro insidioso con entrambi i piedi, difende bene la palla ed ha una buona velocità di base. E' giovane e va rifinito. Deve ancora imparare qualcosa, deve anche mordersi la lingua, qualche volta. Recentemente l'ho multato di centomila lire perché aveva detto che i compagni non lo servivano a dovere. Mi ha dato ragione accettando il provvedimento senza battere ciglio. Buon segno ». Bruno Bernardi

Luoghi citati: Brescia, Catanzaro, Firenze, Genova