Dopo i "miracoli,, in libera, slalom trionfale a Chamonix

Dopo i "miracoli,, in libera, slalom trionfale a Chamonix Dopo i "miracoli,, in libera, slalom trionfale a Chamonix Thoeni è proprio il più forte Chamonix. Uno splendido passaggio di Thoeni in una delle due L'azzurro conquista il primo successo stagionale - Adesso è il favorito numero uno della Coppa - Gros (tradito dall'influenza) è stato eliminato nella seconda prova (Dal nostro Inviato speciale) Chamonix, 30 gennaio. Gustavo Thoeni ha fatto il miracolo di essere grande in discesa e di vincere in slalom. Certo ha avuto dalla sua la neve fresca, ma ha interpretato il pendio come nessun altro, ha saputo trovare ritmi impossibili e ha vinto alla Gros, cioè con il tempo migliore in entrambe le manches. Da buon mago, ora Gustavo sta a vedere gli effetti di quei prodigi e si pone inaspettatamente nel ruolo di favorito assoluto per la conquista della Coppa del Mondo, visto che ormai ha in tasca anche i 25 punti della combinata. Che fosse un fuoriclasse finora nessuno aveva mai avuto dubbi, ma bravo a questo punto nessuno l'avrebbe mai pensato. La gara di Thoeni è stata un miracolo di semplicità. Ochoa e Radici gli hanno fatto da punti di riferimento, l'uno con la sua azione lunga e scivolante, l'altro istintivamente portato all'attacco. Gustavo ha fatto a mezzo, lasciando scivolare via gli sci sul piatto e filando di precisione senza bloccaggi al passaggio-chiave della gara, un cambio di pendenza al primo terzo del percorso. Sul finale, dove la china diventava sempre più dolce, quel suo uscire dalle curve in accelerazione piena ha scatenato l'entusiasmo di tutti. Dicevo della neve, caduta in quantità industriale nella giornata di ieri su altra che si era depositata nei giorni precedenti. Ov¬ di avere un fondo minimamente consistente. Gustavo, parlando con Peccedi nella serata di lunedì, si augurava una neve tenera, vista la disabitudine ai pali e all'Oreste che gli ribatteva con saggezza valliglana: • Tu preparati al ghiaccio', diceva con sicurezza: « lo sento che nevica*. Giù neve e anche giù Gustavo, con uno slancio e una carica che nessuno viamente per tanti sforzi che si siano fatti, Il fondo è risultato tenero, ben diverso dalle montagne di ghiaccio che solitamente caratterizzano gli slalom. Pensate che la gara è stata ritardata a mezzogiorno per permettere di far cadere un paio di slavine che incombevano sul tracciato e che si è portata via la neve dal budello di gara, ammassandola ai lati per almeno tre ore al fine poteva ostacolare. Forse soltanto un Gros in condizioni perfette avrebbe potuto contrastare il Thoeni di oggi; ma Pierino è stato In Austria, dove forse si è preso la famosa influenza neozelandese. Pierino sembra che la stia maturando in questi giorni. Oggi, un'ora prima della partenza, ha cominciato ad avere male allo stomaco; e poi, giusto dieci minuti prima di partire, ha vomitato tutto ouello che aveva mangiato a colazione. E' sceso di li a poco, svuotato di energie, come in trance, affidandosi ai riflessi condizionati piuttosto che a proprie iniziative. E' rimasto come In trance nell'intervallo (ahimé quanto lungo!) e al momento di tornare in partenza era totalmente suonato. Risultato, un'azione forzata per una dozzina di porte, qualcosa di molto simile alla seconda manche di St-Moritz nel « mondiale » e poi, come allora, il salto di porta con lo sci sinistro che inforca un paletto blu. La Coppa ritorna in gioco, rimessa da lui stesso, involontariamente, con questo cedimento fisico che non è decisivo soltanto perché cade all'ultimo episodio del periodo europeo e da una pausa di quindici giorni che dovrebbe rendere possibile un pieno recupero. Gli altri in gara non ci sono mai stati. Distanziato Neureuther nella prima manche di mezzo secondo e gli altri di margini ancora maggiori e lasciato lontano Hinterseer di altrettanto nella seconda. Ciascuno ha commesso un suo errore, Hansi ad esempio nel non lasciare correre gli sci su tutto il falsoplano nella parte finale, Stenmark insistendo a cercare un passaggio fluido troppo lontano dai pali; Radici attaccando troppo sul palo; Ochoa lasciandosi trasportare; De Chiesa mirando diritto sul palo e saltando fuori. In fondo, il Gros della prima manche ancora quarto in quelle condizioni fisiche tanto precarie, aveva fatto una buona gara e se soltanto avesse retto nella seconda potrebbe adesso guardare con meno preoccupazione alle prove che seguono. Ora invece dovrà ritrovare la forma migliore per i prossimi slalom, e non sbagliare più, non vincere sempre ma almeno finire tra i primi tre ogni volta. Ha la possibilità di farlo, ma contro di lui c'è un Thoeni più forte che mal, Stenmark che lotta con tenacia e perfino Klammer che, esaltato da questa neve fresca, ha compiuto una gara discreta anche in slalom. Giorgio Viglino Situazione s f nella i 1 1 1 1 i I J 5 Coppa *■ 1 i I i s I i s D S C D S D C 1. Klammer (Au.) 119 25 — 15 25 — 184 2. Thoeni (It.) 90 20 — 25 11 25 171 3. Gros (It.) 120 — 25 — — — 145 4. Stenmark (Sve.) 90 — 20 — — 20 130 5. Grissmann (Au.) 66 15 — — 3 — 84 6. Haker (Nor.) 75 — — — 4 — 79 7. Plank (It.) 48 6 — — 15 — 69 8. De Chiesa (It.) 52 — 15 — — — 67 9. Hinterseer (Au.) 37 — 11 — — 15 63 10. Ochoa (Sp.) 17 — 3 20 — 8 48 Oltre alle gare riportate in tabella, nel secondo periodo sono in programma: Naeba, Giappone (S, SG); Garibaldi Mountain, Canada (D, SGJ; Sun Valley, Usa (S, SG); Valgardena, Italia (D, S parallelo). In totale nel secondo periodo sono disponiblli quindici punteggi e ciascun atleta potra utilizzarne sette.

Luoghi citati: Austria, Chamonix Thoeni, Giappone, Italia, Usa