Mosca: la distensione non deve finire per la crisi dell'Occidente

Mosca: la distensione non deve finire per la crisi dell'Occidente Mosca: la distensione non deve finire per la crisi dell'Occidente del miglioramento del benessere della popolazione e, nei paesi capitalisti, crea le premesse per aumentare il livello d'occupazione dei lavoratori». p. g. membro del «Politbjuro» del pcus e considerato uno degli eventuali candidati alla successione di Leonid Breznev — ha condotto la sua analisi sul terrene politico-ideologico più che ideologico. Il presidente dei sindacati sovietici ha detto che molti «ideologhi borghesi» cercano di compensare la debolezza del mondo capitalista nei confronti di quello socialista ponendo tutta una serie di condizioni al commercio tra Est e Ovest nella convinzione che l'Unione Sovietica abbia un disperato bisogno dell'aiuto dell'Occidente per sviluppare la sua economia. Citando Lenin, Shelepin ha respinto come «inammissibili» i «tentativi di interferire nei nostri affari interni». Ha confutato le tesi dei «propagandisti borghesi», ribattendo che «per decenni abbiamo sviluppato la nostra economia senza i crediti dei paesi occidentali, che anzi avevano proclamato il blocco economico contro di noi». Ha schernito le affermazioni degli ideologhi dell'ultrasinistra, «secondo i quali, commerciando con l'Occidente aiutiamo il capita lismo e i suoi monopoli». Ma ha sostenuto con veemenza la necessità di continuare la cooperazione economica tra Est e Ovest per tre ordini di motivi: 1 ) Politici, perché la distensione commerciale «favorisce l'instaurazione di una pace salda e duratura e della coesistenza pacifica tra Stati a differenti regimi sociali», e «crea premesse favorevoli per la cessazione della corsa agli armamenti». 2) Economici, perché il commercio tra Est e Ovest «consente ai paesi socialisti di utilizzare maggiormente i vantaggi della distribuzione mondiale del lavoro e di esercitare un'opposizione sempre più seria ai monopoli nell'ambito dei mercati mondiali». 3) Sociali, perché la distenzione economica «risponde agli interessi vitali dei lavoratori, sia nel mondo socialista che in quello non socialista», in quanto «aiuta l'Unione Sovietica a sviluppare ancor più la produzione negli interessi (Dal nostro corrispondente) Mosca, 29 gennaio. Per bocca di due autorevoli portavoce, il capo della sezione internazionale del pcus, Boris Ponomarev, e il presidente dei sindacati, Aleksandr Shelepin, l'Unione Sovietica ha manifestato ieri, a due riprese, la preoccupazione che la crisi socioeconomica del mondo occidentale possa turbare profondamente l'equilibrio internazionale e ha riaffermato l'intenzione di proseguire sulla via della distensione, continuando a fare affari con l'Occidente, nonostante la battuta d'arresto nei rapporti commerciali con l'America e le affermavioni di « certi ideologi", del campo a noi avverso » che, in questo modo, .''Urss «aiuta il capitalismo e i suoi monopoli». Il discorso di Ponomarev, pronunciato ieri nel corso deila seduta inaugurale della conferenza dei responsabili ideologici delle forze armate, è stato pubblicato stamane, per esteso, dall'organo dell'esercito Krasnaja Zverda. She lepin, invece, ha preso la parola durante la sessione del «bureau» della Federazione sindacale mondiale, in corso a Berlino, e il suo intervento è riportato oggi dal giornale dei sindacati sovietici, Trud. Boris Ponomarev, membro della segreteria del comitato centrale del pcus e «candidato» al «Politbjuro», ha espresso il compiacimento politicoideologico del Cremlino per il fatto che la crisi dell'Occidente conferma la superiorità dei sistema socialista su quello capitalista e «apre nuove prospettive di lotta per le masse lavoratrici». Ma, sul piano pragmatico, ha ammonito le forze della sinistra internazionale a mantenere verso tale crisi un atteggiamento cauto e responsabile, per evitare che la reazione della destra possa mettere in pericolo la distensione tra Est e Ovest e la stabilità dell'assetto politico mondiale. «In una serie di paesi — ha detto Ponomarev — la crisi è accompagnata dal rafforzarsi del pericolo di destra, compreso quello fascista. Non è necessario dimostrare che fenomeni del genere possono incidere negativamente sulla situazione internazionale. E' certo che le forze che si oppongono al fascismo sono oggi molto più potenti che negli Anni Trenta, quando Hitler riuscì ad arrivare al potere. Ma il rafforzarsi del fascismo nell'era nucleare e, ancor più, la sua ascesa al potere sarebbero fenomeni molto più pericolosi per l'umanità che alla vigilia della seconda guerra mondiale ». Aleksandr Shelepin — Esorta alla cautela, per non dare spazio alle destre

Persone citate: Aleksandr Shelepin, Boris Ponomarev, Hitler, Lenin, Leonid Breznev, Ponomarev

Luoghi citati: America, Berlino, Mosca, Unione Sovietica, Urss