Settecento miliardi per l'agricoltura

Settecento miliardi per l'agricoltura Settecento miliardi per l'agricoltura (Segue dalla 11 pagina) Bucalossi. Anche le proposte che questi ha presentato per rifinanziare una serie di opere pubbliche ferme per il crescere dei costi che superano gli stanziamenti, approvate stasera nella loro congruità programmatica sono sottoposte al giudizio finale di «compatibilità». Così pure le identiche proposte del ministro dei Trasporti Martinelli per le opere ferroviarie in corso la sua richiesta è per 500 mi liardi tutti effettivamente spendibili quest'anno, a parti re «da subito». Sono invece senz'altro approvate e andranno al prossimo Consiglio dei ministri le 5 proposte energetiche di Donat-Cattin. Il limite di velocità sulle strade nazionali resterà a 100 chilometri, sarà portato dj, 120 a 130 quello sulle autostrade; si limitano fortemente le costruzioni in vetrocemento; si introducono norme di risparmio sui bruciatori delle caldaie e 5 fasce regionali di orari diurni per scaldare. Quanto alle centrali, c'è un provvedimento «ostico» per consentire l'avvio immediato di quelle progettate e finanziate, ma rallentate da mancanza di licenze edilizie. Per quelle nucleari, DonatCattin ha tre giorni fa dato all'Enel e al Cnel le disposizioni per individuare le zone dove costruirle «in modo il più possibile concentrato per risparmiare sulle linee elettriche». Per il loro finanziamento resta l'interrogativo di compatibilità. Gli esami sono ancora in corso per il piano dei trasporti urbani. Le tre fasce più fredde, sulla base delle temperature medie sono, la prima zona: Torino, Vercelli, Novara, Aosta, con 20 ore di riscaldamento giornaliero nel mese più freddo; la seconda zona: Asti, Alessandria, Milano, Pavia, con 14 ore; la terza: Genova, La Spezia, Imperia, Savona, con 10 ore. Le multe previste nel progetto per infrazioni a queste norme vanno da un minimo di 200.000 lire a un massimo di 10 milioni per impianto. Giulio Mazzocchi prudenti, contestati come non realistici da alcune parti ». La Confindustria ha presentato stamane al governo uno specchio articolato con i conteggi definitivi di quanto ha pattuito coi sindacati. La cifra finale è di 1441 miliardi per il '75, compresi gli oneri riflessi che gravano per il 46 per cento in più sulla liquidità immessa nelle buste paga (questa a sua volta è soggetta a trattenute previdenziali e fiscali). La cifra della Confindustria è percentual- I m?nte assai inferiore a quella utilizzata da La Malfa. In relazione, infine, alle preoccupazioni che nell'anno si accumulino altri oneri per rinnovi di contratto di singole categorie, si apprende che la Confindustria ha da trattare solo 7 contratti in scadenza tra febbraio, agosto e )ttobre. Si tratta di duecentomila lavoratori di settori vari e di 300 mila chimici, per i quali la scadenza è ottobre. Se i contratti si rinnovano al loro momento, gli aumenti sono da riferirsi in totale a 3 milioni di mensilità da erogare nel '75 e che vanno confrontati con gli oltre ottanta milioni di mensilità che l'industria paga ogni anno.

Persone citate: Bucalossi, Donat-cattin, Giulio Mazzocchi, La Malfa